È facilmente intuibile che, qualora tutte le proposte fossero confermate, saremmo di fronte a un programma di difficile realizzazione. E possiamo scommettere che non è finita qui.
Un accordo di principio è stato trovato anche attorno ad altri temi generici (meno tasse, più sicurezza, controllo dell'immigrazione), ma stiamo assistendo e assisteremo a un tira e molla delle forze in campo, che, spesso, non riguarda solo le coperture.
Strategia elettorale.
L'impressione che si ha è che ci sia una sorta di disaccordo calcolato nelle proposte avanzate. Il senso è: ci presentiamo uniti, ma allo stesso tempo ognuno ha le proprie idee.
L'elettore, a seconda delle proprie preferenze, voterà uno dei partiti presenti all'interno della coalizione, ma chi beneficerà del voto finale sarà sempre il centrodestra.
È uno schema che, come dicevo all'inizio, Berlusconi ha proposto in diverse campagne elettorali passate. Funzionerà anche questa volta? Vedremo. Una cosa è certa: fino a questo momento la coalizione di centrodestra è stata quella maggiormente in grado di dettare l'agenda politica.
L'utilizzo sapiente di vecchi strumenti (televisione e manifesti 6x3 in primis) e nuovi (Salvini fa un efficace utilizzo dei social da anni, mentre Berlusconi si è lanciato seriamente in questo mondo da meno di un anno), sta consentendo una divulgazione capillare dei messaggi elettorali e un rafforzamento dell'identità politica dello schieramento, all'interno di un frame in cui "l'esperienza" rappresenta la chiave distintiva rispetto "all'incompetenza".
Conclusioni
Nei prossimi giorni verranno sciolti i nodi delle candidature, che stanno creando alcuni problemi soprattutto per la scelta dei candidati nei 341 (tra Camera e Senato) collegi uninominali.
Al momento - ma è ancora una fase di contrattazione - la spartizione dei "collegi sicuri" tra Forza Italia e Lega dovrebbe essere equa (60 e 60), così come le candidature nei collegi incerti (44 e 42) e nei collegi complicati (36 e 34). Fratelli d'Italia dovrebbe avere 22 collegi sicuri, mentre 13 dovrebbero spettare a Noi con l'Italia, che però non sembra per niente soddisfatta.
A detta dei sondaggi, il centrodestra dovrebbe essere avanti rispetto a tutte le altre forze. Non è però affatto scontato che sia in grado di raggiungere una maggioranza in termini di seggi: dipenderà soprattutto dalla distribuzione territoriale del voto.
Direi che per oggi abbiamo finito. Una curiosità: cosa ne pensi delle proposte avanzate fino a questo momento da Berlusconi e i suoi alleati? Ti convincono?
Grazie per l'attenzione e a presto!
Pietro
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