Studio Legale MPH
20900 MONZA (MB) - Via Carlo Alberto n. 9
20871 VIMERCATE (MB) - Via B. Cremagnani n. 1
24121 BERGAMO - Viale Vittorio Emanuele II, 21
20121 MILANO - in association with LSC (www.lsclex.it)
T.  039.9467260 . 039.668315 . 035.0667988 02.87167588
C. 320.3557233 - M. info@mphlex.it

NEWSLETTER STUDIO LEGALE MPH

 

Newsletter n. 04/2016 - aprile 2016 - ANNO X


E' acquistabile on-line su tutti i maggiori siti di editoria e, da maggio, anche in versione cartacea "Non ti scordar di me. Un percorso attraverso la psicologia della gestazione e della coppia. Quando la gravidanza diviene un lutto" di Annalisa Orsenigo, a cura di Chiara Di Salvo, con prefazione dell'avvocato Heidi Barbara Heilegger.

Per informazioni: http://www.librinmente.it/home/45-non-ti-scordar-di-me-9788897911494.html

 

PRIVATI
 

1) DIRITTO DI FAMIGLIA E SUCCESSIONI
Cassazione Civile, sentenza 08.04.2016, n. 6919
Il giudice ha il dovere di accertare la sindrome di alienazione parentale. In tema di affidamento dei minori, qualora un genitore denunci comportamenti dell'altro che comportino l'allontanamento del figlio da sé, indicati come significativa di un'alienazione parentale (c.d. pas), ai fini dell'affidamento, il giudice di merito è tenuto ad accertare la veridicità in fatto dei suddetti comportamenti, tenuto conto che tra i requisiti di idoneità genitoriale rileva anche a capacità di preservare la continuità delle relazioni parentali con l'altro genitore, a tutela del diritto del figlio alla bigenitorialità e alla crescita equilibrata e serena.


2) DIRITTO DEL LAVORO
Cassazione Civile, sezione lavoro, sentenza 31.03.2016, n. 6225
Il dipendente che rifiuta il trasferimento può essere considerato dimissionario. Secondo la Cassazione, il diniego del lavoratore a trasferirsi presso altra struttura lavorativa può equivalere alle dimissioni volontarie dal posto di lavoro. Infatti, quando siano controverse le modalità della risoluzione del rapporto di lavoro - licenziamento orale o dimissioni - il giudice di merito deve esaminare l'intero quadro probatorio: pertanto in ipotesi di legittimo trasferimento ad altra unità produttiva, il rifiuto di prendere servizio appare indicativo della volontà di non voler più fornire la propria prestazione lavorativa, circostanza che escluderebbe qualsivoglia ipotesi di licenziamento orale.


3) DIRITTO PENALE
Cassazione Penale, sentenza 04.04.2016, n. 13413
Non basta pagare le spese voluttuarie ai figli, il padre deve versare l'assegno di mantenimento. Lo ha chiarito la Suprema Corte, precisando come, diversamente, il genitore risponda comunque per l'omissione dell'obbligo di garantire ai figli i mezzi di sussistenza.

 

IMPRESE


1) DIRITTO TRIBUTARIO
Agenzia delle Entrate, provvedimento 27.04.2016
Fissazione della misura degli interessi di mora per ritardato pagamento delle somme iscritte a ruolo ai sensi del DPR 602/1973.
L'agenzia delle Entrate ha stabilito come a decorrere dal 15 maggio 2016, gli interessi di mora per ritardato pagamento delle somme iscritte a ruolo sono determinati nella misura del 4,13 per cento in ragione annuale.


2) DIRITTO COMMERCIALE
Cassazione Civile, sentenza 29.04.2016, n. 8481
Il venditore non è responsabile per il malfunzionamento dell'autovettura se l'acquirente non ha curato la manutenzione.
I giudici hanno escluso la responsabilità del venditore di un'auto usata poiché dagli accertamenti tecnici emergeva come il malfunzionamento non fosse riconducibile a un difetto nascosto al momento della compravendita, ma era conseguenza della negligenza dell'acquirente nella manutenzione dell'auto avendo omesso di effettuare i tagliandi e i regolari cambi olio.


3) DIRITTO DEL LAVORO
Cassazione Civile, sezione lavoro, sentenza 25.03.2016, n. 6012
L’uso improprio della fidelity card non basta per licenziare il dipendente. La Cassazione conferma quanto deciso dai giudici delle corti inferiori che accertavano come i fatti contestati si fossero svolti in un limitato periodo di tempo e per un limitato numero di operazioni, nonchè non vi fosse una esatta conoscenza del regolamento aziendale che disciplinava le modalità di utilizzo della tessera: pertanto i comportamenti contestati al lavoratore sono stati considerati censurabili, ma non così gravi da legittimare la massima sanzione del licenziamento.



IMPRESE E FINANZIAMENTI

Microcredito: ancora fondi disponibili per le PMI e i Professionisti.

Fino a 35.000 Euro da restituire in 7 anni senza garanzie.
Il Microcredito Nazionale gestito dal Fondo di Garanzia permette l'erogazione di finanziamenti di 25.000, da restituire fino a 7 anni, e che possono anche arrivare fino a 35.000 euro.
Il Finanziamento è assistito dalla Garanzia diretta e gratuita del Fondo di Garanzia che garantisce l'80% del finanziamento.
Beneficiari sono tutte le imprese già costituite o i professionisti già titolari di partita IVA, in entrambi i casi da non più di 5 anni.  
L'intervento del Fondo avviene mediante la concessione di una garanzia pubblica sulle operazioni di microcredito ed ha lo scopo di sostenere l'avvio e lo sviluppo della microimprenditorialità e
delle professioni, favorendone l'accesso alle fonti finanziarie.
La copertura della garanzia per tutte le operazioni di microcredito è quella massima prevista in base alla normativa in vigore: il Fondo interviene infatti fino all’80% dell’ammontare del finanziamento concesso.
La Misura è operativa.
Procedura valutativa a sportello
Per informazioni: www.italiacontributi.it










 



 

 

 

Copyright © 2016 Studio Legale MPH, All rights reserved.