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Newsletter nr. 8 - 18 maggio 2014
                                 8/XVII 2014

Una riflessione

Decreto IRPEF: qualcosa di centrosinistra

 
Rispondendo ad un’esigenza forte del nostro popolo che, consapevolmente, ci chiede parole e gesti riconoscibili che si evidenzino nel segno di una politica riformista, abbiamo compiuto - possiamo dirlo - una scelta di governo qualificante. Un’iniziativa che rimette al centro della politica i nostri valori: la solidarietà, l’uguaglianza, la giustizia sociale.
Abbiamo cambiato rotta.

Negli ultimi anni non è stato facile: dopo il grande tema “Euro” del primo governo dell’Ulivo, ci siamo visti costretti, spesso, a giocare di rimessa e a dover contrastare un Centrodestra che si affidava al mezzo delle promesse mirabolanti, sia che si trattasse di occupazione oppure dell’esenzione generalizzata dal pagamento delle tasse, prima fra tutte l’ICI sulla casa.

Una doverosa premessa questa per dirvi che, dopo anni, il bonus di 80 euro mensili rappresenta non solo un sostegno economico reale per 10 milioni di lavoratori, ma anche l’espressione di una politica che finalmente si salda ai valori del Centrosinistra italiano.
Questi soldi in busta paga per i lavoratori e le lavoratrici con un reddito fino a 24/26 mila euro annui trovano copertura - in particolare - nella riduzione della spending review, ovvero nel taglio degli sprechi della macchina pubblica così come nel contenimento degli stipendi d’oro e in altre opportune disposizioni.

Lungi da me l’idea di scadere nel facile trionfalismo – considerata soprattutto la morsa di una crisi economica ancora forte. Ritengo al contrario sia doveroso rilanciare, in maniera inequivocabile, la funzione del Parlamento ed il suo insostituibile ruolo all’atto di affrontare il perfezionamento dei provvedimenti legislativi; nello specifico di questo frangente, proiettandosi oltre il 2014, allo scopo di rendere strutturale il provvedimento Irpef, tenendo conto anche delle famiglie monoreddito ed includendo soggetti oggi completamente esclusi come gli incapienti e le partite IVA.

Credo pertanto che la direzione intrapresa sia quella giusta e, a tutti gli effetti, l’unica che potrà permetterci di intercettare le istanze di chi ha più bisogno e di chi, per troppi anni, si è sentito escluso e tenuto ai margini dalla diffusione e dall'esercizio costante di politiche ad personam.

Io scelgo di scegliere

25 maggio: elezioni europee


Cara democratica e caro democratico,
 
siamo ormai ad una settimana dalle elezioni europee del 25 maggio, un appuntamento dal carattere straordinario: quello in arrivo sarà un periodo in cui il nostro Paese avrà un ruolo da protagonista in virtù del prossimo semestre di Presidenza italiana del Consiglio.
 
Questa sarà, per l'Italia, un’occasione fondamentale per dare un indirizzo alle Istituzioni comunitarie affinché non si occupino più unicamente di politica monetaria e di vincoli di bilancio, ma perché si concentrino, anche e soprattutto, sul rilancio delle politiche per la crescita e l’occupazione.
 
 
Per affrontare al meglio questa sfida dobbiamo dimostrare, come Partito Democratico, di avere “le carte in regola”, selezionando nella nostra circoscrizione candidature che siano in grado di coniugare innovazione ed esperienza e che rappresentino un reale punto di riferimento per il mondo del lavoro e dell’impresa.
 
A questo proposito, nel ricordarti la possibilità di esprimere tre preferenze, di cui almeno una di genere diverso (altrimenti la terza preferenza sarà nulla) mi permetto di segnalarti tre nominativi di candidati che rispondono in tutto e per tutto alle caratteristiche cui ho appena accennato:

Alessia Mosca, (la capolista),
Antonio Panzeri
Patrizia Toia.

Grazie per la tua attenzione.

