Copy
Se non visualizzi bene clicca qui

Un viaggio nella musica di oggi

per uscire dalla comfort zone

Grazie ai 10 concerti in programma a Torino, Genova, Cuneo e Caraglio, la musica contemporanea di ESTOVEST  cambia pelle: continua infatti il nostro lavoro di ricerca sui linguaggi e sulle culture musicali “altre” attraverso il confronto di differenti generi e strumenti - dalla musica elettronica a quella tradizionale giapponese, dalle percussioni alla chitarra elettrica, dal progetto di improvvisazione collettiva alla composizione icono-sonora in prima assoluta.

I prossimi concerti:



kugaku - Il suono del cielo
venerdì 14 novembre, ore 21:30, Folkclub - via Perrone, 3 Torino  >>
domenica 16 novembre, ore 17:00, Il Filatoio - via Matteotti, 40 Caraglio (Cn)  >>
 

Per sentire come suona il cielo in Giappone, grazie alla luce magica e spirituale che lo shō sa irradiare, sia nella musica tradizionale che insieme ad un quartetto d'archi, espressione classica europea della musica da camera.
 
Tradizionale, Banshikicho no Choshi per shō
Tradizionale, Somakusha no Ha per shō e quartetto d’archi (trascrizione Naomi Sato)
Toru Takemitsu, A way a lone (1981) per quartetto d’archi
Naomi Sato, Daar is je geest (nuova versione, 2014) per shō e quartetto d’archi
Ko Ishikawa, The holy moon n. 3 (1996) per shō
Toshio Hosokawa, Landscape V (1993) per shō e quartetto d’archi
Naomi Sato rappresenta il paradigma del musicista moderno. Diplomata in sho (organo a bocca giapponese), in sassofono e in composizione, la compositrice e interprete giapponese si è formata sia nella tradizione musicale del suo paese di origine, sia in quella occidentale ed è in grado di muoversi tra linguaggi distanti e complementari. Con lo Xenia Ensemble si esibisce in un programma dedicato a musiche tradizionali e a composizioni di importanti autori giapponesi.

Naomi Sato, sho - Xenia Ensemble: Adrian Pinzaru, violino - Eilis Cranitch, violino - Daniel Palmizio, viola - Claudio Pasceri, violoncello

 
PRENOTAZIONI:  +39 331 4320950 info@estovestfestival.it  - Ingresso 5 euro
IL PROGRAMMA
Il progetto si snoda in due fasi, la prima delle quali prevede la sua integrazione con lo Xenia Ensemble in un programma dedicato allo shō e al quartetto d’archi che investiga il rapporto del fatto musicale dal punto di vista dei compositori giapponesi. A brani di tradizione per shō solo e trascritti per shō e quartetto si accostano ‘Landscape V’ di Toshio Hosokawa sempre per shō e quartetto e ‘A way a lone’ di Toru Takemitsu per quartetto solo, brani di due tra i più noti compositori giapponesi di sempre. In entrambe i casi il pensiero musicale occidentale è integrato con la tradizione di origine. Ad essi, oltre al brano per shō solo di Ko Ishikawa, si aggiunge una nuova versione di ‘Daar is Je Geest’ di Naomi Sato, brano in origine per shō e quartetto di sassofoni e rielaborato per shō e quartetto d’archi per l’occasione di cui colpisce la freschezza e fantasia.
 
PER SAPERNE DI PIU' >>
NAOMI SATO
Laureata in sassofono alla National University of Fine Arts and Music di Tokyo nel 1998, ha concluso la seconda fase di studi al Conservatorio di Amsterdam, nel 2002, dove ha inoltre studiato improvvisazione e composizione. Semifinalista al 2° International Adolphe Sax Concours a Dinant (1998), ha vinto il 3° premio Saxophonewettbewerb Gustav Bunke ad Hannover (1999). Ha studiato il sassofono con Nobuya Sugawa, Arno Bornkamp e Claude Delangle. Ha suonato con la Philharmonic Orchestra di Tokyo, National University of Fine Arts and Music (Tokyo), l’Orcketre de l’Academie europeenne de musique con Pierre Boulez, l’Ensemble Lucilin , het Residentie Orkest, het Ives Ensemble, Axyz Ensemble e Ensemble Labyrint. Ha studiato la Sho con Ko Ishikawa presso la National University of Fine Arts and Music di Tokyo.

PER SAPERNE DI PIU' >>
 
XENIA ENSEMBLE
Xenia Ensemble è stato fondato a Torino nel 1995 da quattro musiciste interessate alla musica da camera del Novecento e contemporanea. In armonia con il significato della parola greca "Xenia", l'Ensemble invita e ospita in Italia musicisti e compositori stranieri e porta all'estero la musica italiana contemporanea.

PER SAPERNE DI PIU' >>
LO SHO
Per chi conosce lo sho solo per averlo sentito utilizzare da Bjork anche nella colonna sonoro composta per il film di Matthew Barney, "Drawing Restraint 9", nel quale rappresenta lo strumento caratteristico, è utile approfondire le caratteistiche dell'organo a bocca giapponese, costruito come una fenice.

PER SAPERNE DI PIU' >>
 
Forward
+1
Share
Tweet
LE FOTO DEL FESTIVAL
di Federico Porta (clicca sulle foto per raggiungere le gallery sulla nostra pagina facebook)
Il calendario
Il programma
Info e biglietti
Facebook
Facebook
Website
Website
Copyright © 2014 ESTOVEST Festival, All rights reserved.


Cancellati dalla newsletter    Cambia i tuoi dati 

Email Marketing Powered by Mailchimp