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Chiara Gribaudo newsletter n.8/2014
Cari tutti,
Il tema del lavoro, non solo per i dati drammatici che conosciamo, rappresenta il fulcro della vita di ciascuno di noi. E’ perciò naturale che vi sia un dibattito (finalmente!) diffuso e acceso, a tratti forse anche eccessivamente aspro. Un dibattito, tuttavia, che non è solo nel Pd, ma nel Paese.
Per questo, personalmente, ritengo doveroso nel mio mandato parlamentare rispettare l'impegno assunto con i circoli del Pd per discutere con loro la riforma e per confrontarsi nei suoi contenuti.
Prima del voto al Senato, ho scritto a proposito del Jobs Act un articolo per la rivista Left Wing (che potete trovare qui).
Il maxi emendamento del Governo, su cui è stata poi chiesta la fiducia, a mio parere è stato migliorativo rispetto al testo uscito dalla Commissione Lavoro. Merito di un lavoro vasto in cui sono state raccolte molte delle correzioni venute dal dibattito di questi giorni e dal documento della Direzione PD: tra le integrazioni più importanti, sicuramente l’esplicita prevalenza del contratto indeterminato a tutele crescenti, che costerà meno di quelli a termine; misura che, insieme al taglio delle 46 forme contrattuali, potrà portare ad una concreta riduzione della precarietà. Importanti anche i passi avanti fatti sul demansionamento, che qualora avvenisse non potrà intaccare il salario, e sul ricorso ai voucher, per cui rimarrà un tetto massimo di utilizzo.
I passi in avanti fatti sono il risultato della pressione in positivo fatta da chi ha puntato sul confronto e sull’ascolto. Gli scontri frontali non servono a nessuno. Alla Camera, dove è arrivato ora il provvedimento, bisognerà continuare su questa strada.
Serve tenere aperto il canale del dialogo, nel merito e nel dettaglio delle norme. Questo perchè il compito a cui siamo tutti chiamati - politica, sindacati, imprese, amministrazioni - è davvero difficile.
Le fragilità del Paese sono ormai largamente visibili, ed il lavoro nasconde fragilità oggi non più rimandabili: un'economia sana cresce aumentando il lavoro di qualità; un'economia malata, come quella di una buona parte dell'Occidente, si accontenta di sfruttare e svilire il suo capitale umano, fino a che - nei dati economici, ma soprattutto nella vita delle persone - la recessione è inevitabile.
Proprio per questo abbiamo il dovere della sincerità: il Jobs Act può contrastare la precarietà, ma non creare di per sè occupazione. La tesi che per farlo sia sufficiente una riforma del mercato del lavoro è ormai stata ripetutamente smentita dalla storia.
Se davvero vogliamo ricominciare a creare lavoro serve un impegno più forte su ciò che più è mancato in questi anni: politiche per lo sviluppo.
Non vi è stato finora il coraggio di definire con chiarezza gli asset strategici su cui concentrare gli investimenti. Si è preferito galleggiare, molto spesso favorendo chi già favorito lo era; si è dato spazio al mercato senza regole, si è detto che lo Stato non doveva intervenire, si è favorita la crescita da rendita finanziaria a discapito dell'economia reale e del lavoro.
Siamo arrivati così alla assoluta emergenza economica e sociale, e serve darsi delle priorità: creare lavoro significa ripensare e mirare gli investimenti di Stato e imprese all’interno di una nuova politica industriale nazionale.
Sarebbe forse il caso di dedicare a questa riflessione lo stesso tempo e la stessa passione che abbiamo speso sul Jobs Act.
Chiara
SBLOCCA ITALIA: ALLA CAMERA CONFERMATE RISORSE PER LA CUNEO-VENTIMIGLIA


Giovedì 2 ottobre si sono chiusi i termini per la presentazione degli emendamenti al decreto Sblocca Italia.
Mi fa piacere poter confermare che nessuna modifica è intervenuta e l’impegno che avevamo chiesto è stato fin qui mantenuto: le risorse per la Cuneo-Ventimiglia ci saranno. 

ISTITUZIONE DEI “CAVALIERI DELLA LIBERAZIONE”: UNA PROPOSTA DI LEGGE
Il 25 aprile 2015 ricorrerà il settantesimo anniversario della Liberazione dall’oppressione nazi-fascista.
Con una proposta presentata lo scorso fine luglio insieme al collega Umberto D’Ottavio, chiediamo che venga istituito il riconoscimento di “Cavaliere della Liberazione” per tutti quei cittadini italiani - donne e uomini, partigiani, civili e militari, combattenti e reduci - che a vario titolo hanno contribuito al successo della lotta di Liberazione dal fascismo e dal nazismo.
Un riconoscimento semplice, senza croci né medaglie, per esprimere la gratitudine della Nazione.
Chiediamo per questo a tutti i Sindaci del territorio di farsi promotori di specifici Ordini del Giorno o scrivendo alla Presidente della Camera Laura Boldrini, affinchè la proposta sia più forte e veda il coinvolgimento delle comunità locali.
I protagonisti di quella Lotta, su cui si fonda la nostra Repubblica, meritano il nostro riconoscimento non solo per il dovere della Memoria, ma soprattutto per trasmettere alle nuove generazioni i valori, i princìpi e i propositi della Costituzione.