 

In primo piano

Le iniziative sul Territorio / 1

L'Italia protagonista in Europa

Industria e ricerca: nuove prospettive europee


Venerdì 16 maggio, presso la Sala Conferenze di Confindustria Lecco, si è tenuta la conferenza dal titolo "Industria e ricerca. Nuove prospettive europee", da me promossa ed organizzata in collaborazione con Confindustria Lecco, Camera di Commercio Lecco e UniverLecco.
L'incontro ha visto la partecipazione di 
Sandro Gozi, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega alle politiche europee.
 
Sandro Gozi, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri
 Nei mesi a venire sono diverse le sfide che ci attendono in Europa: dal prossimo semestre di Presidenza italiana del Consiglio - che cade inoltre in concomitanza con il rinnovo delle principali istituzioni europee - alle nuove opportunità che le nostre imprese avranno modo di cogliere per innovare e crescere, contestualmente alla programmazione dei fondi strutturali volta a finanziare investimenti che incrementino la competitività delle imprese. 
In un contesto così ricco di avvenimenti e di opportunità è fondamentale lavorare per recuperare la fiducia nel processo di integrazione,  rafforzare  la consapevolezza dei vantaggi che l’appartenenza all’Unione europea comporta per imprese e cittadini, confrontarsi sulle proposte da formulare e sulle scelte da compiere.

Il convegno di venerdì scorso, strutturato in due parti, una prima dal titolo "Europa: un semestre strategico" e una seconda inerente "Il modello lecchese: ricerca e impresa nell'Europa della crescita",
 ha visto alternarsi sul palco diverse figure di rilievo del mondo della ricerca e delle imprese del nostro territorio.
 

Il Sottosegretario Gozi ha affrontato diversi temi quali la questione del costo dell'energia e lo sviluppo di un vero mercato comune dell'energia, la necessità di un approccio flessibile che favorisca interventi di economia reale, l'apertura dei mercati e lo stato attuale dei negoziati economici Italia - USA. 
In chiusura del suo intervento si è poi soffermato sulla tematica del pareggio di bilancio - da attuare sfruttando le regole esistenti al fine di aumentare i margini di manovra - e sul tema fondamentale della necessità di introdurre il criterio del merito anche nella questione dell'utilizzo dei fondi europei.

La prima parte dell'incontro si è quindi conclusa con gli interventi di Giovanni Maggi, Presidente di Confindustria Lecco, Vico Valassi, Presidente della Camera di Commercio Lecco e di UniverLecco, e di Gianfranco Dell’Alba, Direttore della Delegazione Confindustria presso l’Unione europea. Il dibattito è stato coordinato da Luca Orlando, inviato de "Il Sole 24 Ore".

La seconda parte ha visto i contributi di Marco Bocciolone, Prorettore del Polo Territoriale di Lecco, Giovanni Pareschi, Direttore dell’Osservatorio Astronomico di Brera e di Tullio Tolio, Direttore dell'Istituto ITIA - CNR.
Sul palco si sono poi avvicendati anche diversi esponenti delle mondo delle imprese lecchese. La discussione è stata coordinata da Cristina De Capitani di UniverLecco.
 

In primo piano

Le iniziative sul Territorio / 2

Legge Delega fiscale 2014

Per un sistema fiscale più equo ed orientato alla crescita

Il 9 maggio scorso, presso l’Auditorium della Casa dell’Economia a Lecco, si è tenuto il convegno “Legge Delega fiscale 2014. La collaborazione tra fisco e impresa” da me organizzato in collaborazione con l’Agenzia delle Entrate di Lecco, con l’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili della Provincia di Lecco e con la Camera di Commercio di Lecco. L’evento è stato inoltre patrocinato da ALPL, Associazione Libere Professioni Cup Lecco.

La Legge Delega reca al Governo una serie di disposizioni studiate per ottenere un sistema fiscale più equo, trasparente e orientato alla crescita; è una riforma della macchina tributaria attesa da 20 anni e nasce da una iniziativa del Partito Democratico che è stata, a tutti gli effetti, pienamente condivisa da tutti gli schieramenti politici: in fase di approvazione i “sì” sono stati 309, gli astenuti 99 e non si è registrato alcun “no”.

