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Presentazione

Cari tutti,
leggiamo negli Appunti iniziative ed eventi che hanno visto in queste settimane ACP attivamente coinvolta anche localmente: ad Aosta, con D. Quirico nell’anniversario della morte di Maria Bonino, a Genova nella promozione di un percorso di formazione con UNICEF, a Milano in occasione di “Tempo di libri”. Ci congratuliamo anche attraverso queste note con Mimmo Capomolla, vincitore del premio “Pasquale Causa”.
Ci soffermiamo sulle imminenti Giornate di Epidemiologia Perinatale “Carlo Corchia” e in particolare sul programma del 30° Congresso Nazionale ACP che si svolgerà a Treviso dal 18 al 20 ottobre. I gruppi ACP organizzatori, che stanno lavorando per tutti noi con attenzione e competenza, ci inviano, con la locandina, anche i dettagli per la partecipazione.
Buona lettura,

Federica Zanetto

Luna di Aprile

 

LINEE GUIDA PER IL PROSCIUTTO (COTTO)
Anche per i lunatici talora è bene scendere giù dalla malinconica luna. E per fortuna, qui giù, la Società dei pediatri italiani ha richiamato la nostra attenzione sul prosciutto “cotto e biscotto” più famoso d’Italia. Quello chiamatoGran Biscotto Rovagnati”. La Società lo consiglia sin dallo svezzamento, a partire dagli 8 mesi cioè subito dopo il libro che noi ennepiellini offriamo a 6 mesi. Ci spiega, la Società, che il Gran Biscotto ha “gusto gradevole e nella sua morbidezza accompagna la crescita”. C’è chi lo “preferisce affettato e chi a cubetti, a molti piace nella pasta ad altri nell’intramontabile panino come merenda”. Un insieme completo di linee guida che mancavano. Grazie.

Il lunatico

Venti dalla Camera


Non è stato un mese di lavoro molto impegnativo, tutt’altro, però in qualità di parlamentare sono stato invitato a varie manifestazioni e sono andato alla Federazione Nazionale dell’Ordine dei Medici che ha convocato presso la sede nazionale (una villetta liberty molto elegante) tutti i medici parlamentari. Il presidente ha presentato il suo programma e ha avanzato la proposta di indire gli Stati generali della professione medica.

“È il tempo di attivarci, di essere concreti e di avviare un confronto con tutta la professione, coinvolgendo l’intera società civile”.
I punti critici da affrontare nel prossimo futuro secondo il Presidente Filippo Anelli (ex Vice Segretario Nazionale FIMMG e presidente dell’Ordine dei medici chirurghi e degli Odontoiatri di Bari dal 2012) sono:

● il venire meno del ruolo del medico quale garante della salute del cittadino;
● i condizionamenti imposti alla professione che in molti casi non garantiscono la correttezza e adeguatezza delle cure, da cui deriva il problema grave di una crescente “medicina amministrata”;
● la rottura del patto di fiducia tra medici e cittadini che preclude così ogni possibilità di alleanza terapeutica;
● i conflitti con altre professioni che tra l’altro rischiano di riaccendersi a causa di un documento del Ministero sul task shifting, ossia sul trasferimento delle competenze del medico ad altre professioni sanitarie. Stiamo parlando di prescrizione di farmaci da parte degli infermieri!

Non si può dimenticare infine che la sanità delle regioni del nord è molto più efficiente di quelle del sud e che la speranza di vita in buona salute al Nord e ben più lunga che al Sud.
Infine “la ridefinizione della professione non può prescindere da un’analisi del nostro codice deontologico per ricontestualizzarlo e ricollocarlo nel nostro tempo e nell’attuale società̀”.
Il codice deontologico rappresenta una buona regola di autogoverno della professione.
L’ACP il problema se lo era già posto molti anni fa e su questo tema è un po' più avanti.
Sarà interessante però seguire gli stati generali della professione medica, anche per far sentire la nostra voce.

