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Leggevo recentemente una considerazione: «Nello spazio globale i diritti si dilatano e scompaiono, si moltiplicano e si impoveriscono, offrono opportunità collettive e si rinserrano nell'ambito individuale, ridistribuiscono poteri e subiscono soggezioni, soprattutto agli imperativi della sicurezza e alla prepotenza del mercato. Andamenti contraddittori, che sono il segno di un tempo che non conosce tragitti lineari e vive conflitti acutissimi…E’ questo il mondo nuovo dei diritti. Un mondo non pacificato, ma ininterrottamente percorso da conflitti e contraddizioni che, da negazioni spesso assai più forti dei riconoscimenti» (Stefano Rodotà, Il diritto di avere diritti. Prologo , Laterza). Mi sembrava una riflessione che ben descrive la confusa situazione attuale: da una parte si tutelano le persone e i diritti dei rifugiati - pensiamo ai salvataggi in mare, dove la vita di una persona sembra finalmente avere la precedenza, o al tentativo di programmazione dell’accoglienza in Italia, che cerca di rendere effettivo il diritto all'asilo -, ma dall'altra si ricorre agli hotspot, in cui si verificano situazioni critiche e oserei dire contrarie ai diritti e agli accordi bilaterali con la Turchia. La riduzione degli arrivi in Grecia che tali accordi hanno prodotto è interpretata come un successo da riproporre in altri luoghi, invece che come la sconfitta profonda dell’Europa dei diritti e in particolare del diritto delle persone a migrare. Eppure ancora una volta i rifugiati ci consegnano la risposta a questa situazione così confusa, destabilizzano le nostre certezze offrendoci la soluzione per un futuro vissuto insieme. L’immagine della piccola Favour arrivata sola a Lampedusa ci dà una chiave di interpretazione semplice e insieme sorprendente. Entrata dalla porta d’Europa, è cittadina di questa Europa. Potrei anzi dire: è cittadina e basta! «Il dilatarsi degli orizzonti spaziali e temporali, insieme alla percezione sempre più diffusa che la persona non può essere separata dai suoi diritti, scardina la cittadinanza come proiezione e custodia di una identità oppositiva, feroce, escludente, che separa e non unisce. La cittadinanza cambia natura, si presenta come l’insieme dei diritti che costituiscono il patrimonio di ogni persona, quale che sia il luogo del mondo in cui si trova, e così avvicina e non divide, offrendo anche all'eguaglianza una nuova, più ricca dimensione (ibidem )». In occasione dei 70 anni della nostra Repubblica e del voto alle donne dovremmo almeno chiederci, nelle nostre coscienze: che significa cittadinanza per noi? Quanti cittadini ancora escludiamo dal tavolo della partecipazione?
Camillo Ripamonti sj

Il Centro Astalli
invita al Colloquio sulle Migrazioni
Negli occhi dei rifugiati la nostra storia
giovedì 16 giugno 2016, ore 18.00
Pontificia Università Gregoriana
piazza della Pilotta 4 - Roma
Colloquio tra Gustavo Zagrebelsky e il Cardinal Francesco Montenegro.
Modera Marco Tarquinio, direttore di Avvenire. Introduce P. Camillo Ripamonti, presidente Centro Astalli
Info: 06 69925099 - astalli@jrs.net
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"Disegni alle frontiere" a Vicenza
Mercoledì 15 giugno alle ore 18:00, al Palazzo delle Opere Sociali (piazza Duomo 2, Vicenza) avrà luogo la conferenza “Corridoi umanitari: prospettive e disegni dalle frontiere”. Interverranno Francesco Piobbichi (progetto Mediterranean Hope FCEI) e Monica Mazzucato (comunità di Sant’Egidio), moderati da Andrea Frison (La Voce dei Berici). A seguire, sarà inaugurata nella stessa sede la mostra “Disegni dalla frontiera”, di Francesco Piobbichi. La mostra sarà esposta fino al 24 giugno.
L'iniziativa è nata dalla collaborazione fra Centro Astalli Vicenza, Associazione Presenza Donna, Chiesa evangelica metodista, e Ufficio di Pastorale Migrantes. Le stesse associazioni promuovono la veglia ecumenica di preghiera “Morire di speranza” (vedi sopra) che si terrà giovedì 23 giugno alle ore 20.45, nella parrocchia di S. Maria Bertilla a Vicenza.
Scarica la locandina degli eventi
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"In tutti i sensi" a Palermo
In occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato, l’8 giugno alle 20:45 presso il cinema Rouge et Noir, in Piazza Verdi 8, il Centro Astalli Palermo organizza lo spettacolo di beneficenza «In tutti i sensi», a sostegno del progetto di vita dei rifugiati. Con la direzione artistica della cantautrice Lucina Lanzara, una serata all'insegna del divertimento e della solidarietà.
Si esibiranno Lucina Lanzara, I BJM (Body Music Jam), La compagnia “Ciclope”, Nancy Lupino e CRIsPeace, Andrea Lizarraga.
Ingresso con invito da ritirare presso i locali del Centro Astalli Palermo, in piazza SS. Quaranta Martiri al Casalotto 10-12, oppure contattando il Centro al numero di telefono: 091 9760128.
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