In estrema sintesi la legge si compone di 16 articoli riguardanti:
  • una maggiore stabilità del sistema fiscale,
  • la riforma del catasto,
  • la lotta all’evasione e all’elusione fiscale,
  • la semplificazione fiscale,
  • la revisione e la razionalizzazione dell’imposizione sui redditi di impresa,
  • la lotta alle ludopatie,
  • nuove norme di fiscalità ambientale.
La legge è entrata in vigore il 27 marzo 2014; ha un anno di tempo per “cambiare il volto” al fisco italiano ed il suo testo si chiude con quella che è una "norma programmatica":

“Dall'attuazione della delega […] non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, né un aumento della pressione fiscale complessiva a carico dei contribuenti.”

I lavori della conferenza hanno preso con i saluti di Vico Valassi, presidente della Camera di Commercio di Lecco. Dopo un mio intervento nel quale ho illustrato, riassumendola, la struttura della nuova Legge Delega fiscale, al tavolo si sono succeduti Antonio Rocca, presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili della Provincia di Lecco - che ha presentato una puntuale relazione sui profili generali della nuova legge - Patrizia Papaluca, direttore provinciale dell’Agenzia delle Entrate che ha invece affrontato un approfondito excursus in merito all'attività conoscitiva dell'amministrazione e del contrasto all'evasione fiscale.

La seconda parte del convegno ha visto l'intervento di Marco Barassi, professore associato di Diritto tributario all’Università di Bergamo - che si è occupato di illustrare le novità in materia di elusione fiscale e di imposta sul reddito d'impresa - seguito poi da Guido Puccio, dottore commercialista che ha invece parlato dei sistemi di gestione e di controllo del rischio fiscale per i soggetti di maggiori dimensioni.

La conferenza si è quindi conclusa con l'intervento di Marco Causi, deputato e capogruppo PD in Commissione Finanze alla Camera, che ha illustrato tempi e strategia di attuazione della Legge Delega.
Cliccando sull'immagine qui a sinistra, potrete scaricare una serie di schede di sintesi riguardanti la Legge Delega fiscale.

Qui sotto invece trovate un articolo in merito pubblicato dal quotidiano "La Provincia di Lecco".

 


Il lavoro in Parlamento

A seguire, una panoramica sul lavoro svolto in Parlamento ed in Commissione Finanze e sulle principali questioni di cui mi sono occupato nell'ultimo periodo:

Question Time in Commissione Finanze

Sul fotovoltaico "si accende" la discussione

Posso dirmi solo parzialmente soddisfatto della risposta ricevuta, nei primi giorni di maggio da parte dal Governo, al question time che ho presentato in merito alla revisione della normativa inerente l’accatastamento degli impianti fotovoltaici.

Il tema sottoposto interessava gli effetti della circolare 36/E dell’Agenzia delle Entrate, datata 19 dicembre 2013, che – in sostanza – ha reso diseconomica l’installazione di impianti fotovoltaici superiori ai 3 kW sia per i privati cittadini che per le aziende, interessando inoltre anche gli impianti già esistenti.
La circolare in oggetto impone di mettere a catasto l’impianto fotovoltaico insieme all’immobile su cui insiste, provocando in questo modo un evidente aumento della rendita catastale ed il conseguente, notevole, incremento dell’imposta IMU/Tasi. Il documento dell’Agenzia delle Entrate ha inoltre rivisto la percentuale di ammortamento annuo degli investimenti riguardanti gli impianti fotovoltaici, riducendola dall’attuale 9% al 3%, con il successivo, pesante, aggravio del recupero del costo aziendale sostenuto.

