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Ciao <<Nome>>,
come andiamo? Io benone. L'altro giorno mi è capitato di leggere un tweet di Gipi che parlava della «versione italiana del Saturday Night Live» e non capivo se fosse una battuta o meno. La sera stessa poi - era sabato, ora ricordo - inizio a vedere altri tweet che ne parlavano, e non molto bene. Dicevano cose «Ahah c'è stato un errore enorme di montaggio» «Ahahah stanno rimandano in onda uno sketch già andato in onda», iniziavo a provare grande imbarazzo. L'idea di confrontarsi con una icona come il vero SNL era super ambiziosa e a enorme rischio imbarazzo. Fatto sta che me lo perdo, non riesco a vederlo, ma grazie a questo racconto di Laura Tonini ho avuto conferma che è stato meglio così.
Non so se capita anche a te, ma quando assisto a qualcosa di molto imbarazzante, che sia in tv o dal vivo, non riesco a guardare, anzi, devo andarmene o cambiare canale.
In questo caso ho rivissuto la stessa sensazione che provai quando nacque la versione italiana di Wired. Amarezza.
Nel frattempo però sto lavorando parecchio, le lezioni alla Domus Academy di cui ti parlavo nello scorso bollettino sono andate benissimo, che soddisfazione (a maggio ne farò altre!).
I ragazzi venivano da ovunque, Cina, Colombia, Georgia, Germania, India, Russia, Turchia, Stati Uniti ed è stato super interessante provare a trasmettere loro le conoscenze base della progettazione grafica per come la intendo io.
Alla fine delle quattro mezze giornate di lezione i ragazzi mi hanno confermato che il mio inglese si capiva bene, e mi hanno pure fatto un applauso di saluto! Non ce l'ho fatta allora a non farmi questa foto insieme a loro. Saranno per sempre nel mio cuore come «i miei primi studenti».

Oltre a questo ho preso anche un'altra decisione chiave: sto seriamente studiando Sketch, non potevo più girarci intorno. Sketch è un giovane programma, studiato apposta per fare grafica per siti e app. È ormai in giro da qualche anno e sempre più si sta affermando come un nuovo standard per la progettazione di interfacce.
Alle conferenze e sul web viene menzionato in coppia con Photoshop, quando si parla di UI design, e spesso viene anteposto all'anziano Ps (che, te lo ricordo, serve per manipolare una immagine, e nient'altro. I layout si fanno altrove).
È sempre difficile cambiare le proprie abitudini di lavoro, molto difficile, soprattutto quando hai investito tanto tempo per sentirti a tuo agio con un software e un - perdonami - workflow.
In questi anni ogni volta che provavo ad approcciare Sketch tiravo tanti di quei nomi (interfaccia nuova, comandi nuovi, concetti nuovi ecc) che gliela davo su e tornavo al mio amato InDesign.
Il problema è che quando lavori per il web lavori per forza in team, e fino ad oggi era lo sviluppatore frontend, ovvero chi riceve da te grafico il progetto della grafica, a tirare in ballo tutti i santi per interpretare il mio cristallizzato progetto in pdf.
È qui, nella terra di mezzo tra grafico e sviluppatore, che Sketch ha costruito il suo bungalow ed è qui che io sto cercando di sentirmi a casa. InDesign deve tornare a progettare per la carta.
Tutorial dopo tutorial (Pablo di Sketch Together è il mio nuovo migliore amico), test dopo test, articoli dopo articoli, sento che qualcosa sta cambiando in me, inizio a sentirmi nuovo e a mio agio. È una sensazione bellissima, che consiglio anche a te. Non arroccarti nelle certezze, nelle abitudini, esplora nuovi terreni, nuovi approcci e cresci. Ma chi diavolo sono diventato, il Dalai Lama?
Ma soprattutto quanto ho scritto! E non ti ho ancora somministrato l'elenco puntato:
  1. Errata corrige: nell'ultimo bollettino ti parlavo di questa app per riposizionare le finestra sul monitor, ma ho sbagliato nome, non era Moom, ma Magnet. Lo sto usando molto e si conferma utilissimo per organizzare lo spazio sul monitor.
  2. Sto lavorando ad un bellissimo progetto web che aderisce allo standard di accessibilità AA del WCAG («There are an estimated 285 million people in the world who are visually impaired. This number includes anyone from legally blind, to those with less than 20/20 vision») e mi sto studiando tutta la materia contrasti di colore (color contrast ratios) tra primo piano e sfondo. Ho trovato questa piccola app che si chiama Contrast e che ti aiuta a capire (campionando i colori) se il testo di quel colore su quello sfondo soddisfa i requisiti minimi di contrasto.
  3. Ho apprezzato moltissimo questo talk di Jen Simmons, guru del layout web e del CSS, i cui parla di vera art direction nell'ambito web (30 min).
  4. Ho scoperto grazie a questo video che facce hanno e dove lavorano e quanto sono dannatamente strafighi i due componenti di uno dei miei studi di grafica preferiti: lo studio si chiama Land, è in Texas, e loro li ho conosciuti perché sono gli autori di molte delle grafiche di Deus Ex Machina.
  5. Il povero scultore che fece quella statua di Cristiano Ronaldo che diventò un meme per quanto era malriuscita ora ha avuto un'altra possibilità. È migliorato.
  6. Marina Abramovic vuole farsi attraversare da un milione di volt.
  7. Il lavoro dei ragazzi di Forensic Architecture è pazzesco. Incrociando dati di ogni sorta, dal gps alle inquadrature delle telecamere di sorveglianza, la timeline degli eventi e mille altre cose fanno delle analisi super dettagliate di cosa è successo effettivamente (o molto probabilmente) su una scena del delitto. Lo fanno però solo per questioni di diritti civili, ad esempio io li ho conosciuto per il fatto del sequestro della nave ONG Iuventa (migranti, presunte connivenze tra ONG e scafisti) in Italia. Guarda che roba incredibile.
  8. Non ho mai giocato a bowling ma se dovessi iniziare comincerei con questo video di Vox.
  9. Basta così altrimenti non la finisco più.
  10. E tu invece, come te la passi?
  11. Dai scrivimi se ti è piaciuto qualcosa in questo bollettino.
  12. Siamo amici di penna ormai.
  13. TVB
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Lo siamo già! Questa nostra corrispondenza ne è la prova. Comunque possiamo anche dircelo sui siti delle aziende del momento come FacebookInstagram, SpotifyTwitterTelegramTumblr, Pinterest.
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