Paolo Siani

                                                           ... Venti di Sanità




 

Vaccinazioni, la legge sull’obbligo sta funzionando, ma all’orizzonte si affacciano nuove (in realtà vecchissime) minacce epidemiologiche: la malaria su tutte. La discussa normativa che, meno di un anno fa, ha introdotto l’obbligatorietà vaccinale per l’ammissione dei bambini nelle scuole, ha prodotto un significativo aumento delle coperture vaccinali in quasi tutte le Regioni, con il picco virtuoso del Lazio che per l’antimorbillo supera la soglia ottimale del 95% di bimbi immunizzati e il fanalino di coda (prevedibilissimo) della Sicilia e della provincia di Bolzano che resta feudo incontrastato dei genitori no-vax. Un successo giustamente festeggiato dalle autorità sanitarie, innanzitutto ministero della Salute e ISS, che su questa battaglia si sono giocati la faccia. Applausi per la positiva inversione di rotta anche dagli operatori, dal mondo medico e dalla stragrande maggioranza dei genitori. In pochi mesi, stando ai dati al 31 dicembre 2017, le vaccinazioni contro il morbillo sono aumentate di ben il 4,4% e il numero è in crescita. Fin qui tutto va bene, madama la marchesa. Tuttavia non si può dormire sugli allori e nuovi allarmi sono sempre alle porte. Poco si sa e poco si parla di un altro fronte epidemiologico che invece dovrebbe far rizzare le antenne a chi di dovere (anche ai pediatri): il ritorno della malaria, tra vecchi e nuovi ceppi, tutti d’importazione. L’Italia storicamente è stato il Paese più malarico d’Europa, soprattutto nelle aree costiere del Sud e delle isole, e oggi persistono popolazioni di zanzare che discendono da quelle che in passato hanno trasmesso efficientemente Plasmodium falciparum, l’agente responsabile della terzana maligna. Dopo più di sessant’anni dall'eradicazione della malaria dal nostro paese, tuttavia, si ritiene improbabile che ceppi di questo parassita adattati alle specie africane di zanzara anofele possano essere assunti e veicolati dalle zanzare presenti sul nostro territorio, ma, come di recente hanno ricordato i medici infettivologi SIMIT, "deve essere ribadita la raccomandazione di assumere correttamente la profilassi secondo le indicazioni degli uffici sanitari a chi si reca in zone malariche. Chi presenta una febbre al ritorno da un’area malarica è necessario che si presenti a un ospedale per l’esecuzione delle procedure diagnostiche che possano escludere la presenza di un’infezione da Plasmodi. Va ricordato che la malaria da Plasmodium falciparum può avere un decorso molto grave e talora mortale, specie nelle persone al primo incontro con un parassita malarico, come possono essere i turisti europei in viaggio in Africa”. E soprattutto va sottolineato che "le anofele dell’Africa occidentale hanno un indice antropofilico molto alto, cioè pungono quasi esclusivamente l’uomo, il che facilita particolarmente la trasmissione della malaria”. Le stime dell’OMS segnalano che nel mondo, nel solo 2016, si sono verificati oltre 216 milioni di casi di malaria, con 445mila decessi, molti dei quali di bambini. “Il costo umano, economico e sociale della malaria è enorme e l’eventualità di disporre di un vaccino efficace almeno per uno dei parassiti malarici non può ancora definirsi prossima, nonostante gli sforzi prodotti da vari gruppi di ricerca. Inoltre - hanno ricordato i medici tropicalisti- Le variazioni climatiche in corso potrebbero inoltre contribuire a una nuova estensione delle aree malariche nel mondo. Alle quattro specie di plasmodio che sono in grado di infettare l’uomo si è aggiunta l’evidenza di un ruolo di una quinta specie, Plasmodium knowlesi, che parassita le scimmie e recenti segnalazioni di malaria umana da altri parassiti delle scimmie quali Plasmodium cynomolgi nell’Asia Sud Orientale e Plasmodium brasilianum e Plasmodium simium in Sud America, depongono per un cambiamento delle abitudini di alcune specie di zanzara anofele, che spinte da fattori ambientali pungono ora con maggior frequenza anche l’uomo”. In Italia alcuni casi recenti di malaria ‘criptica’ hanno causato preoccupazione in merito alla possibilità di un ritorno della trasmissione del parassita malarico. I dati del ministero della Salute attestano la notifica in Italia, nel periodo 2011-2015, di 3.633 casi di malaria, quasi tutti d’importazione. Le infezioni contratte in Italia (autoctone) sono state infatti solo sette: una sospetta da bagaglio (P. falciparum), una sospetta introdotta (P. vivax), cioè trasmessa da zanzare indigene; tre definite come criptiche (1 da P. falciparum e 2 da P. malariae) poiché non è stato possibile identificare con certezza la fonte d’infezione o ipotizzarne ragionevolmente una; due indotte ( una da P. falciparum e una da P. malariae), cioè accidentalmente acquisite attraverso contaminazioni in ospedale. Occhi aperti insomma, anche se gli infettivologi Simit gettano acqua sul fuoco per scoraggiare paure irrazionali: "Per il momento, tuttavia, non sussistono reali avvisaglie in merito a un ritorno della malattia, che merita attenzione per quanto riguarda la sorveglianza sul territorio”. Insomma, attenzione, senza paranoie.