LIBERTA’ DI COGNOME AI FIGLI: UNA RIVOLUZIONE DOVUTA, AVVICINA LA PARITA’ UOMO-DONNA
Segnalo volentieri un fatto che ho visto non molto ripreso dagli organi di stampa: alla Camera abbiamo approvato il testo con cui si propone una modifica del codice civile in materia di attribuzione del cognome ai figli, facendo venire meno l’obbligo del cognome paterno e prevedendo la possibilità – con distinte soluzioni – di attribuire ai figli anche il cognome materno. Il testo va ora al Senato per l’approvazione definitiva.
Si tratta di disposizioni “dovute” per riempire una evidente lacuna del nostro ordinamento (evidenziati dalla recente giurisprudenza della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo), ma anche “rivoluzionarie”, perché permettono all’Italia di rompere con una concezione patriarcale della famiglia (così come anche sottolineato dalla Corte Costituzionale nel 2006).
Un passo in più nella direzione di una percezione sociale di vera parità tra uomo e donna. Per approfondire  [leggi]

APERTURA NEGOZI E SOSTEGNO AGLI ESERCENTI: APPROVATO UN NUOVO TESTO
Un primo passo avanti per introdurre regole più eque a tutela del lavoro autonomo e dipendente.
Recentemente abbiamo approvato alla Camera un nuovo testo che disciplina gli orari e le aperture degli esercizi commerciali. L’obiettivo è quello di provare ad eliminare, almeno in parte, i problemi prodotti con la completa liberalizzazione del settore introdotta, nel 2011, dal Governo Monti.
Diverse le novità: dall’elenco di dodici festività nazionali alla possibilità per i singoli Comuni o per territori più vasti di stilare accordi specifici.
Stanziati anche 18 milioni di euro in uno specifico Fondo, ogni anno per cinque anni, per gli esercenti che vogliono ampliare o rendere più efficienti da un punto di vista energetico i propri negozi oppure che semplicemente hanno difficoltà a pagare l’affitto.
Un primo passo per sostenere anche su questo fronte la ripresa, con l'auspicio che nei prossimi passaggi parlamentari si possa migliorare ancora il testo.
Per approfondire  [leggi]

NICOLO' CARNESI - HO UNA GALASSIA NELL'ARMADIO

VALERIE TONG CUONG - L'ATELIER DEI MIRACOLI
Prosegue questa rassegna di storie di giovani e di lavoro.
In questo numero, il racconto dell’esperienza di Cecilia Tassone: qualche anno fa ha fatto una importante scelta di vita, lasciando il suo lavoro da architetto per insegnare musica ai bambini nella sua Little Piano School.  [leggi]
CRISI ALSTOM: DUE INCONTRI IN DUE SETTIMANE CON I LAVORATORI.
GIUSTO PARTIRE DA LORO


Lo scorso venerdì 26 ho incontrato il consiglio di fabbrica dell’Alstom di Savigliano, insieme con il sindaco Claudio Cussa e il Vicepresidente della commissione Trasporti del Senato, Esposito. Venerdì 3 sono poi intervenuta alla partecipata iniziativa organizzata dalla Fiom-Cgil al cinema Aurora. Due incontri in pochi giorni coi lavoratori: era giusto partire da loro. L’azienda, dopo il periodo “espansivo” negli scorsi anni, coinciso anche con nuove assunzioni e innovazione degli impianti, sembra ora in difficoltà. I recenti ammortizzatori sociali per i progettisti preoccupano proprio in ottica futura. Su queste basi, ho presentato una interrogazione parlamentare per portare la questione all’attenzione urgente del Governo, chiedendo quali iniziative intenda mettere in campo per salvaguardare l’occupazione di oltre 1200 persone. Ci sono competenze di chi lavora e tecnologie industriali che non possono essere perse. Vicende come questa non possono però essere affrontate singolarmente dai territori: trattandosi di un gruppo multinazionale, ho richiesto che si apra un tavolo a livello dei Ministeri competenti del Lavoro e dello Sviluppo economico, dove le strategie per il futuro possano essere affrontate con parti sociali e proprietà francese.  [leggi]

