Copy
ebay e le magliette...
Leggi questa mail nel tuo browser
Buongiorno <<Nome>>,

una settimana fa ti scrivevo di "social" con il mio solito approccio orientato a fornirti informazioni utili sull'argomento.
Stamattina, invece, dedico questo piccolo spazio al ruolo (positivo o negativo, bello o brutto) che i Social hanno avuto in relazione all'attentato terroristico di Parigi dello scorso venerdì.

Eviterò di alimentare polemiche su quanto giusto e necessario sia cambiare avatar, condividere status più o meno intelligenti, riportare a galla le "profezie" di Oriana Fallaci...

Terrorismo e Social Network

Il bello e il brutto

Social Media: strumenti d'aiuto

Quasi in simultanea rispetto agli attacchi terroristici a Parigi, molti canali Social hanno funzionato da fonte di notizie e non solo.
Facebook ha immediatamente attivato il Safety Check su Parigi (strumento lanciato dopo il terremoto in Nepal, lo scorso 25 aprile).
Twitter ha dato la possibilità di usare lo strumento Moments per mettere un evidenza i tweet con le Top News sugli attacchi e ha funzionato nella notte di venerdì come una vera bacheca di informazioni, aggiornamenti in tempo reale su quanto stava accadendo a Parigi.
Gli hashtag #PorteOuverte, #prayforparis, #RechercheParis, #UneBougiePourParis hanno accompagnato il racconto durante e dopo gli attentati.

Social Media: il terrorismo passa anche di qua

I terroristi usano i Social esattamente come noi, ma evidentemente con intenti e finalità diverse.
ISIS, o meglio detto Daesh, ha messo in piedi una potente campagna di propaganda utilizzando in modo sofisticato molti strumenti Social: Facebook, Twitter, YouTube, WhatsApp.
E tra i terrositi sembrano non mancare esperti nel settore del marketing, PR e produzione di contenuti visivi.
I Social Media funzionano per il terrorismo come perfetti canali di diffusione di contenuti da far diventare virali, sfruttando uno degli elementi tipici dei Social: diffondere la voce di pochi, facendola suonare come la voce di milioni di persone

Social terrorismo

--> Gli attentati di Parigi sono stati una nuova, ennesima, sfida lanciata al concetto di breaking news nell’era digitale? 

--> 
Gli esperimenti di Zuckerberg svelano la nostra miseria digitale?

--> Il Web: il grande capro espiatorio di questi attentati?
Se hai letto articoli interessanti sulla relazione tra Social network e terrorismo, ti andrebbe di segnalarmeli?

Grazie per avermi letto anche oggi!

Al prossimo venerdì,
Alessandra

digitalfriday.mimulus.it 
Seguici su
Facebook
Twitter
LinkedIn
Copyright © 2015 Mimulus, All rights reserved.


unsubscribe from this list    update subscription preferences 

Email Marketing Powered by Mailchimp