Buoni spesa/Ferrara: la Lega non riesce ad assegnare tutti i buoni spesa.
Il Comune di Ferrara è riuscito nell'impresa, dopo quasi un mese, di non assegnare tutti i fondi a disposizione per i buoni spesa. Il Sindaco (chiunque realmente sia) la smetta di giocare a rubamazzo con le parole, e risponda alle domande. Il mio intervento come co-portavoce di Emilia-Romagna Coraggiosa • Ferrara
"È inaccettabile che il Sindaco (chiunque esso realmente sia) di questa città continui a giocare a rubamazzo. Probabilmente si divertono lui e i suoi addetti alle comunicazioni, ma non certo i ferraresi. Di fronte a questa crisi tragica per il paese e per la nostra città non funzionano i giochini di comunicazione che ribaltano parole e significati.
È Alan Fabbri che fa demagogia e che strumentalizza un istituto emergenziale di sostegno alle famiglie in difficoltà per riaffermare il suo slogan populista “prima i ferraresi”. È lui che ha messo italiani contro stranieri, ignorando i bisogni delle persone."
Così risponde Leonardo Fiorentini, co-portavoce ferrarese di Emilia Romagna Coraggiosa alla nota di ieri da parte del Sindaco Alan Fabbri in cui attaccava i Sindacati sul ricorso avverso i criteri di assegnazione dei buoni spesa
Fiorentini poi pone delle domande: "quali ferraresi avrebbe poi tutelato Fabbri? Per caso quelli che in queste settimane non sono mai riusciti a contattare i numeri dell’ASP per avviare la pratica? O forse hanno fatto tutti il numero sbagliato? Il fatto che siano rimasti quasi 36.000 euro da assegnare testimonia un chiaro fallimento dell’azione di questa Amministrazione, che scegliendo una procedura opaca ed inefficiente, non ha saputo raccogliere le domande di chi ha bisogno. Questa è la riprova che le priorità, tanto strumentalmente rivendicate dal Sindaco NON SONO STATE NEMMENO APPLICATE. Altre 119 famiglie avrebbero potuto ricevere un aiuto e non lo hanno avuto. Io stesso, come tanti, sono a conoscenza di casi singoli di persone, peraltro ferraresissime, che non sono mai riusciti a parlare con un dipendente ASP."
Per l'esponente di Coraggiosa "è evidente che l’unica cosa che è stata applicata è la selezione darwiniana affidata ad un centralino telefonico. Perché non permettere a tutti i cittadini di poter richiedere un aiuto con tutti gli stumenti possibili? Altri comuni che avevano intrapreso la stessa via, come Ravenna, in 24 ore compresa l’insostenibilità hanno cambiato registro, indicando ben 5 (CINQUE) indirizzi e-mail per l’inoltro delle domande. Perché si è continuato di fronte ai problemi e le proteste? Di cosa si aveva paura? La modalità esclusivamente telefonica è una scelta completamente inspiegabile, dal punto di vista politico e di procedura amministrativa, ma anche da quello meramente logico, organizzativo e pratico."
"A nome anche dei tanti cittadini che stanno pagando le conseguenze di questi gravi errori, chiediamo che il Sindaco (chiunque esso sia) risponda a queste domande, in parte già poste da settimane da sindacati e opposizione, e quanto prima intervenga per rimediare:
1. Perché solo richieste telefoniche?
2. Perché l’analisi delle richieste è stata sottratta ad ASP, che ha la delega e ha le competenze per valutarle?
3. Chi ha operato le scelte, chi ha valutato i criteri e le priorità e come sono stati attribuiti i punteggi?
(O si è estratto a sorte?)
4. Perché non vi era alcun limite di disponibilità finanziaria (né di patrimonio) per i richiedenti?
5. Perché porre improvvisamente un termine a 4 giorni per le richieste per poi rimanere con 36000 euro non assegnati?"
"Queste domande - conclude Fiorentini - nulla c’entrano con la nazionalità o la residenza dei richiedenti, per le quali attendiamo il parere del Giudice. Giudice che probabilmente risponderà prima di questa silente amministrazione."
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