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NEWSLETTER STUDIO LEGALE MPH

 

Newsletter n. 03/2016 - marzo 2016 - ANNO X

 

Convegno, Monza "Le società a responsabilità limitata" 5 aprile 2016 -
Per scaricare la locandina: https://lnkd.in/eGCUKcf

- ARBITRATO SOCIETARIO E GESTIONALE

- TRASFERIMENTO QUOTE SOCIALI,

- SRL A CAPITALE PUBBLICO: peculiarità e aspetti critici,

- SRL BENEFIT

(Nella quota è compreso il libro dal titolo “Società Responsabilità Limitata” di Mario Paccoia, Ed. Giappichelli 2016)

 

Unioni Civili: il ddl Cirinnà passa al Senato col voto di fiducia
 
Rispetto al  testo originario è stato stralciato l'articolo 5 sulla stepchild adoption ossia l'adozione del figlio del compagno. Sono stati altresì eliminati alcuni rimandi al codice civile quale l'obbligo di fedeltà, annoverato tra i doveri del matrimonio, mentre troveranno applicazione le norme relative al regime patrimoniale della famiglia ed alla comunione dei beni.
Qualora la legge venga definitivamente approvata, per due persone maggiorenni dello stesso sesso sarà, dunque, possibile in futuro dare vita ad un'unione civile mediante dichiarazione di fronte all'ufficiale di stato civile e alla presenza di due testimoni.
Ma le novità riguardano anche le coppie di fatto eterosessuali che protranno stipulare contratti di convivenza, in forma scritta, davanti ad un notaio.


 

PRIVATI
 

1) DIRITTO DI FAMIGLIA E SUCCESSIONI
Cassazione Civile, sentenza 01.02.2016, n. 1863
Divorzio all'estero: sì alla domanda dell'assegno in Italia. Il coniuge più debole può chiedere l'assegno di mantenimento al giudice italiano dopo che un giudice di uno Stato estero ne abbia dichiarato il divorzio. Lo ha stabilito la Suprema Corte con la sentenza in epigrafe.


2) DIRITTO DEL LAVORO
Cassazione Civile, sezione Lavoro, sentenza 23.03.2016, n. 5777
Licenziamento per giusta causa: il lavoratore che timbra per il collega può esser licenziato. Così ribadisce la Corte di Cassazione, per la quale è legittimo e deve esser confermato il licenziamento del dipendente che timbra il cartellino per il collega assente in quanto tale comportamento "rompendo il vincolo di fiducia che lega il lavoratore alla società è idoneo a configurare la giusta causa di recesso".

Cassazione Civile, Sezioni Unite, sentenza 15.03.2016, n. 5072

Precari della pubblica amministrazione: il lavoratore ha diritto al risarcimento del danno. La sentenza delle Sezioni Unite legittima un concetto già presente nel testo unico sul pubblico impiego e spiega come, fermo restando il divieto di trasformazione del contratto di lavoro da tempo determinato a tempo indeterminato previsto dall'art. 36 comma V D.Lgs. n. 165/2001, il dipendente che abbia subito l'illegittima precarizzazione del rapporto di lavoro ha diritto al risarcimento del danno "con esonero dall'onere probatorio nella misura e nei limiti di cui all'art. 32 comma V L. 4 novembre 2010 n. 183, e quindi nella misura pari ad un'indennità onnicomprensiva tra un minimo di 2,5 ed un massimo di 12 mensilità dell'ultima retribuzione globale di fatto". Tale indennità risarcitoria viene determinata in ottemperanza a parametri quali l'anzianità di servizio, il comportamento e le condizioni delle parti, nonché le dimensioni dell'amministrazione e il numero di soggetti impiegati.

3) PROPRIETA' E CONDOMINIO
Cassazione civile, sentenza 10.03.2016, n. 4726
La delibera sull'ascensore è illegittima se la gabbia esterna limita la visibilità. Per la Cassazione non basta, infatti, una delibera assembleare per realizzare una gabbia esterna all'edificio per installare e contenere un ascensore. Si devono, invece, valutare in concreto le lamentele del singolo condomino in relazione all'eventuale compromissione della visibilità.

