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Clinical Pharmacy Journal
NEWSLETTER N. 71 - 8 NOVEMBRE 2017
 
 
In questo numero
 
  • Editoriale
  • Intervento del farmacista nell’ipertensione
  • Analgesici nel dolore cronico non maligno
  • Pazienti in terapia con warfarin
  • Selenio e licopene nel cancro alla prostata
  • Rischi degli antidepressivi in gravidanza
 
 
Editoriale
 

E’ scaduto da qualche giorno il termine per l’iscrizione alla VI edizione del Master Internazionale in Clinical Pharmacy, nato dalla collaborazione fra le Università di Cagliari, Milano e Granada nonché della Sifac.
Anche quest’anno il Master ha riscosso un notevole successo: le richieste hanno superato il numero di posti disponibili per cui si renderà necessario procedere alla selezione.
E’ questo un segnale della grande attenzione verso la farmacia clinica, soprattutto da parte di giovani colleghi che credono all’attività professionale incentrata sul paziente.
Il Master proporrà anche interessanti ed importanti progetti di ricerca grazie alla partnership creata con istituzioni ed aziende prestigiose.
Sarà per i partecipanti una sfida appassionante ed entusiasmante.

 
 

Valerio Cimino
Direttore responsabile
 

 
 
 
 
Intervento del farmacista nell’ipertensione
 

f. g. - e. g.) E’ stato studiato il rapporto costo-efficacia dell'intervento del farmacista nell’ipertensione. Questo prevede una gestione completa, comprendente l’istruzione dei pazienti, il monitoraggio dell'aderenza terapeutica e l’attività prescrittiva. I dati confermano che l'intervento professionale avanzato del farmacista è altamente efficace dal punto di vista clinico nella cura dell’ipertensione: determina un calo della pressione sistolica compreso tra 7,6 e 18,5 mmHg, aumenta la qualità e durata della vita dei pazienti.
Inoltre è capace di generare un enorme risparmio per il sistema sanitario. 

 
http://journals.sagepub.com/doi/pdf/10.1177/1715163517701109
 
 
PATOLOGIE E CURE
Analgesici nel dolore cronico non maligno
 

e. m.) La Società Irlandese del Dolore Cronico ha analizzato la percezione e il comportamento del paziente con dolore cronico non maligno nei confronti degli analgesici e quali siano i fattori che ne influenzano l’utilizzo.
E’ emerso che vi sono fattori “interni” come l’efficacia del farmaco, la percezione della severità dei suoi effetti collaterali, la natura dell’analgesico, la durata del trattamento e il modo di utilizzo; e fattori “esterni” come la possibilità di consultare uno specialista del dolore.
La conoscenza di questi aspetti svolge un ruolo fondamentale nell’ottimizzazione della terapia farmacologica.

 
https://link.springer.com/article/10.1007/s11096-017-0466-y
 
 
FARMACIA E COUNSELING
Pazienti in terapia con warfarin
 

a. l.) La terapia anticoagulante con il warfarin richiede un costante monitoraggio del paziente per la valutazione della dose del medicamento, in base ai valori della protrombina (PT-INR).
L’utilizzo di un protocollo farmacologico, basato su un algoritmo di monitoraggio della PT-INR, ha permesso ai farmacisti di seguire in maniera meticolosa i pazienti, consentendo la stabilizzazione terapeutica in tempi brevi grazie ad una maggiore sicurezza nel dosaggio del farmaco. 

 
http://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1111/jcpt.12560/full
 
 
VARIE
Selenio e licopene nel cancro alla prostata
 

a. l.) La dieta, l’etnia e i fattori ambientali condizionano l’incidenza della formazione del cancro alla prostata. Uno studio biennale ha dimostrato che l’integrazione di selenio e licopene riduce l’iperplasia benigna e disturbi urinari annessi.

 
http://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0944711317300831
 
 
ADR E INTERAZIONI
Rischi degli antidepressivi in gravidanza
 

g. fa.) Inibitori del reuptake della serotonina (SSRI), antidepressivi triciclici e altri aumentano il rischio di malformazioni congenite organo specifiche nell'embriogenesi: lo dimostra uno studio su 18.487 donne in gravidanza con una diagnosi di depressione o di ansia o in terapia con antidepressivi nell'anno precedente alla gravidanza.
La serotonina è essenziale per la salute del feto ma i farmaci SSRI attraversano la barriera placentare e bloccano selettivamente i trasportatori del neurotrasmettitore variandone il flusso fisiologico. Ne consegue il rischio di difetti respiratori, digestivi, cardiaci, muscoloscheletrici e craniofacciali specie se i farmaci sono utilizzati nel primo trimestre di gravidanza.

 
http://bmjopen.bmj.com/content/7/1/e013372
 
www.sifac.it
 
 
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Registrato presso il Tribunale di Cagliari al n. 7 del 26.06.2015
 
Direttore responsabile:
Valerio Cimino
Hanno collaborato a questo numero: 
Francesco Gamaleri, Corrado Giua, Elena Giusti,
Gyada Falanga, Alberto Lepore ed Elisabetta Mariani