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Presentazione

Cari tutti,
anche questo bollettino di mezza estate ci rammenta che “non sono giorni facili per i bambini del mondo” e che non devono venire meno attenzione, partecipazione, tenacia, sguardo “oltre”.
Buona lettura,

Federica Zanetto

                                                           ... Venti di Sanità




 

Un ragazzo di 17 anni è morto ieri (28 luglio) ad Acquasparta, nel ternano, perché ha assecondato un gioco assurdo, ossia riprendere con lo smartphone, sdraiato sull'asfalto, l'amico che passa facendo peripezie con lo scooter. Una bravata tra ragazzi, come si son sempre fatte, pagata nel modo più atroce. Benissimo. Anzi no, malissimo, ma tant’è. Dov’è il punto per chi indossa un camice e parla ogni giorno con le famiglie più disparate, confrontandosi sulle situazioni non solo cliniche più varie? Il punto per un pediatra è una riflessione nuova, tutta da elaborare sulla costruzione dell’identità social, digitale, di ogni bambino, futuro ragazzo, futuro adulto. Non si tratta solo di un paradigma, di un’emergenza che riguarda i sociologi, gli psicologi o al più chi fa comunicazione. No, l’educazione all’identità social forse deve partire anche dalla classe medica. Al bando i facili moralismi, l’indignazione, che lasciamo volentieri alle dinamiche del pianerottolo, cosa possiamo fare oggi per i ragazzi di domani? La cretineria e la sventatezza sono giustamente proprie dell’adolescenza, ma là dove si interveniva con i principi trasmessi, i valori inculcati (a cui doveva fatalmente corrispondere una giusta ribellione se si voleva crescere), le regole, oggi c’è un deserto di parole confuse che non tolgono la sete di indicazioni. Non possiamo rispondere alla costruzione dell’ego digitale con risposte da asilo delle suore, da libro cuore. Se per chi è nato dal 2000 in poi, il sesso, l’amicizia, l’amore vivono prima sullo schermo del cellulare e poi sulla carne, fatalmente la costruzione dell’identità risponde più alla logica delle sinapsi elettroniche che a quella del cuore e della razionalità mediata dalla cultura dominante. Il cervello e, dunque, l’esperienza si plasma sul visto, poi sul vissuto.
Il buon senso dei nostri genitori deve trovare inediti appigli e rivisitate modalità per attecchire nel giardino dei sensi che vive sul web e che dal web costruisce l’identità di ogni ragazzo. Cosa diciamo veramente quando parliamo di nativi digitali? Lo abbiamo capito davvero? Io ho molti dubbi, il lavoro da fare è tantissimo a partire da noi stessi. Anche noi, io per prima, abbiamo sempre il cellulare in mano e moduliamo l’intensità dei rapporti interpersonali e lavorativi, fai conto, sulla base delle risposte su What’sApp o dai battibecchi su Facebook, ma abbiamo cognizione di cosa siamo perché la nostra “casa” dell’esperienza ha stratificato su una vita analogica, di un tempo che prevedeva i gettoni per telefonare. Né meglio, né peggio di oggi, ma radicalmente altro.
La bravata, l’atto di ribellione, la violenza che ha sempre operato come potente motore di autoaffermazione del bambino in crescita, oggi non è tale se non è agita sui social. E allora tutto cambia consistenza: se non sei social, non sei sociale, semplicemente non esisti. Su queste premesse si costruisce l’ego digitale dei nostri bambini. Futuri bulli, futuri cittadini, futuri pediatri.

Lucilla Vazza

Luna di Luglio

 

