Il 2017 è stato un anno tranquillo per l’economia ed i mercati finanziari globali. Gli americani amano definire la crescita economica attuale come “Goldilocks”, né troppo surriscaldata né troppo raffreddata, ma esattamente perfetta, come le zuppe assaggiate da Riccoli d’Oro (in inglese Goldilocks appunto) nella famosa fiaba per bambini di Robert Southey.
Una crescita moderata ha dato sostegno agli utili aziendali, ma allo stesso tempo non ha creato grosse tensioni inflazionistiche, permettendo alle banche centrali di mantenere i tassi a breve a livelli storicamente molto bassi e limitando i rialzi sulla parte lunga della curva.
A questo scenario economico, si è unito uno scenario politico favorevole sia in America che in Europa. Trump, per quanto controverso, ha risvegliato gli spiriti animali dell’imprenditoria statunitense e la vittoria di Macron in Francia ha dato nuovo slancio al progetto europeo.
Il risultato è stato un azionario in discreto rialzo, un obbligazionario Investment Grade (governativo e non) stabile ed un continuo appiattimento degli spread creditizi sull’obbligazionario ad alto rendimento ed emergente. In sostanza il mercato continua ad essere “narcotizzato” dalle banche centrali e dalla tiepida crescita economica.
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