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<<First Name>>, auguri di buon anno! In questo numero di Voci dal Tetto troverai il nostro bilancio sull'anno vecchio e i buoni propositi per l'anno nuovo, una storia di maratone e centurioni, un invito a teatro. Buona lettura!

Cari amici,
 
Ci lasciamo alle spalle un 2015 che ci ha visto impegnati in molte attività. Ricordiamo solo le novità più importanti, che costituiscono per noi i germogli di iniziative che stiamo seminando da tempo:

  • abbiamo inaugurato “Itaca”, la nostra nuova casa che accoglie in un clima comunitario sette simpatici ragazzini egiziani tra i 14 e i 16 anni, assistiti con entusiasmo da un’équipe dedicata a loro e che si sta misurando con passione in una sfida per noi decisamente innovativa;
  • grazie al generoso sostegno dell’associazione ri-diamo e ad un folto gruppo di volontari abbiamo avviato e consolidato un’esperienza di scuola di italiano rivolta a ragazzi stranieri. Grazie a questa iniziativa, diversi ragazzi sono poi riusciti ad iscriversi ai corsi di licenza media rivolti agli adulti, passaggio essenziale per un migliore inserimento nella nostra società e tassello importante per costruirsi un futuro più dignitoso;
  • abbiamo assunto e messo a lavorare ben otto dei ragazzi in uscita dalla fase di accoglienza: tre sono impegnati in attività di supporto agli educatori, tre formano la squadra dei giovani giardinieri “verde speranza”, che hanno trovato i loro primi clienti, guadagnandosi la fiducia e l’apprezzamento generale, e gli altri due sono la forza lavoro degli “orti del tetto”, che hanno finalmente iniziato a portare sulle tavole dei primi abbonati ottime verdure seminate, curate e raccolte in un grande terreno che ci è prestato dall’associazione “piccoli passi”;

 
Il 31 dicembre abbiamo potuto festeggiare con un grande pranzo, e abbiamo potuto sentire dal vivo il sorriso e la presenza di gran parte dei 52 ragazzi ospitati nelle dieci case del “tetto”, dei 9 “fratelli maggiori” che convivono con loro, dei 16 operatori professionali e dei numerosi volontari che compongono lo staff della nostra associazione.
Da questa occasione di grande allegria è stato possibile scattare una meravigliosa cartolina di auguri per il nuovo anno.

Questi ragazzi sono tutti impegnati nel raggiungimento di obiettivi importanti, e lo fanno con una determinazione encomiabile. Specialmente per quelli che nel 2016 raggiungeranno la maggiore età, questo sarà un anno particolarmente importante nel percorso di autonomia. Diventare grandi non è semplice per nessuno, ma la sfida è particolarmente impegnativa per ragazzi e ragazze che affrontano questo passaggio senza la vicinanza della loro famiglia.
 
Iniziamo il 2016 con molte idee da realizzare nei prossimi mesi.
Senza perdere di vista la nostra caratteristica, e rimanendo concentrati sui bisogni delle giovani persone che crescono con noi, vorremmo dare una forma leggermente diversa al modello di accoglienza dei ragazzi più grandi.
Inoltre, ci piacerebbe integrare la nostra azione con una migliore capacità di rispondere a richieste di pronta accoglienza. Stiamo studiando le forme di integrazione della nostra associazione con le realtà che ci sono più vicine nel nostro impegno, per permetterci di crescere e migliorare nel modo più efficace ed efficiente possibile.
Vorremmo spingere ancora un po’ nel sostenere alcuni di loro nelle attività lavorative, e speriamo di poter inaugurare un laboratorio di falegnameria e metalleria che stiamo progettando da tempo.
 
Da parte nostra, ci impegniamo per il meglio, facendo nostro il concetto così ben sintetizzato da Gianni Rodari.
Indovinami, indovino,
tu che leggi nel destino:
l’anno nuovo come sarà?
Bello, brutto o metà e metà?
Trovo stampato nei miei libroni
che avrà di certo quattro stagioni,
dodici mesi, ciascuno al suo posto, 
un carnevale e un ferragosto, 
e il giorno dopo il lunedì
sarà sempre un martedì.
Di più per ora scritto non trovo
nel destino dell’anno nuovo:
per il resto anche quest’anno
sarà come gli uomini lo faranno.

Buon 2016 a tutti i bambini che sono in noi!
 

Di maratone e centurioni.

Levataccia di domenica mattina, ‘fresco autunnale’,  prima tappa: ‘Il Tetto’.

In casafamiglia tutti dormono ancora, ad aspettarmi solo Faysal con Andrea e Claudia.
Un caffè (per noi grandi) e poi via. Io e Faysal.

Un po’ di strada in macchina e, approfittando dei chilometri, Faysal  mi racconta del suo impegno con il gruppo sportivo dell’esercito e dei suoi allenamenti. Oggi si gareggia!

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Tutti a teatro per il Tetto, a vedere ”O’ Scarfalietto”!

Teatro Anfitrione di Roma (Via San Saba n. 21)
Venerdi 29 gennaio 2016, ore 17,20 

Ingresso ad offerta (13 euro) - prenotazione biglietti: segreteria@iltetto.org

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