LA "QUARANTENA" DEI VACCINATI
C’era un ragazzo, Morris, nella redazione di un vecchio giornale goliardico, innamorato dello stile de “Il buon soldato Sc'vèik” di Jaroslav Hasek: la narrazione sequenziale, ma assurda, illogica, inaspettata. Una donna era scivolata nella neve? Lui la descriveva in 8 parole: «Signora si sloga un piede; indagato il marciapiede».
L’attesa dell’eclissi ha reso i lunatici iperattivi; poteva cambiare tutto; potevano essere gli ultimi giorni della loro lunaticità. Così due consiglieri regionali di Roma, vicini alle stelle, hanno scritto un progetto per dare alle vaccinazioni un profilo vicino alla logica di Jaroslav Hasek. Vi riassumiamo nell’ordine la ricetta per le vaccinazioni del duo romano (*).
1. Utilizzate, per tutto il mondo infantile, la ben nota "nutrizione preventiva" che renderà pressoché inutile ogni vaccinazione.
2. Se rimangono dei dubbi selezionate una coorte di infanti che, avendo resistito alla "nutrizione preventiva", dovete pensare se vaccinare. Gli fate le “analisi pre-vaccinali”. Per identificarle un gruppo di sodali del duo è al lavoro. Sta studiando febbrilmente la bibliografia di Jaroslav Hasek. La scelta potrebbe essere “Lo specchio opaco”.
3. Qualora accertiate che una quota della coorte di cui al punto 2 tolleri il sospetto contenuto delle fiale dei vaccini voi, sia pure sospettosamente, la vaccinate.
4. Infine bloccate la quota, già vaccinata, per un periodo di “quarantena di 4-6 settimane” (il “marciapiede” del ragazzo Morris) come capitava ai nostri emigranti, quasi certamente infetti, quarantenati in USA a Ellis Island.
5. Infine, rigenerati, li riconsegnate all’amore della famiglia in attesa.

Il lunatico
 

* Regione Lazio, vaccini, M5S presenta "sua" riforma. Iss: "Seri problemi di scientificità"

Venti dalla Camera


Disuguaglianze Nord-Sud e vaccini, riflessioni sulle «Linee» della ministra Grillo
Roma 26/7/18 [SOLE24ORE SANITA']
Molte le idee e le proposte illustrate dal Ministro della Salute in commissione sanità e in particolare: più risorse per il SSN; realizzare un Piano per liste d’attesa, una nuova governance del farmaco e riforma della formazione post laurea; una nuova legge sui vaccini e a settembre gli Stati Generali per il benessere equo e sostenibile. Queste le priorità della Ministra Grillo in audizione ieri avanti alle commissioni sanità di Camera e Senato.
Ci saremmo aspettati qualcosa in più sulle diseguaglianze in sanità da un ministro del Sud e sul riparto dei fondi che penalizza da sempre le regioni più povere che sono quelle meridionali e con il più alto numero di bambini.
Ci saremmo aspettati una riflessione sull’importanza di investire nei primi mille giorni di vita, che vuol dire investire nel capitale umano, e contrastare le diseguaglianze e anche sottrarre giovani energie alla criminalità.
E infine la Ministra ha annunciato una nuova legge sui vaccini incentrata sull'anagrafe nazionale non ancora realizzata completamente.
Ma ormai sulle vaccinazioni se ne sentono di tutti i colori.
Esami pre-vaccinali, bambini vaccinati in quarantena, l’obbligo flessibile e la gradualità.
In Italia si sono verificati 5.400 casi di morbillo nel 2017 e 1.716 tra l’1 gennaio e il 31 maggio 2018.  E poi sono state registrati otto morti legate al morbillo dal gennaio 2017 a oggi.
Con questi numeri non è possibile improvvisare.
Per proteggere l’intera comunità dalla malattia, comprese le persone che hanno una controindicazione al vaccino o che non rispondono all’immunizzazione, il 95% della popolazione dovrebbe essere vaccinato, senza perdere altro tempo.
Ho chiesto alla Ministra, in audizione in commissione sanità, di aspettare la verifica delle coperture vaccinali tra due anni come prevede l’attuale legge che è in vigore da solo un anno. E poi se, come ci auguriamo, la copertura su tutto il territorio nazionale sarà superiore al 95%, l’obbligo vaccinale potrà essere tolto senza far danni.
Non si possono fare programmi a breve termine, in sanità è assolutamente necessario programmare a lungo termine e osservare i fenomeni. Sono necessari interventi di sistema che coinvolgono non solo il nostro Paese ma la regione Europea. Non si possono fare interventi spot.
Questo sarà il nostro impegno in commissione sanità, nella speranza di essere ascoltati. [ Leggi tutto ]