In sostanza il Governo ha risposto come se il problema riguardasse solamente le abitazioni civili (la questione dei 3 kW) senza considerare appieno il tema degli impianti realizzati su immobili industriali  - e quindi con potenza sicuramente superiore – e sulla problematica relativa al fatto che un impianto, per essere sostenibile, provoca certamente un aumento del valore dell’immobile superiore al 15%.
Nel replicare al Governo, ho comunque dichiarato di intravedere una parziale schiarita nella risposta data, dal momento che si prospetta una nuova e specifica previsione normativa riguardante l’aliquota di ammortamento e che questa dovrà necessariamente tener conto dell’onerosità degli investimenti realizzati per l’installazione di un impianto fotovoltaico e dei congrui tempi necessari ad ammortizzarli.

Restano tuttavia le ombre riguardanti il tema dell’obbligo di accatastamento e dell’aumento delle imposte che vanno a gravare sui proprietari di impianti fotovoltaici: a questo proposito abbiamo già annunciato la preparazione di una puntuale risoluzione di indirizzo al Governo che approfondisca definitivamente la problematica.
 
 
 
» Qui trovate i testi del question time e della risposta del Ministero dell'Economia e delle Finanze

Interrogazione a risposta in Commissione

La spending review si ferma solo sulla porta dei Segretari

Non posso che dirmi decisamente insoddisfatto e profondamente deluso dalla risposta che, il 15 aprile scorso, il Ministero dell’Interno ha reso all’interrogazione che ho presentato in merito alla necessità di una rivisitazione della categoria professionale dei Segretari comunali di fascia C.
E’ inconcepibile come, nel momento in cui si chiede ai Comuni di ridurre tutte le voci di costo e di adoperarsi per assicurare congrui risparmi, si faccia eccezione per i soli Segretari comunali, la cui lobby impedisce – di fatto – qualsiasi tipo di intervento.

In sostanza, nell’interrogazione chiedevo che, all’aggregazione degli Enti comunali (gestioni associate/unioni e fusioni) – fino alla soglia dei 10 mila abitanti (5 mila in Lombardia) – seguisse una rimodulazione delle fasce professionali dei Segretari comunali – in particolare quelli di ultima fascia (C) – al fine di consentire anche ai Comuni più piccoli, riuniti in forma associata, di avvalersi della loro professionalità al netto di un trattamento economico che fosse sostenibile anche per i bilanci dei singoli Comuni associati.
Attualmente, infatti, i neosegretari di ultima fascia possono esercitare unicamente in Comuni con popolazione inferiore ai 3 mila abitanti – che sono quindi destinati nel tempo ad essere superati dalle nuove aggregazioni comunali – rendendone in tal modo improbabile un loro effettivo inserimento lavorativo che sarebbe, di fatto, anche più conveniente e sostenibile economicamente per i bilanci di tanti Comuni.

A primeggiare, ancora una volta, quindi, è la lobby storica dei Segretari comunali che in nessun modo appare infatti intenzionata a concedere spazio alle nuove leve, il cui turn over consentirebbe invece ai piccoli Comuni in obbligo di aggregazione di risparmiare ingenti risorse finanziarie che potrebbero quindi essere più proficuamente investite nell’erogazione di servizi alla cittadinanza.

È inaccettabile che palesi interessi di corporazione frenino iniziative volte a ridare ossigeno alle amministrazioni locali: valuterò pertanto, a breve, la presentazione di accurati interventi emendativi su questa materia che resta, è evidente, lacunosa e non al passo con la riforma dei piccoli Comuni.
 
 
» Qui il testo della risposta all’interrogazione

Interpellanza urgente

Stop ai ritardi dei rimborsi per i Comuni sede di uffici giudiziari

Nella giornata di venerdì 4 aprile scorso, il Sottosegretario di Stato per la Giustizia, Cosimo Maria Ferri, ha risposto all’interpellanza urgente da me presentata solo pochi giorni prima – e sottoscritta anche da molti altri colleghi deputati – allo scopo di fare finalmente chiarezza in merito alle sorti dei crediti vantati dai Comuni nei quali si trovino le sedi di uffici giudiziari.
 Nello specifico, si tratta del rimborso delle spese di funzionamento dei tribunali che il Ministero di Giustizia deve ancora erogare ai Comuni relativamente alle annualità 2011 (in parte), 2012, 2013 e a previsione del 2014.

