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A PROPOSITO DI JOBS ACT
In merito al Jobs Act al quale si lavorerà nelle prossime settimane, segnalo questo mio contributo uscito sulla rivista Left.
Gli ultimi sviluppi emersi dal confronto Letta-Renzi sull’azione di Governo, non possono che confermare alcuni timori lì espressi e rinnovare la speranza che questo pacchetto di interventi non esca dall’agenda e, anzi, sia l’occasione più vera per il “rilancio†che ora viene richiesto da più parti. Per quanto riguarda il merito delle proposte - di cui conosciamo, per ora, solo l’indice - segnalo anche il decalogo che, insieme ad alcuni colleghi tra cui Cesare Damiano, abbiamo presentato al Segretario come contributo alla discussione. [leggi]
Il decalogo [leggi]
UN VOLTO (E UN RUOLO) AI LAVORATORI DELLA CULTURA
Alla Camera è stata recentemente approvata la proposta di legge (a prima firma Marianna Madia e Matteo Orfini) che istituisce gli elenchi dei professionisti dei beni culturali.
Un settore strategico per il futuro del nostro Paese: basti pensare che secondo il rapporto 2013 Symbola-Unioncamere il settore - pur tra le profonde difficoltà che sappiamo - ha creato 80,8 miliardi di euro di valore aggiunto, pari al 5,8% del Pil.
Parafrasando un ex-Ministro potremmo facilmente dire: con la cultura innanzitutto si pensa…ma si mangia pure. Questi professionisti svolgono un lavoro di fondamentale interesse pubblico, poiché presidiano nei fatti quell’articolo 9 della Costituzione, grazie a cui “La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazioneâ€.
E’ giunto il momento che sia riconosciuto il loro ruolo lavorativo, economico e culturale, attualmente mortificato da condizioni lavorative difficoltose. [leggi]
SULLA LEGGE ELETTORALE
a discussione sulla legge elettorale, che finalmente è stata tolta dal pantano numerico del Senato ed è iniziata alla Camera, riprenderà questa settimana. Entro febbraio verrà votata, il che è già un risultato molto significativo. Il neosegretario Renzi ha formulato una sua proposta, mediata con le altre forze politiche, ed è con questa che dobbiamo confrontarci. Credo che la bozza sul tavolo possa e debba essere ancora migliorata, nei giorni prossimi: tra questi miglioramenti, importante è la reintroduzione delle preferenze, magari con la doppia indicazione di genere. Per questo ho sottoscritto l’iniziativa “#preferiscolepreferenze†e lavorerò perché abbia successo. [leggi]
SUI FATTI DELLA SCORSA SETTIMANA
La scorsa settimana abbiamo assistito ad una delle pagine peggiori e più preoccupanti della storia del Parlamento. Certo, la seconda Repubblica si era già aperta con il cappio sventolato dai leghisti ed era proseguita tra fette di mortadella, champagne e megafoni. Ma mai avevamo assistito ad una simile violenza, perpetrata non solo nelle istituzioni dello Stato, ma contro di esse.
Corrado Augias ha fatto bene a ricordare le parole di Mussolini nel ‘22: “Potevo fare di questa Aula sorda e grigia un bivacco di manipoli…potevo sprangare il Parlamentoâ€. Ricordiamoci sempre che, come qualcuno ha detto, magari la storia non si ripete uguale: ma di certo balbetta. [leggi]
RIDURRE LO SPRECO ALIMENTARE, MISURA CONTRO LA POVERTA’
Mi fa molto piacere richiamare anche qui una bella iniziativa lanciata dal Ministro dell’Ambiente Andrea Orlando contro lo spreco alimentare. Un tema di cruciale importanza, tanto più se si pensa il suo legame con la lotta alla povertà , accresciutasi enormemente anche da noi a causa della Crisi.
Nella giornata nazionale indetta lo scorso 5 febbraio, si è ricordato come secondo la FAO oltre un terzo del cibo prodotto a livello mondiale oggi viene sprecato; l’Italia non fa eccezione e gran parte del cibo che produciamo ed acquistiamo finisce nella spazzatura (il 50% della frutta, per citare solo un dato). In più, solo per produrre il cibo che spreca il nostro Paese utilizza ogni anno – secondo il WWF – 1226 milioni di metri cubi d’acqua e 24 milioni di tonnellate di CO2. Numeri inaccettabili che ci spingono sempre di più ad interrogarci su modelli e filiere del nostro consumo. In primavera verrà lanciato il “Piano nazionale di prevenzione dello spreco alimentare†con l’intento di dimezzare gli sprechi italiani nel prossimo decennio.
Un obiettivo ambizioso, ma che può avere da subito ricadute sociali importanti: basti pensare alla possibilità di dirottare il risparmio generato ed i prodotti “salvati†o non consumati in favore di chi è più in difficoltà .
Riuso, risparmio, filiere corte e controllate possono essere, allora, le parole d’ordine per costruire un futuro in cui la sostenibilità ambientale e quella sociale siano insieme la base di un nuovo paradigma di sviluppo e benessere.