Paolo Siani

Venti di ospedale

Violenza contro i medici: una pandemia in evoluzione
Gli atti di violenza subiti da medici e sanitari in genere sono in crescente aumento in Italia. Lo dimostrano sia gli episodi registrati di recente sia i dati disponibili sul fenomeno stimati da diversi enti e agenzie di stampa. E ben vengano le iniziative di denuncia del fenomeno e le campagne atte a fronteggiarlo, ma anche le iniziative parlamentari per restituire dignità e professionalità ai medici. Ma una riflessione (o più di una) va fatta. Non è certamente questo un fenomeno limitato all’Italia e non è certamente un fenomeno recente. Molta letteratura esiste sulla diffusione del problema che ha raggiunto oramai cifre da “pandemia”. Dovunque è evidente la percezione da parte della gente di come la negligenza medica crei danni irreparabili e vendicabili, senza considerare nello specifico la dinamica degli accadimenti. È emblematico quanto leggibile su una foto pubblicata in un articolo di Kanjaksha Ghosh, ricercatrice del Surat Raktadan Kendra & Research Centre di Gujrat, in Pakistan (Eur J Intern Med. 2018) che riporta quanto inciso su una lapide di una tomba in India: ”… morto per negligenza dell’Ospedale Sujata Birla e del dott. Chawla di Nasik”.  Anche l’inizio degli atti di violenza riportati dalla letteratura medica è un dato storico. Già nel 1892 sulla rivista JAMA compare un abstract del Pan American Congress dal titolo: ‘Assaults upon Medical Men’, in cui si analizzava il fenomeno delle aggressioni ai medici e si rimarcava come “… nessun medico, per quanto coscienzioso o attento può dire di non essere mai stato oggetto di ingiuste aggressioni, accuse malvagie, ricatti o cause giudiziarie per danni…”, e si concludeva sottolineando come “… Dignità, silenzio e pazienza sono le lezioni inculcate nella scuola dell’esperienza medica.”. Perché allora tutto questo? E soprattutto, qual è la reale conseguenza della violenza sui medici? Probabilmente le cause che portano alle aggressioni da parte della gente, per quanto generalmente note e sommariamente riportate dai media, andrebbe meglio definite e analizzate. Anche per chiamare in causa tutti gli attori che contribuiscono a determinare situazioni di questo genere. Ma forse la cosa più preoccupante sta negli effetti delle violenze che vanno oltre il pensiero ordinario, oltre le paure dei singoli medici, come ben espresso nelle considerazioni finali dell’articolo di Kanjaksha Ghosh, che sono più che condivisibili: “ … se i medici hanno paura di fare il proprio dovere non saranno più capaci di esplorare nuovi ambiti per il progresso della medicina per paura che siano fallimentari … La medicina sarà una vittima del suo stesso successo a causa dell’errata percezione di invincibilità contro qualsiasi malattia da parte della gente. Amministratori, politici, magistrati e la società in generale deve riflettere su questo e porvi rimedio al più presto”. È così sia.

 
Bibliografia

  • ‘Assaults upon Medical Men’ JAMA 1892; 18:399-400
  • Ghosh K. Violence against doctors: A pandemic in the making. Eur J Intern Med. 2018 Apr;50:e9-e10. doi: 10.1016/j.ejim.2017.08.017. Epub 2018 Feb 13.

Daniele De Brasi

 In questo numero:



 ACP
     :: Elezioni ACP 2018
     :: 30° Congresso nazionale ACP, 18-20 ottobre 2018, Treviso
     :: Referente regionale ACP in Toscana
     :: ACP aderisce allo statement ISSOP
     :: Vaccini. Obbligo graduale è un errore, basta interventi spot
 

 Elezioni ACP 2018

 
Sono attive le votazioni online per l’elezione di 4 consiglieri del direttivo nazionale ACP e del presidente ACP, a partire dal giorno 6 luglio 2018 e fino al 17 ottobre, giorno dell'Assemblea nazionale dei soci al Congresso Nazionale ACP a Treviso.