Lucilla Vazza

 In questo numero:



 ACP
     :: Elezioni ACP 2018
     :: 30° Congresso nazionale ACP, 18-20 ottobre 2018, Treviso
     :: In viaggio con le segreterie ACP

 Nati per Leggere

 Osservatorio per garanti dell'infanzia e dell'adolescenza UNICEF Liguria

 Elezioni ACP 2018

 
Durante il 30° Congresso Nazionale ACP, che si svolgerà a Treviso nei giorni 18-20 ottobre 2018, oltre all’elezione del Presidente Nazionale, si terrà anche quella di quattro membri del Direttivo Nazionale.
 
Scadranno:
  • Anna Maria Falasconi, pediatra di famiglia - Roma
  • Alberto Marsciani, pediatra ospedaliero - Rimini
  • Isodiana Crupi, pediatra di famiglia - Messina
  • Ilaria Porro, pediatra di famiglia - Perugia
Resteranno in carica
  • Martina Fornaro, pediatra ospedaliera - Forlì
  • Patrizia Elli, pediatra di famiglia - Milano
  • Italo Marinelli, pediatra ospedaliero - Gubbio
  • Alberto Ferrando, pediatra di famiglia - Genova

NeI prossimi numeri di adv vi presenteremo i candidati.

 Save the date: 30° Congresso nazionale ACP

 
Il 30° Congresso Nazionale ACP 2018 si svolgerà a Treviso dal 18 al 20 ottobre 2018 nell’auditorium del complesso di Santa Caterina (complesso museale in centro storico a Treviso, di proprietà comunale). Ci annotiamo la data e ringraziamo i gruppi organizzatori per il lavoro prezioso che stanno conducendo per tutti noi. [ Il programma ]
Federica Zanetto

 In viaggio con le segreterie ACP


:: Pediatri per un mondo possibile sul Corriere della Sera
Giacomo Toffol e l'allerta smog dei pediatri
Dai bambini di Trieste all’emergenza nazionale: pediatri contro lo smog




:: No a pappe e regole rigide, così il bimbo si 'svezza' da solo. L'Alimentazione complementare valorizza dieta di tutta la famiglia
Niente pappe e frullatore, sì a mangiare a tavola con gli adulti e ad alimenti sminuzzati introdotti senza regole rigide: sono i pilastri dell'alimentazione complementare a richiesta, un modo diverso di far avvicinare il lattante al cibo rispetto allo svezzamento tradizionalmente inteso. A fare il punto è l'Associazione Culturale Pediatri che ha elaborato un documento rivolto a un pubblico fatto di esperti ma, soprattutto, di madri e padri. Redatto da un gruppo di lavoro interdisciplinare, attraverso una raccolta critica di informazioni, il documento mira a far arrivare il messaggio che "parlare di alimentazione complementare significa valorizzare la dieta di tutta la famiglia". La prima domanda che un genitore si pone in merito è a che età iniziare a introdurre cibi solidi nella dieta del piccolo. La risposta è semplice: "quando mostra interesse per il cibo, ovvero lo richiede attivamente, e mostra segni di adeguato sviluppo neuromotorio". Di solito questo succede verso i 6 mesi, ma "il conto alla rovescia si fa solo a capodanno, mentre nel caso dei bambini bisogna semplicemente osservarli". Quanto al cosa, il documento precisa che il latte (preferibilmente materno) "rimarrà l'alimento principale fino a verso i 12 mesi. Il passaggio a una dieta da adulto sarà un processo lento e rispettoso dei tempi di ciascun bambino", senza "atti di forza". Il cardine dell'autosvezzamento infatti è che il bambino mangia "quello che vuole nelle quantità che vuole e se ne vuole", e lo fa perché, messo a tavola insieme al resto della famiglia, ha modo di farne richiesta mostrando interesse. Quindi è essenziale che i genitori seguano una dieta sana e varia. In tal caso "non c'è motivo di immaginare una distinzione tra cibo per grandi e per piccoli". Per lo stesso motivo il documento sconsiglia l'uso della parola "pappa" intesa come brodino, cereali in povere e omogeneizzati. Non ci sono alimenti da evitare, basta il buon senso e ricordarsi di farli in pezzetti. Da evitare, invece, concludono i pediatri dell'Acp c'è solo la parola 'svezzamento': "significa togliere il vezzo del latte materno, ma sappiamo che l'allattamento non è un vizio". (ANSA - 02 Aprile)




