Il due di picche
Cosa significa dedicare uno o più anni della propria vita al volontariato internazionale? Quali domande possono insinuarsi nel nostro agire quotidiano? Quali cambiamenti ci si auspica per sè e per gli altri? Condividiamo le riflessioni di Sara, volontaria dell'ACCRI a Iriamurai, in Kenya. Un consiglio: leggete fino in fondo.
Il tempo passa e acquisisci un po’ di esperienza, che ti spinge a mettere il naso fuori dalla campana di vetro in cui ti ritrovi sin dal tuo arrivo. I progetti più sono complicati e più ti regalano quelle occasioni d’oro per approfondire le relazioni con i partner di progetto, i tuoi colleghi ed alcuni membri della comunità. Ma più racimoli esperienze e lavori gomito a gomito con gli africani e più si insinua dentro di te quella sensazione che, il più delle volte, conti quanto il due di picche. Che quello che fai difficilmente avrà un seguito, che le energie che tu investi quotidianamente per gli altri - sottraendo tempo prezioso a te, la tua famiglia ed i tuoi amici - non ci porteranno lontano. Che i nostri progetti, per le energie che ci mettiamo e i risultati che arrivano, non hanno nessuna reale prospettiva di sostenibilità. Ma allora perché continuare? Perché perseverare e restare a Iriamurai, prima personalmente come Sara e poi come Associazione? [ leggi tutto]
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