Termina il suo incarico la presidente nazionale Federica Zanetto, che si ricandida per un secondo mandato
 
Terminano il loro incarico i consiglieri:
  • Anna Maria Falasconi, pediatra di famiglia - Roma
  • Alberto Marsciani, pediatra ospedaliero - Rimini
  • Isodiana Crupi, pediatra di famiglia - Messina
  • Ilaria Porro, pediatra di famiglia - Perugia
Resteranno in carica:
  • Martina Fornaro, pediatra ospedaliera - Forlì
  • Patrizia Elli, pediatra di famiglia - Milano
  • Italo Marinelli, pediatra ospedaliero - Gubbio
  • Alberto Ferrando, pediatra di famiglia - Genova
Si candidano al consiglio direttivo (v. curriculum)
  • Riccardo Campus, pediatra libero professionista - Genova
  • Damiano Colazzo, pediatra di famiglia – Toritto (Bari)
  • Stefania Manetti, pediatra di famiglia – Piano di Sorrento (Napoli)
  • Paolo Moretti, pediatra di famiglia – Jesolo (Venezia)
  • Paolo Nardini, pediatra di famiglia – Roma
  • Anna Pedrotti, pediatra neonatologa – Trento
  • Sergio Maria Speciale, pediatra libero professionista – Caltanissetta
 
Le votazioni dovranno essere effettuate online o in sede congressuale con le apposite schede fornite dalla segreteria. Per esprimere il proprio voto il socio dovrà autenticarsi all’area riservata dove troverà la maschera con il link alla pagina della votazione.
Per votare occorre essere in regola con il versamento della quota sociale e iscritti all'ACP da almeno un anno. 

 30° Congresso nazionale ACP

 

Treviso ci accoglierà nei giorni 18-19-20 ottobre 2018 al 30° Congresso Nazionale ACP.
Alleghiamo il programma che, nella ricorrenza dei 30 anni, vuole focalizzare la strada che l’ACP ha percorso ad evidenziare le nuove sfide che l’attendono per una pediatria il più possibile “al passo con i tempi”. Anche in questa edizione ci saranno i contributi interattivi di Quaderni acp, che compie quest’anno 25 anni di pubblicazione. Note organizzative e modalità di iscrizione al Congresso sono indicate nella locandina.  

Grazie a ACP Asolo, ACP Jacopo da Ponte (Bassano del Grappa), ACP Lucrezia Corner (Venezia), APCP Verona, ARP Vicenza per l’elaborazione accurata e la bella collaborazione. 
[ Il programma ] [ Informazioni logistiche ]

 
Federica Zanetto

 Referente regionale ACP in Toscana

Salutiamo Patrizia Seppia, da questo mese di luglio referente regionale ACP Toscana e le siamo grati per la disponibilità e lo spirito collaborativo con cui entra in questa bella, preziosa rete acpina. Grazie a Giovanni Poggini per l’attenzione e i contributi portati alla vita associativa e che ora proseguiranno a livello locale.

Federica Zanetto

 ACP aderisce allo statement ISSOP (International Society for Social Pediatrics and Child Health)

[ Leggi lo statement ]

:: Il latte materno non piace a Trump: non sono giorni facili per i bambini del mondo
E in particolare non lo sono in America, dove pochi giorni fa si è consumata una gravissima ingiustizia a carico dei bambini, che sono stati separati dai loro genitori, con i quali avevano attraversato il confine tra USA e Messico per sfuggire alle violenze nei loro paesi.
E oggi apprendiamo che nella riunione dell'Assemblea mondiale della sanità, a cui partecipano rappresentanti di 193 governi, secondo una ricostruzione del New York Times, l’amministrazione di Donald Trump ha tentato prima di modificare e poi di bloccare la risoluzione che consiglia per tutti i bambini il latte materno; e lo ha fatto usando un atteggiamento ricattatorio nei confronti di alcuni dei paesi che la sostenevano, tra i quali molti paesi poveri. E tutto questo per favorire le aziende multinazionali che producono latte in polvere e altri alimenti per i bambini piccoli.
È evidente che non si tratta di una decisone su base scientifica, né di una decisone presa in favore delle mamme e dei bambini, quanto piuttosto per effetto della pressione delle lobby che producono latte artificiale. Per gli USA è una questione solo di affari. Non di salute. [ Leggi tutto ]