JOBS ACT: INCONTRI SUL TERRITORIO PER IL CONFRONTO DAL BASSO

La riforma del Lavoro è arrivata ad un punto cruciale. Sono convinta che le leggi di per sé non bastino a creare nuova e migliore occupazione. Certo, il Governo ha ed  avrà un ruolo importante nello scrivere le norme. Ma perchè abbiano vera efficacia, queste non possono rinunciare misurarsi con la condivisione e col confronto. E’ allora fondamentale che il nostro territorio partecipi attivamente, dando il suo importante contributo. Come rappresentante del territorio impegnata nella Commissione Lavoro della Camera, sento ancor più questo come mio dovere: per questo, ho scritto alla Segreteria e ai segretari dei circoli PD della provincia proponendo di organizzare insieme una serie di incontri aperti nei quali poter discutere nel merito. Sarà anche l’occasione per mettere a disposizione di tutti il lavoro fatto in questi mesi.
Le prime risposte positive sono già arrivate: i primi incontri si sono tenuti a Fossano e Bra. Il prossimo sarà lunedì 20 a Mondovì (presso la sede PD - Via del Rinchiuso 2); il calendario completo degli appuntamenti sarà via via disponibile sul sito www.chiaragribaudo.com

VALICHI DEL TENDA E MADDALENA: PROSEGUE L’IMPEGNO NELL’INTERESSE DI AZIENDE E CITTADINI

Prosegue l’impegno sul fronte dei collegamenti internazionali del nostro territorio. Dopo lo sblocco dei finanziamenti per la Cuneo-Ventimiglia, insieme alla collega Manassero, al Vicepresidente Esposito e al Sindaco di Limone P.te Fruttero abbiamo visitato il cantiere dei lavori per il raddoppio del Tenda. Importante ora avanzare precise richieste al Ministro dei Trasporti Lupi che, a breve, sarà nel cuneese. In particolare intendiamo presentare una proposta di lavoro che, come prescrive la legge, individui forme di compensazione per alleviare il disagio che il territorio interessato dall’opera deve sopportare. L’iniziativa segue la presentazione di due interrogazioni alla Camera e al Senato con cui chiediamo al Governo di avviare un monitoraggio attivo e di coinvolgere Enti Locali e Associazioni di Categoria nella gestione delle criticità dei collegamenti stradali internazionali, quali sono i valichi del Tenda e della Maddalena. Solo così si potranno gestire al meglio i possibili disagi legati al maltempo o ai lavori, e minimizzare le conseguenze per imprese e cittadini.

A SALUZZO INCONTRO CON I SINDACI SULLA FINANZA LOCALE
Molto importante è stato l’incontro avuto lo scorso sabato 27 con i Sindaci di Cuneo, Mondovì, Alba, Bra, Savigliano, Fossano, Saluzzo ed alcuni loro colleghi del saluzzese. Un confronto lungo, complesso e nel merito, incentrato sulla situazione della finanza locale e del rapporto tra Enti Locali e Stato centrale. Negli anni della crisi, spesso, la differenza di compiti non ha voluto dire efficienza ma distanza. Ascolto, confronto col territorio e lavoro congiunto: solo così, invece, si costruiscono risposte concrete per una maggiore giustizia fiscale e una maggiore efficacia della spesa. Anche da qui passa il cambiamento della politica e del Paese che vogliamo rimettere in moto.

CASO MARCOVALDO: PER IL FUTURO DELLA CULTURA, RIPARTIRE SUBITO DALLE ENERGIE NUOVE CHE CI SONO
La vicenda “Marcovaldo” ha scosso profondamente il mondo della cultura cuneese. Un mondo che conosco da vicino e che, al di là della brutta cronaca, è fatto in larghissima parte da giovani donne e uomini che in questi anni hanno tenuto in piedi, con risorse sempre più scarse, l'offerta culturale del territorio.
Lo hanno fatto con impegno e sacrificio, ma soprattutto con la loro intelligenza e la loro creatività. Ora l’associazione sarà sciolta e le attività traghettate da un nuovo CdA, cui spetta un difficile compito, che mi auguro di breve durata. Per il futuro, vedo però la necessità di rilanciare da subito quell'articolato mondo culturale che è stato già capace di fare tanto con poco, e far crescere forze nuove che possano prendere rapidamente più responsabilità. Sulla questione, ho scritto una lettera al direttore de La Stampa.  [leggi]

LA CASERMA MARIO FIORE AL COMUNE DI BORGO S.DALMAZZO
Con un impegno congiunto fra i vari livelli amministrativi, finalmente siamo riusciti a far acquisire al Comune di Borgo San Dalmazzo la caserma Mario Fiore, a titolo gratuito dal Demanio. La sfida sarà quella di ripensare al migliore utilizzo di questa struttura che è abbandonata da tempo. Possiamo però dire con soddisfazione che 50mila metri quadrati ritornano ad essere così una ricchezza per tutta la comunità, aperta ora a diverse soluzioni.
Per poter tenere un contatto più diretto con elettori, simpatizzanti o con chiunque abbia piacere di ricevere informazioni, presentare richieste o proposte, ho pensato di attivare un servizio di "sportello" presso la sede Pd di Cuneo, in via Dronero 8/b [vedi mappa], con un nuovo orario, preferibilmente su appuntamento:
. sabato mattina dalle ore 9,00 alle ore 10,00
. lunedì dalle 8,30 alle 9,30, compatibilmente con i lavori della Camera dei Deputati, sarò presente personalmente al ricevimento.

Per ogni informazione, si può contattare il numero 391.1326700 (segreteria)
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