f. g.) Un sistema di sorveglianza pubblico attivo in 58 Dipartimenti di Pronto Soccorso (PS) negli USA ha valutato la correlazione tra accessi a PS e successive ospedalizzazioni per reazioni avverse da frmaci (Adr) nel 2013 - 2014 confrontandoli con il periodo 2005-2006. Valutando 42.585 casi, si stima che nel 2013-2014 si siano verificati 4,0 accessi a PS/1000 persone/anno per Adr. Il 27,3% ha causato un ricovero in ospedale.
Tra i bambini (età ≤ 5 aa) gli antibiotici erano i farmaci più implicati (56,4%), come pure tra 6 e 19 anni (31,8%), seguiti da antipsicotici (4,5%).
Tra gli anziani (età ≥ 65 aa), anticoagulanti, antidiabetici e analgesici oppioidi erano coinvolti nel 59,9% di accessi a PS. 4 anticoagulanti (warfarin, rivaroxaban, dabigatran e enoxaparina) e 5 antidiabetici (insulina e 4 agenti orali) erano tra i 15 farmaci più comunemente implicati.
Il 34,5% degli accessi al PS per Adr ha riguardato adulti (età ≥65 anni) nel biennio 2013-2014, contro una stima del 25,6% nel 2005-2006. Anticoagulanti, antibiotici, antidiabetici ed analgesici oppioidi si confermano le classi di farmaci maggiormente responsabili di accesso ospedaliero per Adr.

c. t.) La somministrazione tempestiva dei vaccini antiinfluenzali nella popolazione pediatrica potrebbe ridurre il numero dei casi in influenza tra gli anziani a basso rischio, in misura maggiore rispetto alla vaccinazione diretta degli stessi.
Sono i risultati emersi da un’analisi costo-efficacia condotta da un gruppo di ricercatori inglesi in cui è stato utilizzato un modello di trasmissione dell'influenza stagionale calibrato sui dati settimanali di 14 stagioni in Inghilterra e Galles. Il modello è stato poi combinato con una valutazione economica per calcolare il QALY, unità di misura che combina insieme la durata della vita con la qualità della stessa.
Nel 2013 Inghilterra e Galles hanno iniziato a finanziare un programma di vaccinazione influenzale per i bambini tra i 2 e i 16 anni: modelli matematici hanno infatti previsto un effetto gregge importante e positivo per l'intera popolazione con una ridotta trasmissione dell’influenza.

m. j. s.) Un recente studio ribadisce che il paracetamolo è inefficace nel dolore spinale, non c'è consenso sulla efficacia dei farmaci anti-infiammatori non steroidei per questa condizione". Inoltre l'utilizzo ad alti dosaggi di molecole come ibuprofene o ketoprofene non risolvono il problema e provocano gravi effetti collaterali gastro-intestinali come ulcere allo stomaco e lesioni delle pareti dell’esofago.

v. c.) Uno studio ha esaminato il ruolo del disagio psicologico (ansia e depressione) come un potenziale fattore predittivo di mortalità per cancro.
Sono stati analizzati 16 studi di coorte relativi a 163.363 persone inizialmente non malate di cancro, 9,5 anni di sorveglianza della mortalità. Vi sono stati 16.267 decessi (4.353 per cancro).
Dopo l'aggiustamento statistico per età, sesso, istruzione, status socio-economico, indice di massa corporea (BMI) ed altri sono state osservate associazioni per il tumore del colon-retto e della prostata.
E' un'ulteriore evidenza che lo stress psicologico potrebbe avere una certa capacità predittiva per alcune tipologie di cancro, in aggiunta ad altre malattie somatiche.

c. t.) È in fase di studio un nuovo test del sangue in grado individuare cellule tumorali del pancreas in una fase precoce della malattia e ridurne la mortalità. In uno studio pilota su 59 persone malate, 48 sane e 48 con pancreatite il test ha individuato la malattia in uno stadio precoce in oltre il 90 per cento dei casi.
Il test si basa sulla capacità delle nanoparticelle d’oro di legarsi a molecole target che possono predire la presenza del tumore in questo organo. Un grande vantaggio per una malattia i cui sintomi compaiono quando ormai è troppo tardi per eseguire il trattamento.
Attualmente il miglior strumento di screening esistente è l'ecografia, ma non offre risultati soddisfacenti; imaging e biopsia sono complicati per un organo situato in profondità.
Se la scoperta venisse confermata aiuterebbe a individuare il tumore e a trattarlo prima che diffonda.