Il Sottosegretario ha puntualizzato come l’erogazione dei suddetti rimborsi ai Comuni avrà scadenze ravvicinate: il 2012 (65 milioni di euro complessivi) sarà pagato già a maggio mentre il 2013 (92 milioni di euro) nel corso del prossimo mese di luglio.
Diversamente, per il saldo del 2011, il Ministero avvierà le procedure per il reperimento delle risorse mancanti.

Per Lecco si parla di circa 1,5 milioni di euro all’anno dal 2012, mentre al Comune di Missaglia, per il periodo a cavallo degli anni 2005 e 2013, a fronte di un anticipo totale pari a 178.859 euro, ad oggi sono stati rimborsati solamente 66.817 euro: in pratica la presenza dell’ufficio del Giudice di Pace è costato all’Amministrazione oltre 112 mila euro.

La soddisfazione sta anche nel fatto di essere riusciti ad ottenere non solo i rimborsi ma anche delle certezze in merito alle risorse da iscrivere nei bilanci comunali: dopo anni, infatti, abbiamo finalmente “strappato” una nuova tempistica che prevede, entro il 30 novembre di ogni anno, la definizione del contributo per la successiva annualità.
 
 
 
» Qui trovate il testo dell'interpellanza
» Qui trovate il testo della risposta

In Commissione Finanze

Tasi e autoliquidazione:
discussione aperta tra cittadino e amministrazione

Nonostante gran parte degli emendamenti presentati nei confronti dell’articolo 1 del DL16/2014, un decreto in materia di finanza degli Enti locali - comprensivo di TASI e TARI - siano stati respinti, alcune proposte da me avanzate in materia di TARI sono stati approvate.
Una di queste permetterà ai Comuni, attraverso la regolamentazione di ulteriori riduzioni e agevolazioni oltre quelle già previste per legge, di riequilibrare – almeno in parte – i forti aumenti cui andranno incontro alcune categorie di contribuenti (ad esempio gli esercizi commerciali come fioristi, fruttivendoli etc.).
 
Altri emendamenti sono stati successivamente convertiti in ordini del giorno che andranno ad impegnare direttamente il Governo su diversi fronti. Tra questi, ad esempio, l’esecutivo sarà chiamato a stabilire nuove norme in merito al sistema dell’autoliquidazione per il versamento della TASI: ciò permetterà di evitare errori prima dell’invio del bollettino precompilato.
 
Questo è, a mio parere, un sistema civile che aiuterà concretamente tutti quei cittadini che hanno situazioni immobiliari complesse e che possono essere “spiegate” soltanto a voce – e di persona – ad un ufficio comunale o comunque ad una sede Caf piuttosto che ad altre strutture preposte al pagamento dei tributi.
 
Non ultimo poi, adottare il meccanismo dell’autoliquidazione consentirà anche di evitare quel 25-30% di ritardi nei pagamenti che si registrano ogni volta che i cittadini si trovano a dover “fare i conti” con moduli di pagamento precompilati.
 
 
» Qui trovate un lancio di agenzia Ansa che parla del mio emendamento prima della conversione in ordine del giorno.

» Qui trovate il testo del mio ordine del giorno che impegna il Governo in merito all'adozione dello strumento dell'autoliquidazione.

 

Dal Parlamento

 

Lavoro: decreto equilibrato, adesso avanti con le riforme

 

Con il voto in terza lettura del 15 maggio, il decreto Poletti sul lavoro è diventato legge. Il provvedimento punta, attraverso una semplificazione delle regole, ad aumentare le assunzioni a tempo indeterminato e, al contempo, a scoraggiare il ricorso a forme di lavoro precario. Nel passaggio al Senato, il testo licenziato in prima lettura dalla Camera ha conservato il suo impianto di base. Tra i vari temi, il decreto ha migliorato la tutela delle donne in gravidanza.