Paolo Siani

 Vaccini. Obbligo graduale è un errore, basta interventi spot


19 luglio [ Quotidiano Sanità ] - “Dispiace che la ministra Grillo riporti il tema della delle vaccinazioni nell’agone della battaglia politica. Parlare di ‘obbligo graduale’ non ha alcun senso ed è anzi un errore. Interrompere l’obbligo vaccinale, dopo soltanto un anno e senza aver raggiunto quota 95% di copertura per avere l’‘effetto gregge’ - che non devo spiegare al ministro cos’è e perché è indispensabile raggiungerla su tutto il territorio nazionale - è sbagliato. Avevamo finalmente accolto con grande soddisfazione la creazione di un unico calendario vaccinale, uguale in tutte le Regioni, mentre in questo modo si torna invece indietro. Se un bambino non vaccinato dell’Emilia Romagna va in vacanza in Campania e contrae il morbillo, perché la Campania ha una copertura vaccinale non ancora ottimale, si crea un’epidemia. Perché correre questo rischio?”. Così in una nota il deputato Dem Paolo Siani, pediatra e componente della commissione Affari sociali e Sanità.
 
“La ministra - aggiunge Siani - ha cinque anni per: rivedere il decreto vaccinale; mettere a punto l’anagrafe vaccinale, che al momento non è attiva in tutte le Asl e non è ancora accessibile a tutti; investire sulla formazione adeguata del personale, sull’informazione dei cittadini, sulla gestione della fase pre e post vaccinale, sulla sorveglianza di tutte le reazioni avverse. Questi sono gli aspetti urgenti che dovrebbe affrontare la ministra. Poi tra due anni, senza pregiudizi, ci si mette al lavoro anche insieme, con la massima collaborazione e si decide quale strada intraprendere per il bene comune. Lo si può fare con calma e giudizio, quando avremo coperture omogenee su tutto il territorio nazionale e poi insieme arriveremo a superare l’obbligo”.
“Non si faccia delle vaccinazioni un’inutile e sterile battaglia politica - conclude il deputato Dem - che creerebbe disorientamento nei cittadini e in una classe medica costretta a cambiare opinione dopo soltanto un anno. Serve un approccio di sistema e non interventi spot”.



:: Bimbi in auto, parte la campagna sulla sicurezza
Mercoledì 25, a Roma al Ministero della Salute si è svolta la conferenza stampa per la presentazione della Campagna di sensibilizzazione sulla sicurezza stradale “Bimbi in auto, vision zero” che vedrà coinvolti i pediatri a livello nazionale. Erano presenti Rossella Claudia Cannavò e Manuela Orrù (anche intervistata per il Tg1 a nome di ACP) che hanno partecipato per ACP al tavolo di lavoro. [ scarica e diffondi l’opuscolo con le regole per il trasporto dei bambini in auto ].
 







:: Nutrire la mente fin da piccoli: le buone pratiche per lo sviluppo precoce del bambino e il sostegno alla genitorialità. Milano, 25, 26, 27 ottobre 2018
Il corso ha l’obiettivo di fornire ai partecipanti opportunità per: accrescere le conoscenze sui meccanismi e i fattori che influenzano lo sviluppo nei primi anni di vita, con particolare attenzione alla relazione con le figure di riferimento; affinare la capacità di lettura delle situazioni e di intervento nei diversi contesti sociali e familiari; conoscere il razionale e le modalità per la diffu­sione delle buone pratiche per lo sviluppo, promuovere la collaborazione tra operatori di servizi diversi
Contenuti del corso: sviluppo precoce del cervello e fasi sensibili, dimensioni dello sviluppo tipico e fattori che lo influenzano; ruolo genitoriale; situazioni particolari quali prematurità, adozioni, migrazione, maltrattamento, omogenitorialità, lutti e separazioni; promozione e valutazione dello sviluppo neuro evolutivo 0-3 anni; razionale e benefici di interventi precoci/buone pratiche quali alimentazione responsiva, lettura, musica, massaggio, gioco, uso appropriato delle tecnologie digitali; benefici della socializzazione precoce; principi della comunicazione efficace con i genitori. [ vedi il programma completo ]
Corso organizzato da: Centro per la Salute del Bambino onlus
Sede del corso: via Nicola Palmieri, 24, Milano
Per maggiori informazioni: anduena.alushaj@csbonlus.org   tel. 0403220447  www.csbonlus.org

