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La newsletter di MicheleNicoletti
Europa, Democrazia, Diritti Umani, Stato di diritto


Sulla riforma costituzionale



Martedì ho partecipato a Milano, all'Università San Raffaele, ad un interessante dibattito sulla riforma costituzionale, al quale hanno preso parte anche la Prof.ssa Marilisa D'Amico, la Prof.ssa Roberta De Monticelli e il Prof. Gustavo Zagrebelsky.

E' stato un importante momento di confronto e di discussione con centinaia di studenti sulle novità introdotte dalla riforma, sulla sua portata e sul suo significato storico, politico e istituzionale.

Oltre che sui contenuti, i limiti e le virtù del testo, ci siamo confrontati sull'opportunità politica di presentare una riforma di questa portata in questa legislatura, anche sulla base della sentenza della Corte Costituzionale che ha dichiarato l'incostituzionalità di alcuni profili della legge elettorale cosiddetta Porcellum.

A questo proposito, c'era chi sosteneva l'illegittimità di questo Governo e di questo Parlamento a proporre e a votare una legge di riforma costituzionale.
Nel mio intervento, sebbene abbia riconosciuto questo argomento come meritevole di attenzione, ho ricordato come, nonostante la sentenza della Corte Costituzionale (che peraltro ha valore successivo alla sua pronuncia), sia il Presidente Napolitano che il Presidente Mattarella abbiano deciso di non sciogliere le Camere, ma di dare esplicito mandato al Governo di riformare le istituzioni. Con questo impegno la legislatura è proseguita e con questo impegno il Presidente Napolitano ha accettato il suo secondo mandato.

Inoltre, proprio alla luce della natura particolare di questa legislatura, sia il Presidente Letta che il Presidente Renzi hanno deciso che, a prescindere dalla maggioranza parlamentare con cui questa riforma fosse stata approvata, essa sarebbe stata comunque sottoposta al voto popolare, al quale i cittadini, nella loro veste di costituenti, sono chiamati il prossimo 4 dicembre.

Insomma, sia il percorso della riforma che la natura della legislatura sono caratterizzati da profili di complessità, ma l'elemento importante è che finalmente, dopo moltissimi anni e diversi tentativi, abbiamo l'opportunità di superare alcune anomalie e di riformare il nostro sistema istituzionale per renderlo più moderno, efficace, democratico ed europeo. Su questo ci dobbiamo confrontare e su questo dobbiamo votare al referendum.

Qui trovate i dettagli sull'evento e il video integrale.


 

Sui minori non accompagnati



La Camera ha approvato la legge che modifica il Testo Unico sull'immigrazione, con misure che agevolano la protezione dei minori non accompagnati. Il testo passa ora all'esame del Senato.

Il ddl ha il duplice obiettivo di rafforzare le garanzie per i minori nel rispetto delle convenzioni internazionali e assicurare maggiore omogeneità nell'applicazione delle disposizioni in tutto il territorio nazionale.

In particolare, si riducono i tempi di attesa nelle strutture di prima accoglienza, si separano i minori dagli adulti, si favorisce l'affido presso gli istituti della tutela e dell'affidamento temporaneo e si prevedono misure specifiche per l'inserimento dei minori non accompagnati nelle istituzioni scolastiche al fine di favorire l'adempimento dell'obbligo scolastico e formativo.

Si tratta di una legge molto significativa, frutto di un grande lavoro di confronto e dialogo con la società civile e le numerose associazioni non governative che si occupano di queste problematiche.
E' un passo fondamentale per l'affermazione del diritto alla tutela dell'infanzia, in linea con la Convenzione di New York e con i migliori standard internazionali.

L'auspicio è che anche il Senato possa approvare questo ddl. L'Italia sarebbe il primo Paese dell'Unione Europea ad avere una legge dedicata all'accoglienza dei minori stranieri non accompagnati e finalizzata a tutelare la loro vita e a sottrarli allo sfruttamento in attività illegali e all'assoggettamento da parte di organizzazioni della criminalità organizzata.

Qui trovate informazioni sull'iter di approvazione e sui contenuti.


 

All'incontro Voci di donne



Oggi sono intervenuto all'incontro "Voci di donne: dal conflitto alla pace", organizzato dall'Associazione FIDAPA BPW Italy per riflettere sulla condizione delle donne migranti, sulle loro tutele e sulle possibili misure da adottare per salvaguardarle maggiormente.

Nel mio intervento, ho presentato le iniziative che il Consiglio d'Europa e la Delegazione italiana stanno adottando per far fronte a questo fenomeno, per garantire il rispetto della dignità delle donne e per prevenire e contrastare la violenza di genere.
Si tratta di una tematica tra le più rilevanti in quanto la tutela delle donne, come riconosciuto dalla Convenzione di Istanbul (peraltro ratificata all'unanimità da questo Parlamento a inizio legislatura), attiene al rispetto e alla salvaguardia dei diritti umani.  La violenza contro le donne è infatti riconosciuta come un crimine contro l'umanità.

Ho inoltre ricordato l'iniziativa "Premio per tesi di laurea magistrale e di dottorato sul tema del contrasto alla violenza contro le donne e la violenza domestica" promossa dalla Delegazione italiana per far conoscere la Convenzione di Istanbul, per sensibilizzare i giovani su questa problematica e per favorire attività di ricerca e di studio che contribuiscano ad analizzare il fenomeno.

Infine, il Consiglio d'Europa ha istituito il GREVIO (Gruppo europeo sulla violenza contro le donne), organismo indipendente che ha il compito di monitorare l'attuazione della Convenzione nei diversi Paesi, attraverso report periodici e rapporti costanti con le diverse espressioni della società civile.

E' quindi importante garantire un forte impegno e mantenere vivo il dialogo con le molteplici associazioni, per garantire sia a livello nazionale che internazionale l'adozione di strumenti idonei ed efficaci che tutelino la dignità delle donne e che affrontino questa problematica in tutta la sua complessità.


 

I miei impegni istituzionali

Sono membro della Commissione Affari Esteri della Camera, Presidente della Delegazione Italiana presso l'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa (PACE) e capogruppo dei Socialisti, Verdi e Democratici presso la stessa Assemblea Parlamentare di Strasburgo.

Oltre alle questioni di mia stretta competenza, mi occupo anche di riforme istituzionali, di università e ricerca e di diritti civili e sociali.

Infine sono membro della Commissione Paritetica Stato-Regione Trentino Alto Adige (la cosiddetta "Commissione dei 12") in rappresentanza dello Stato.
Michele Nicoletti - Deputato Circoscrizione Trentino-Alto Adige
Presidente della Delegazione italiana presso l'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa (CdE)
Palazzo San Macuto - Via del Seminario, 76 00186 Roma
Tel. 06/67608663

www.michelenicoletti.eu - nicoletti_m@camera.it

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Michele Nicoletti · Trento · Trento, TN 38123 · Italy

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