» Vai allo speciale sul DL Lavoro

 

Def: profonda svolta che apre l'Italia al futuro


Il Documento di economia e finanza rappresenta una svolta che mette l'Italia sulla strada della crescita e dello sviluppo. La crisi non è ancora alle nostre spalle, ma la decisione dell'esecutivo di stanziare risorse a favore della crescita e dell'occupazione è molto importante. Apprezziamo che la politica economica del governo non sia quella di giocare in difesa per seguire una crescita debole, ma quella di giocare all'attacco stanziando risorse per la ripresa. Le misure del Def segnano un cambiamento profondo. Una fra tutte ci sembra di grande importanza: il taglio dell'Irpef al fine di sostenere la domanda interna senza tagli lineari ma colpendo la spesa improduttiva. Gli altri punti principali del Documento governativo sono il taglio dell'Irap e del costo dell'energia per le aziende, l'allentamento del patto di stabilità interno e il pagamento dei debiti delle Pubbliche amministrazioni che immetterà liquidità nel sistema.
 


DL casa:
finalmente l'emergenza abitativa affrontata in modo organico

 
Dopo anni di crisi delle politiche abitative questo decreto segna una positiva inversione di tendenza, provando la volontà di affrontare in maniera organica il fenomeno grave dell'emergenza casa. Il voto finale sul provvedimento è previsto per martedì 20.
 

 

La nuova vigilanza sulla Banca d'Italia:
ora maggiori imparzialità e sicurezze


Con l'approvazione del disegno di legge, la vigilanza sulla Banca d'Italia viene assegnata ad esperti internazionali; questo permetterà di rispettare i tempi e gli standard richiesti a livello mondiale, primo fra tutti quello di imparzialità e comporterà un aumento di sicurezza e affidabilità e non comporta ulteriori spese per lo Stato.

 

Euro: sospendere il conio delle monete da 1 e 2 centesimi


È stata approvata all'unanimità una mozione che chiede al governo di sospendere il conio delle monete da 1 e 2 centesimi, monitorandone gli effetti. È un segnale piccolo ma di grande rilevanza, se si pensa che il risparmio annuo sarebbe di circa 21 milioni l'anno. Abbiamo chiesto al governo e all'autorità monetaria europea di valutare l'abolizione della banconota da 500 euro: un segnale importante per contrastare l'economia illegale e l'evasione fiscale.

» Qui puoi trovare la dichiarazione di voto dell'On. Emanuele Lodolini
 

(a cura di "deputatipd.it news" - Gruppo PD alla Camera dei Deputati)

Dalle Commissioni

Difesa: sì al dimezzamento delle spese militari

 
La commissione Difesa, al termine dell'indagine conoscitiva sui sistemi d'arma, ha approvato il nostro documento che prevede una moratoria del programma di acquisto degli aerei F 35, in vista delle ricontrattazione e del dimezzamento delle risorse investite. Hanno votato contro Forza Italia e Lega nord, mentre gli altri gruppi si sono astenuti.


(a cura di "deputatipd.it news" - Gruppo PD alla Camera dei Deputati)

L'impegno all'ascolto


La vostra opinione e...

 
Uno dei doveri di chi, come me, si mette al servizio dei Cittadini è quello dell'impegno all'ascolto.
Per me è fondamentale quindi conoscere la vostra opinione in merito a quei temi che toccano da vicino tutti noi e per i quali, da parlamentare, posso lavorare concretamente.

Vi invito quindi a leggere ed a rispondere ai sondaggi che potete trovare in questa pagina del mio sito.

 


...le vostre richieste

 
Per segnalarmi problemi, suggerire iniziative o proporre incontri sul territorio, potete contattarmi su Facebook e Twitter, potete scrivermi direttamente all’indirizzo info@gianmariofragomeli.it. o, ancora, potete compilare il form che trovate qui.
 
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