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RACHEL SERMANNI - UNDER MOUNTAINS
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LEONARDO SCIASCIA - CANDIDO OVVERO UN SOGNO FATTO IN SICILIA
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SCUOLE: CONTRO LA SETTIMANA CORTA E IN DIFESA DELL’AUTONOMIA
Una seconda interrogazione, questa volta al Ministro dell’Istruzione, ha riguardato la cosiddetta “settimana corta†nelle scuole, che ancora non ha trovato una soluzione adeguata per coloro che ne sono più direttamente coinvolti, studenti e famiglie in primis.
Ho segnalato al ministro Carrozza come la Provincia di Cuneo - facendo richiesta tramite lettera ai dirigenti scolastici di ripensare calendario settimanale e, quindi, di modificare l’offerta formativa in base al taglio delle corse del sabato - abbia di fatto contravvenuto all’Autonomia scolastica sancita dalla legge.
Si è infatti arrogata funzioni non proprie in una materia, quella del diritto all’istruzione, nella quale la Costituzione è peraltro chiarissima nell’attribuire allo Stato i compiti di indirizzo e tutela (art.117 e 33). L’auspicio è che questa iniziativa, al fianco delle altre promosse dal PD provinciale, dagli studenti e dai genitori, possa contribuire a far rientrare una decisione profondamente sbagliata nel metodo e altrettanto dannosa nei suoi effetti. [leggi]
INTERROGAZIONI COLLE DELLA MADDALENA
A gennaio avevo presentato insieme all’On.Taricco un’interrogazione al Ministro dei Trasporti sulla chiusura del Colle della Maddalena, causa il mancato sgombro neve sul versante italiano.
Una situazione paradossale che ha bloccato per settimane un valico di valenza strategica per il collegamento con la Francia e per l'economia dell’intera Valle Stura e non solo. Un’iniziativa che ha contribuito alla decisione finale dell’ANAS di procedere con le operazioni di sgombero pur con grande ritardo. Il caso ci insegna però come sia necessario un impegno più complessivo nell’affrontare il problema viabilità nella Valle, che comprenda le molte ragioni del territorio, le difficoltà degli operatori cui spesso non vengono riconosciuti i rimborsi, le esigenze delle realtà produttive, commerciali e turistiche. [leggi]
IL GIORNO DELLA MEMORIA
La Giornata della Memoria, lo scorso 27 gennaio, per me è stata la prima trascorsa tra i banchi in Parlamento. E’ stato davvero emozionante e significativo avere la fortuna di fermarsi a riflettere, come ognuno di noi, in un luogo così significativo.
Il Ricordo delle atrocità della Shoah e della guerra era però già incominciato nei giorni precedenti, come ogni anno, sul territorio. Gli atti vergognosi di quegli stessi giorni a Roma, contro la Sinagoga e contro le sedi PD, dimostrano quanto non si possa dare mai nulla per scontato e quanto non vada mai abbassata la guardia, coltivando un passo dopo l'altro il rispetto, senza cui non non si costruisce, anche oggi, nessuna pace. [leggi]
TRASPORTI: CONTRO I TAGLI DELLA REGIONE, IL PD PROVINCIALE IN CAMPO CON IL NOSTRO SOSTEGNO
La situazione dei trasporti nel cuneese è ormai prossima al collasso. Dopo i tagli alle ferrovie operati nel 2013, ora tocca alla gomma con disagi che si annunciano gravi per i cittadini e per i lavoratori del comparto.
La rinnovata segreteria del PD provinciale è stata da subito in campo, avviando un’azione condivisa con i molti soggetti colpiti (lavoratori, studenti, genitori, imprese) e coordinata con gli eletti in Provincia, Regione e Parlamento. Grande assente, l’amministrazione regionale “bocciata†dal TAR. [leggi]
#MONTAGNASENZARAI: CAMPAGNA PER SEGNALARE I DISSERVIZI TELEVISIVI
Il servizio pubblico, compreso quello radiotelevisivo, dovrebbe essere davvero tale in ogni zona del territorio nazionale. Dopo la transizione dal sistema analogico a quello digitale terrestre, tuttavia, intere vallate, molti paesi alpini e appenninici sono rimasti senza segnale. Altri sono stati coperti grazie all’impegno delle Comunità montane, che tra i loro compiti avevano appunto la gestione dei ripetitori. Una iniziativa dell’Uncem si propone di individuare le zone buie e raccogliere le segnalazioni di Comuni, Comunità montane, imprese, cittadini. La richiesta che da alcune parti è venuta di non pagare il canone Rai come forma di protesta per un servizio non percepito, pur simbolica e provocatoria, decisamente non mi trova d’accordo.
In un Paese che ha nell’infedeltà fiscale diffusa una delle sue piaghe maggiori, non può passare l’idea - che potrebbe essere una scusante - che una tassa dovuta allo Stato al pari delle altre possa non venire corrisposta per una sorta di giustizia privata. E’ invece importante chiedere a gran voce un impegno più forte e definitivo dei soggetti responsabili, perché i territori più marginali possano vedere risolta questa situazione di disagio che oggi li isola ancora di più. In questo senso, è importante il coinvolgimento di tutti gli enti pubblici e dei cittadini.
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Question Time (15 gennaio): Iniziative per contratti di solidarietà e redditi bassi [video]
Intervista ad Agorà (31 gennaio) [video]
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