Le questioni internazionali
Giovedì si è tenuta a Roma una riunione della Delegazione italiana presso l'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa, durante la quale ci siamo confrontati sulle principali questioni in discussione alla prossima sessione plenaria.
Ho aggiornato i colleghi sulla mia recente visita in Russia, ribadendo la necessità e la volontà del Consiglio d'Europa di favorire un dialogo affinché la delegazione russa possa ottenere nuovamente le credenziali per l'Assemblea parlamentare.
La mission del Consiglio d'Europa deve essere quella di favorire il confronto tra i Paesi in contrasto tra loro, oltre che di controllare e monitorare il rispetto dei diritti umani, della democrazia e dello stato di diritto nei diversi Paesi. Per questo è importante fare tutti gli sforzi possibili per tenere all'interno dell'organizzazione anche i Paesi più critici, facendo in modo che essi rispettino i principi democratici ed europei.
Abbiamo infine discusso della situazione turca. Anche in questo caso, la volontà è quella di favorire la permanenza del Paese nell'alveo del Consiglio d'Europa.
La situazione, già prima del colpo di stato e della sospensione della CEDU, era molto critica, basti pensare alla questione delle immunità parlamentari, ai provvedimenti adottati da Erdogan in tema di libertà di espressione e di pensiero o alla legge antiterrorismo.
Anche qui, il nostro impegno deve essere quello di vigilare sul rispetto dei principi europei, grazie anche ai nostri strumenti di monitoraggio, cercando contemporaneamente, vista anche la rilevanza geopolitica del Paese, di continuare a coinvolgere la Turchia all'interno dei nostri organismi.
Alla luce di queste dinamiche, ho rilanciato l'opportunità di organizzare un summit dei Capi di Stato e di Governo dei 47 Paesi appartenenti per rilanciare il ruolo del Consiglio d'Europa e per discutere delle opportunità di sviluppo.
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