Questo periodo difficile ci consegna un po' di tempo per riflette, per apprezzare ciò che le nostre frenetiche vite tendono a farci dimenticare. Non ci mancano gli imbecilli che, pur ricoprendo cariche istituzionali repubblicane, cercano di usare l'antico adagio revisionista. Il 25 Aprile diventi, anziché divisivo, giornata di concordia nazionale nella quale ricordare i caduti di tutte le guerre, senza esclusione alcuna? L'ipocrisia di chi vorrebbe riscrivere la Storia, provandoci con anche in tempi di pandemia Il 25 aprile è, e resterà, la celebrazione della Liberazione dal nazifascismo, e se per qualcuno, dopo 75 anni, ritiene divisivo ricordare che una parte del popolo italiano si è liberato da vent'anni di dittatura, combattendo chi continuava a sostenere atrocità ed oppressione. Noi continueremo a ricordare la Storia.
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