È successo che è caduta la neve: erano fiocchi veri, non si scioglievano subito, se non quando venivano inghiottiti dal mare e parevano sale in una zuppa fredda. Piazza Plebiscito bianca, il vicolo mio bianco, bianche le macchine, bianchi i vasci, bianchi pure gli spacciatori nella piazza; era tutto coperto e ho pensato che Napoli sarà pure la Malacqua di Nicola Pugliese, ma la neve? La neve che fa, che comporta, che copre, che determina? Quel giorno rimasti incantati a guardarla; quel giorno è arrivata una brutta notizia; quel giorno era il mio compleanno.
Poi scrivere, scrivere tanto, scrivere di tutto: per dire, per festeggiare, per ricordare, per non pensare.
E intanto le cose erano già successe: da giorni non dormivo perché il dio buono dell'ansia da giornalista da qualche settimana aveva preso a schiaffeggiare il cuore e lo stomaco nostro con rabbia, caffè e pizze.
Ciao a tutti, è un po' che non ci sentiamo. Come state?
Napoli ha passato le elezioni (a proposito: la camorra ha votato? Ho provato a rispondere alla domanda), stavolta abbiamo avuto la netta sensazione di aver messo la faccia nell'acqua di mare e guardato i candidati come si guardano i pesci nell'acquario. L'inchiesta di Fanpage.it si chiama Bloody Money: il nome a me non piaceva ma devo dire che è andato bene: agli italiani piace pensare che le cose migliori del giornalismo nostrano abbiano radice straniera. Siamo alla puntata numero 6, fossi cattivo direi che la Direzione distrettuale antimafia di Napoli conosce più la redazione del mio giornale dove è venuta in massa ad 'acquisire atti' che certi covi di camorristi latitanti. Ma che lo dico a fare?
L'inchiesta è partita da Napoli, è arrivata in Veneto, poi in Lombardia e di nuovo è tornata all'ombra del Vesuvio. Dimostrazione del fatto che i rifiuti, come i migranti, sono emergenze costruite ad hoc per saziare gli appetiti di chi si dice già pronto a gestirle. C'è quel bellissimo personaggio interpretato da Toni Servillo nel Gomorra di Matteo Garrone (non il libro, non la serie tv, il film) lo stakeholder della munnezza che trova cave, gestisce carichi e fornisce documentazioni di corretto smaltimento alle aziende del nord, pensate fosse frutto di una fervida fantasia? Beh, non è così.
Ho passato molto tempo a raccogliere gli editoriali e le opinioni a favore e contro il lavoro di Fanpage.it. Siccome ho insegnato Deontologia e Etica del giornalismo all'Università nell'anno 2017 ho particolarmente a cuore questa puntuale disamina del caso scritta da Giuseppe Mennella per Ossigeno, l'osservatorio sui cronisti minacciati. Dice che chi ha indagato ha fatto il giornalista, niente di più, niente di meno.
Dove tutto ha senso, c'è sentimento
Bisognerebbe avere la risposta pronta per tutto.
Pino Daniele nel 1980 tenne un concerto a Pescara di cui c'è anche la registrazione video.
Ad un certo punto prese a parlare con la platea e mentre diceva «io do sempre del tu al pubblico...» un tizio urlò: «Impara a parlare!»
E lui serafico rispose:
«Ah nun fa niente parlà, l'importante è sape' sunà».
E attaccò Alleria.
Pensate quanti coglioni come questo esistono nelle vostre vite. Bisognerebbe imparare a rispondere come Pino Daniele. E poi attaccare con la canzone più bella, proprio in quel momento. Il 19 marzo sarebbe stato il suo compleanno.
Il fatto della pizza di Cracco
Sono stato a Propaganda Live su La7 qualche giorno fa, per quella storia della chiavica di pizza di Carlo Cracco che abbiamo come dire, sollevato? Nientedimeno per una settimana non si è parlato d'altro (elezioni a parte). A Propaganda mi sono divertito, ho riso per 4 ore senza mai fermarmi.
E sono tornato in albergo con Memo Remigi, voglio dire.
Comunque, per chi non avesse visto e ci tiene: ecco il link.
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