:: Domenico Capomolla è il vincitore della sezione Pasquale Causa della 9° edizione del Premio Nazionale “Nati per Leggere” (pediatra che promuove presso le famiglie la pratica della lettura ad alta voce). Il dottore di Reggio Calabria, “cofondatore del gruppo Nati per Leggere di Reggio Calabria, ha contribuito personalmente a trovare fondi per promuovere il progetto. Utilizza il libro come strumento di valutazione dello sviluppo del bambino e promuove la lettura oltre l’ambulatorio, utilizzando diverse forme di comunicazione” Con le congratulazioni da tutti noi a Mimmo Capomolla.

:: Intervista a Raffaella Schirò, referente ACP Lombardia, a “Tempo di libri”: “Nati per Leggere. La lettura dalla prima infanzia”, pubblicata in questi giorni sul portale di Rai Scuola.

Osservatorio per garanti dell’infanzia e della adolescenza UNICEF Liguria



A Genova si svolge, dal 4 aprile all’ 8 maggio, un Corso per “Docenti Esperti Garanti dei diritti dei bambini, ragazzi ed adolescenti”, rivolto a docenti della scuola. Il Corso è preparatorio a segnalazioni all’Osservatorio UNICEF Liguria composto dal pediatra ACP Alberto Ferrando, dall'avvocato Liana Maggiano e dal direttore del Servizio di salute mentale della ASL 3 genovese Giorgio Schiappacasse.
“Aiutare un bambino non conosce lingue, ma nemmeno pigrizia”. E' questo lo slogan del presidente ligure Unicef Franco Cirio che esce in modo dirompente dalla prima giornata di studi del 4 aprile. Il Corso propone una collaborazione tra le diverse figure che entrano a contatto con i bambini, con una particolare sensibilizzazione del mondo della scuola (in Liguria oltre 200 insegnanti si sono già formati).
Nella giornata di apertura Alberto Ferrando ha affrontato questioni complesse come disturbi psichici, maltrattamento e i disturbi psicosomatici dei bambini e degli adolescenti oltre al tema della genitorialità: genitori che scarsamente comunicano con i propri figli o non si accorgono, passando sempre meno tempo insieme, delle loro reali esigenze.
L’avvocato Liana Maggiano ha evidenziato il tema della «trasparenza»: spesso in molte famiglie in cui si attraversa la separazione tra i genitori a venir meno sono i bisogni dei bambini e dei ragazzi che diventano in un certo senso trasparenti perché non ascoltati. Anche nelle istanze di separazione uno dei diritti fondamentali è quello all'ascolto: la voce dei bambini deve sempre emergere in tutti i procedimenti che li riguardano. Rimarcata anche l'importanza del diritto ad avere un nome, a professare una religione, ad avere contatti con entrambi i genitori.
Camilla Michieli (UNICEF) ha infine presentato il sito www.garanteinfanzia.it, aggiornato con i nominativi dei docenti partecipanti ai corsi di garanti dei diritti dei bambini, ragazzi e adolescenti e con tutti i riferimenti legislativi inerenti l’ambito educativo. All'interno del sito è possibile accedere con le proprie credenziali per partecipare anche a forum di discussione dove rispondono i volontari UNICEF e tutti i membri delle diverse discipline rappresentate. 
Molti i temi che saranno approfonditi durante il Corso che si concluderà con il Progetto UNICEF Italia di supporto al Governo Italiano per minori migranti non accompagnati e con interventi dei Vigili del Fuoco – Ambasciatori UNICEF (La Sicurezza nelle Scuole) e della Guardia Costiera – Ambasciatrice UNICEF (La Prima Accoglienza).
Alberto Ferrando



