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La Newsletter di Pietro Raffa

Verso Le Politiche 2018 - Decima puntata

(Tempo di lettura: 3 minuti circa)

Eccoci alla decima e ultima puntata di Verso Le Politiche 2018. È stato un viaggio intenso, in cui il numero di lettori è cresciuto in maniera costante. Per i nuovi arrivati: nel corso di questi tre mesi ho analizzato le strategie degli schieramenti in campo, il funzionamento del sistema di voto e la compilazione delle liste, provando a delineare i possibili scenari post voto. Trovate tutte le vecchie puntate sul mio sito.

(Clicca sull'immagine per accedere alle vecchie puntate)


In questo periodo ho studiato e imparato tanto, anche grazie alle curiosità di molti iscritti che mi hanno stimolato di continuo. Se avete delle idee su cosa vi piacerebbe leggere dal 5 marzo in poi, ogni suggerimento è ben accetto. Non so se questa newsletter andrà avanti e in che modo, ma sarete i primi a essere aggiornati sull'argomento. Nel frattempo grazie, di cuore.


Al voto!

Il 4 marzo i seggi elettorali saranno aperti dalle 7 alle 23. Se non sai ancora qual è il tuo collegio, chi sono i candidati e com'è fatta la scheda su cui voterai, puoi scoprirlo grazie al Corriere.

Per trovare il tuo collegio, clicca qui

Delle modalità di voto abbiamo già parlato abbondantemente, ma ricordo che in cabina elettorale si hanno due opzioni:

1) Sbarrare il simbolo di una lista. In questo caso il voto verrà esteso anche al candidato all'uninominale.

2) Sbarrare il nome del candidato all'uninominale. In questo caso il voto verrà esteso anche alla lista a lui collegata. Se il candidato è collegato a una coalizione, quindi a più liste, il voto verrà ripartito tra le liste in proporzione ai voti ottenuti nel collegio.

In realtà ci sarebbe una terza possibilità: sbarrare sia il simbolo di una lista che il nome del candidato all'uninominale, ma sarebbe superfluo, vista l'estensione automatica in caso di voto a una lista (opzione 1).

È assolutamente vietato il voto disgiunto: l'elettore, infatti, NON ha la possibilità di votare per un candidato di collegio e per una lista che sostiene un altro candidato di collegio.

Per non sbagliare, è dunque preferibile apporre soltanto una "x". E per avere la certezza che il proprio partito di riferimento ottenga il voto, bisogna sbarrare il suo simbolo (opzione 1), come nell'immagine.

(Clicca sull'immagine per ingrandirla)


Il ragionamento è identico sia per la Camera che per il Senato. Ricordo che in Lombardia e Lazio sarà consegnata una terza scheda per le Elezioni Regionali.

Quando, dopo aver votato, usciremo dalla cabina, ci sarà una novità rispetto agli anni passati. 

Tra le novità di queste elezioni, ci sono anche le nuove schede elettorali, dotate di un tagliando antifrode con un codice alfanumerico. Cosa cambia? Da quest'anno non spetterà all'elettore depositare la scheda nell'urna. Dopo aver votato, la scheda va piegata e restituita al presidente di seggio, che staccherà il tagliando antifrode e verificherà che il numero corrisponda a quello presente sul registro elettorale. Fatto questo, sarà il presidente stesso a depositare la scheda nell'urna.

Una campagna noiosa?

In molti l'hanno definita così. Personalmente credo che il motivo sia uno: i social ci hanno portato, ancor più di prima, ad assistere a uno scontro continuo tra le parti. La sottile linea rimanente tra il pre e il post campagna elettorale è stata totalmente cancellata. È sempre il concetto di campagna elettorale permanente, ma nella sua estremizzazione massima. 

A proposito di social: come ho raccontato a Radio1, alla MR & Associati abbiamo analizzato le conversazioni online sui leader politici. Dal nostro studio (qui la versione integrale), condotto sugli ultimi due mesi, emerge che Berlusconi è il leader più citato su Twitter, seguito da Salvini e da Matteo Renzi.

(Clicca sull'immagine per ingrandirla)


Mi preme sempre ricordare che non si tratta di sondaggi, ma di una fotografia di quello che è accaduto in rete. Il che può comunque rappresentare un buon indicatore, anche perché, come ho ribadito a Reuters, le campagne ormai si svolgono in larga parte sul web.

Conclusioni

Dalle 7 di domenica mattina, la palla passa in mano agli elettori, cioè a noi. Un consiglio spassionato: non badate ai sondaggi e andate a votare con la vostra testa.

Nel giorno (e soprattutto nella notte) del voto, potrete seguire tutti gli aggiornamenti sul mio profilo Twitter.


Lunedì mattina, all'alba, mi troverete su Radio1 a commentare i risultati. Sarà una maratona lunghissima.

Grazie (di tutto) e buon voto!

Pietro

p.s. qui a Milano è tutto bianco.

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