Anduena Alushaj


:: Si è tenuto in Sardegna, a San Vero Milis, un incontro sul tema: "Difesa e rilancio della sanità pubblica” al quale hanno aderito varie organizzazioni, fra cui la Rete Sarda per la Difesa della Sanità Pubblica, l’ANPI, l’ANCI, l’Associazione Italiana Esposti Amianto, Medicina Democratica, il Comitato “Sanità Bene Comune” di Isili e l’Associazione Culturale Pediatri. Fra gli altri, sono intervenuti attivamente Luigi Arru, Assessore regionale all'igiene e sanità e assistenza sociale e Antonio Solinas, Consigliere Regione Sardegna. Presenti moltissimi Colleghi, soprattutto Medici di Medicina Generale e molti Sindaci.
È stata posta in evidenza da molti la deriva della sanità pubblica a favore di quella privata; sono stati trattati molti temi, fra i quali l’accesso alle cure e disuguaglianze, la difesa della Sanità pubblica e piccoli ospedali, i problemi inerenti gli esposti all’amianto. Per quanto concerne la prevenzione in Pediatria, Franco Dessì è intervenuto indicando interventi semplici, economici e di sicura efficacia sulla salute che rappresentano un forte strumento di promozione della salute dei singoli e delle comunità; fra questi, gli investimenti nella cultura della popolazione, tanto più efficaci quanto più sono somministrati precocemente, e il sostegno alla famiglia non episodico, ma strutturato, capace di determinare una profonda e duratura evoluzione della società. ACP docet.
Franco Dessì

 TABIANO XXVII

Proseguiamo con la pubblicazione delle presentazioni del congresso di Tabiano 2018.

:: Il ruolo della relazione precoce (R. Montirosso)
:: La procedura PICCOLO (R. Montirosso)

 A colpo d'occhio!

Condividiamo un nuovo quesito clinico nella rubrica "A COLPO D'OCCHIO!"
Visita l'apposita sezione e dai la tua risposta. 
La redazione


 Gravidanza e miti da sfatare
Rita Breschi, Ostetrica
 
fai click sull'immagine per scaricare l'articolo



 
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Conosciamo Andrea Satta, pediatra che vive e lavora a Valmontone, nella periferia romana. È anche un musicista, uno scrittore. Ha una band musicale, la “Tetes de Bois”. È un amante della bicicletta. Ha raccontato a Quaderni acp (Quaderni acp 2011;4:168-9) la sua esperienza che si ripete ogni mese nel suo ambulatorio: mamme di diversa nazionalità raccontano ai bambini le favole con le quali si addormentavano da piccole. Ecco la sua “nota” per questo numero di Appunti. (La vignetta è di Staino)

Pise & Pata sono due bambini che si fanno domande che i grandi immaginano, ma non intercettano quasi mai … succede sotto le coperte? giocando? a scuola? in gita? quando stanno davanti alla TV?

Tutti Pise Pata sono tratti da spunti di ragionamenti di bambini realmente ascoltati e riportati con autenticità …



Guarda Pise, la Luna!
L'eclisse!
La luna è scura.
Ci siamo noi che gli facciamo ombra.
E il sole che ci illumina e proietta la nostra ombra sulla luna.
Ecco noi siamo tutti quell'ombra?
Pise, tutti noi terrestri siamo quell’ombra.
E Pata, e il sole dov'è?
E' dall'altra parte del mondo e ci illumina.
E ora è notte.
Certo perché è dall'altra parte del pianeta.
Perché la terra gira.
Già, perché la terra gira. E perché la terra gira, Pise?
Per far vedere a tutti un po' di stelle, Pata ...
Che meraviglia!
Restiamo qui sull'argine a guardarle, Pata?
A volte questi pensieri mi fanno paura.
Anche a me quando mamma mi dice di Marte, di Venere, di Giove e delle Galassie, Pata. Guarda quello è Marte, me lo ha detto nonno.
E lì saranno altri bambini?
Forse sì, e forse meno fifoni di te...
Che ci posso fare mi viene da ridere e anche da piangere
Possiamo fare tutt'e due.
Davvero, posso, Pise?
Possiamo, Pata.
Ah, Ah, Ah, Ah, Ah, Ah...!!!!!!

Appunti di viaggio N.7/2018
A cura di: M. Francesca Siracusano e Federica Zanetto 
con la collaborazione di:

:: Paolo Siani e il gruppo Ospedale ACP
:: Lucilla Vazza
:: Direttivo ACP
Editing e impaginazione: Gianni Piras

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