:: La mamma che non può allattare in Università

L’appello di Alessandro Volta  e  la risposta attesa dell’ateneo

 

:: Fondazione Maria Bonino e ACP Ovest. “Sui passi di Maria Bonino”: Domenico Quirico de La Stampa racconta l'Africa. Aosta 04 aprile 2018
E’ ricorso in queste settimane il 13°anniversario della  scomparsa in Angola di Maria Bonino, durante un’epidemia di febbre emorragica da virus di Marburg.
La Fondazione a lei intitolata e alcuni colleghi, tra cui quelli dell'ACP Ovest, hanno voluto ricordarla con una serata che si è svolta a Palazzo Regionale di Aosta, relatore d’eccezione Domenico Quirico de La Stampa.
Evento molto "partecipato" per la presenza in sala di un folto pubblico e per un’attenzione palpabile alle testimonianze scomode del giornalista.
Con linguaggio indignato, ricco di passione e profonda umanità, ha richiamato a più riprese il modo di essere vicino agli ultimi di Maria e di tutti gli interpreti della misericordia, persone capaci di tendere una mano in modo gratuito, senza nulla chiedere in restituzione.
Lo ha contrapposto al modo di operare del Nord del Mondo che, se nelle intenzioni vorrebbe aiutare i Paesi a Risorse Limitate facendo loro carità, crea sovente organizzazioni bulimiche, fatte di uffici, burocrazia e amministratori delegati, operanti all’occidentale, sperperando ingenti risorse e perdendo di vista l’unico fatturato che andrebbe perseguito: l’aiuto concreto e la promozione sociale della persona in condizione di bisogno.
Ha poi affrontato il dramma dei migranti, raccontando alcune esperienze di viaggio insieme con loro e insistendo sul concetto che si può dare testimonianza su di loro, solo se si condividono le loro odissee. Ogni operatore cioè, sia esso giornalista, tecnico, medico o missionario, ha diritto di parola e diventa credibile solo se condivide fino in fondo condizioni di vita, sofferenze e rischi della gente a cui rivolge il suo aiuto.
Messaggi forti, inequivocabili, che fanno riferimento ai valori universali e intangibili dell’uomo, di ogni uomo, senza declinazioni ulteriori, di razza, condizione sociale, provenienza e cultura. Come ci ha testimoniato il modo di essere pediatra di Maria.
Marco Debernardi
 

:: Position statement sull’uso di farmaci da parte della donna che allatta al seno
Il documento del Ministero della Salute.













 



:: "La salute mentale degli adolescenti"
Report diffuso dall’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza, relativo alla tavola rotonda che si è svolta a Roma, presso il CNEL lo scorso 14 marzo 2018. [ Scarica il report ]














:: “La cura della salute non è una merce ma un bene comune”
“La cura della salute non è una merce ma un bene comune” è il documento sottoscritto da Slow Medicine in occasione della Giornata Mondiale della Salute che si celebra ogni anno il 7 aprile, Slow Medicine. Dopo la pubblicazione nel 2001, da parte di JAMA e del European Journal di Internal Medicine, della Carta della Professionalità Medica, in varie parti del mondo si stanno di fatto costituendo reti di alleanze fra cittadini e professionisti che ne promuovono l’applicazione. Questi movimenti per la salute si impegnano a riconciliare scienza e umanesimo, a perseguire obiettivi di salute piuttosto che interessi economici e ad assicurare a tutti i cittadini cure basate sulle migliori conoscenze scientifiche e sul rispetto della persona. [ Leggi tutto ]

 TABIANO XXVII

Proseguiamo con la pubblicazione delle presentazioni del congresso di Tabiano 2018.

:: Farmacologia in ambulatorio (F. Marchetti)
:: L'APP di proBA ER (RER)

 A colpo d'occhio!

Condividiamo un nuovo quesito clinico nella rubrica "A COLPO D'OCCHIO!"
Visita l'apposita sezione e dai la tua risposta. 
La redazione


 I superpoteri del colostro:
il latte in edizione limitata

Natalia Camarda, Pediatra e consulente IBCLC
 
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Appunti di viaggio N.4/2018
A cura di: M. Francesca Siracusano e Federica Zanetto 
con la collaborazione di:

:: Paolo Siani e il gruppo Ospedale ACP
:: Lucilla Vazza
:: Direttivo ACP
Editing e impaginazione: Gianni Piras

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