 

IMPRESE


1) DIRITTO DEL LAVORO
Cassazione Penale, sentenza 03.03.2016, n. 8883
Il datore di lavoro non è responsabile dell’infortunio se il dipendente precipita dal tetto per propria colpa. Lo ha chiarito la Cassazione, sottolineando come, nel caso in esame, il lavoratore infortunato fosse un soggetto particolarmente esperto di sicurezza sul lavoro, essendo stato egli stesso nominato responsabile della sicurezza dei lavoratori della sua azienda.
Perlatro, se da un lato la Suprema Corte ha più volte affermato come non valga ad escludere la responsabilità del datore il comportamento negligente del lavoratore infortunato che abbia dato occasione all’evento, quando questo sia da ricondurre comunque all’insufficienza di quelle cautele che, se adottate, sarebbero valse a neutralizzare proprio il rischio derivante dal richiamato comportamento, imprudente, dall'altro la responsabilità non si configura quando, come nel caso di specie, tutte le cautele possibili da assumersi ex ante sono state assunte.


2) DIRITTO TRIBUTARIO
Cassazione Civile, ordinanza 26.01.2016, n. 1334
Accertamento valido anche se la verifica presso l’azienda si protrae oltre il termine legale. Il termine di permanenza presso la sede del contribuente degli operatori civili o militari dell’Amministrazione finanziaria è meramente ordinatorio: non vi è alcuna disposizione che dichiari perentorio o stabilisca la nullità degli atti compiuti dopo il suo decorso, né la nullità di tali atti può ricavarsi dalla “ratio” delle disposizioni in materia, apparendo sproporzionata la sanzione del venir meno del potere accertativo fiscale a fronte del disagio arrecato al contribuente dalla più lunga permanenza degli agenti dell’Amministrazione.


3) DIRITTO FALLIMENTARE - RECUPERO CREDITI
Cassazione Civile, Sezioni Unite, sentenza 18.03.2016, n. 5419
Dichiarazione di fallimento: spostare la sede della società all'estero non salva dalla procedura concorsuale. Così stabiliscono le sezioni unite della Suprema Corte. Il caso è quello di una società che pur avendo trasferito la sede sociale all'estero, ha continuato ad esercitare regolarmente e senza alcuna variazione sostanziale la propria attività in Italia. Ebbene, anche nell'ottica di tutela dei creditori cui è improntata le legge fallimentare, la Cassazione ha stabilito che "il trasferimento della sede sociale all'estero non sottrae la società dalla procedura fallimentare regolarmente istituita dinanzi al Giudice italiano, laddove al trasferimento formale della sede non sia seguito l'effettivo spostamento del centro principale degli interessi della società". Il criterio seguito dalla Cassazione è pienamente condivisibile: la sede della società coincide col luogo in cui si forma la volontà dell'ente e in cui operano abitualmente gli organi sociali, indipendentemente dal luogo ove viene formalmente posta la sede dell'ente medesimo.


IMPRESE E FINANZIAMENTI

Bando per Conciliazione Piccole e Medie Imprese

L’ASL di Monza e Brianza ha pubblicato un avviso pubblico per le micro e piccole imprese che attuano azioni di flessibilità organizzativa e/o di welfare aziendale a favore dei propri dipendenti o familiari coadiuvanti.

Le imprese devono avere almeno sede nella provincia di Monza e Brianza.

Ogni soggetto richiedente non potrà ricevere più di una premialità.

Le domande vanno presentate fino a esaurimento risorse e comunque non oltre il 31 maggio 2016.

Eventuali informazioni potranno essere richieste scrivendo al seguente indirizzo e-mail: conciliazione@aslmb.it oppure telefonando ai numeri 039/2384967 - 039/2834974 - 039/2384343.










 




 

 

 

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