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Focus Innovazione
Il Melanoma in Italia
Diagnosi, Prevenzione e Terapie Innovative
L’incidenza del melanoma cutaneo è andata crescendo negli ultimi anni, soprattutto tra i giovani insieme ad un aumento dei costi per il Servizio Sanitario Nazionale. Le attività e gli strumenti di prevenzione e diagnosi, e le terapie di precisione possono fare la differenza. Quale ruolo per le istituzioni e la politica?

PERCHÉ È IMPORTANTE   Il melanoma è il tumore della cute più frequente nei maschi sotto i 50 anni e il terzo più frequente nelle donne sotto i 50 anni. Dal 2012 ad oggi è possibile stimare un aumento dei casi medio per anno del 4% sia per gli uomini che per le donne. Anche i decessi sono aumentati con prevalenza per gli uomini rispetto alle donne. 

FONDAMENTALE PREVENIRE   La prevenzione è l’approccio più conveniente nell’ottica costi-benefici per ridurre il numero di casi di melanoma e arrivare ad una diagnosi precoce che permetterebbe di intervenire tempestivamente. La diagnosi precoce è invece vitale per garantire la più lunga sopravvivenza ai malati, per limitare i costi del sistema sanitario e quelli a carico dei pazienti.

Come emerge dai casi dell’Australia e della Gran Bretagna, vaste campagne di prevenzione mirata (con particolare riguardo alle fasce di popolazione più a rischio) hanno dato prova di efficacia, con un incidenza del tumore ridotta rispetto al periodo precedente alle iniziative istituzionali. 

LE TERAPIE TARGET   L'immunoterapia ha migliorato in modo significativo il trattamento del melanoma, accrescendo il tasso di sopravvivenza dei pazienti a 10 anni dalla diagnosi. Oggi, nuovi paradigmi dell’oncologia di precisione offrono prospettive innovative per la definizione delle strategie terapeutiche del melanoma.

La terapia target, fondata sulla precisione e sulla personalizzazione della terapia, si è rivelata efficace sia nella fase metastatica, ovvero quando la malattia si è già diffusa in varie parti del corpo, che per il trattamento adiuvante ovvero nella prevenzione delle recidive per i pazienti con melanomi ad alto rischio che presentano la mutazione BRAF (presente in circa il 45%-50% dei casi).

I risultati di recenti studi scientifici hanno dimostrato notevoli progressi dell’utilizzo di inibitori BRAF nella fase adiuvante, costituendo un'importante innovazione nel trattamento accompagnata da una riduzione significativa del rischio di recidiva nei pazienti trattati con terapia target. 

IL RUOLO DELLE POLICY   Per diminuire l’incidenza del melanoma, favorire un minore impatto sulla collettività (SSN) e garantire la migliore qualità di cura ai pazienti sono auspicabili alcune azioni da parte delle istituzioni e del decisore pubblico. Quelle prioritarie individuate sono:

  • Implementare campagne di sensibilizzazione rivolte a tutti i cittadini sui rischi dell’esposizione solare e l’utilizzo delle lampade abbronzanti artificiali, soprattutto in giovane età.;
  • Prevedere programmi di screening relativamente alle categorie di cittadini più a rischio (ad es. lavoratori esposti continuativamente al sole);
  • Garantire l’inserimento del test BRAF nei LEA non solo per i pazienti in stadio metastatico per rendere disponibili percorsi terapeutici personalizzati e quindi più efficaci. Le terapie di precisione hanno dimostrato grande efficacia nei soggetti con mutazione BRAF;
  • Definire dei percorsi diagnostico terapeutici assistenziali (PDTA) a livello regionale.
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