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#AffettiStabili
Amiche telespettatrici e amici telespettatori (o forse dovrei dire congiunti) è con viva e vibrante soddisfazione che siamo giunti a questa nuova puntata di ZITA! - l'unica e impavida newsletter che ha avuto il coraggio di aprire i battenti proprio quando le saracinesche sono andate giù e i nostri umori si sono chiusi in casa a guardare tutta la programmazione primaverile di Netflix. E a bere il vino ordinato cinque giorni dopo il lockdown. 

Dopo quasi due mesi di quarantena, mi capita ancora di svegliarmi la mattina e per i primi dieci minuti non capire molto di chi sono, dove mi trovo e che ruolo occupo nel mondo. Un fiorino dopo rinsavisco e mi risuona in testa la magica sigla DPCM - che qualcuno avrà già trasformato in password per gli account social (DPCM2020) - e tutto torna in ordine nella mia mente. E con rassegnata serenità mi butto giù dal letto per dare un senso a queste giornate. La buona notizia è che fino ad ora ho resistito stoicamente all'addormentamento serale sul divano e tutte le mattine mi sono svegliata in camera da letto. Ma ammetto che questa settimana ho avvertito i primi segnali di cedimento e sono a tanto così dal farla finita con le buone intenzioni e la night routine. Ché di routine ne abbiamo pure forse troppe e abbastanza in queste settimane. 

Fatto sta che sabato scorso è stato il primo giorno in cui ho avvertito la quarantena. Così sono andata a fare due passi di fronte casa - i primi, a parte un giro ludico in farmacia - per prendere aria e respirare. Ho scoperto questo posto qualche metro più in là dalla porta di casa dove stai in pace con te stessa, il verde e la natura e sembra di stare in un altro mondo. Si vede il mare e anche Stromboli - non che sia una cosa eccezionale, è praticamente vicinissimo e all'ordine del giorno in Calabria - ma non mi aspettavo di poter godere di tanta bellezza sotto casa. Vabbè, insomma, tutto questo giro bucolico per dire che mi sono sentita fortunata ad avere un angolo di paradiso pret-à-porter per sopravvivere al cemento di queste quattro mura. 

Comunque, dopo tutti questi giorni, ho maturato l'idea di non voler trattare questa quarantena esclusivamente per quello che è ai sensi del DPCM n.11/2020 recante ulteriori misure in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19 sull'intero territorio nazionale. Nei miei momenti di blackout - quando mi ritrovo a fissare il pc o la finestra - mi capita di mischiare le idee per #ilgiornodopo con i miei pensieri sovraffollati nel grande raccordo anulare della mia mente. Ecco quello che ho tirato fuori da questo limbo fatto di decreti:
- la quarantena accelera i processi di tutto quello che avevamo lasciato in stand-by prima del lockdown e ci fa vedere tutto con più chiarezza;

- rende tutti noi più sinceri: non potendo nasconderci dietro gli alibi tradizionali - «scusa sono uscita tardi dall'ufficio» o «mi si è rotto il motorino, non riesco a raggiungerti» - la nostra vita in lockdown è più reale di quanto non lo fosse prima; 
- la quarantena ci fa scoprire il valore della prossimità: ho scoperto che in mezzo alle categorie #affettistabili e #friendswithbenefits si colloca il puntello che più che una comfort zone è un colore dell'anima (il copyright è di L. che mi ha aperto un mondo che non conoscevo);
- infine, abbiamo capito che ne abbiamo tutti fin troppo delle videochiamate: torniamo agli SMS.

Ad ogni modo, da oggi in Calabria riaprono (in un boh! generale) bar, ristoranti, pizzerie, pasticcerie (da asporto e sul posto per chi ha i tavoli all'aperto e rispetta le norme anti contagio) e forse questo potrebbe significare che potrei cominciare a rivedere qualche amica (autocertifico che si tratta di amicizia vera) e prendere un cappuccino e cornetto. Ma forse è meglio una diffida. Non so come sarà questa Fase 2 (non ho molte aspettative vista la Fase 1), ma nella mia prima esperienza in guanti e mascherina mi sono sentita un'estranea con me stessa, un po' fuori dal mondo e un po' fuori controllo: cosa devo fare? Devo incellofanare il cellulare? Prima il guanto sinistro o il guanto destro? Barbara D'Urso dove seeei?! A parte queste ansie da operatività straordinaria, sono sicura che ne usciremo migliori di prima: più civili e più igienizzati. Forse. 

Ma veniamo a noi e al codice sconto per voi. Ah no, giusto, questa newsletter non offre codici sconto (e non vende neppure sogni). Per non sbagliarmi posso però dire che offre contenuti validi, concreti e una vision strategica (bella no?).
Senza annoiarvi, che è pure giovedì e siamo tutti doppiamente stanchi, vado dritta al sodo con questa lista di cose trovate sul web che questo mese sanno di entusiasmi primaverili progettazione, di comunicazione e Unione Europea
  1. Come sarà l'Europa del dopo Covid-19? Per lavorare sul Futuro dell'Europa è fondamentale, innanzitutto, dividere tra UE delle istituzioni (Commissione, Consiglio e Parlamento) e UE degli Stati (che compongono l’UE, ma non sono l’UE): ho fatto il punto su questa cosa su Il Giorno Dopo;
  2. Mai mischiare comunicazione istituzionale e comunicazione politica: gli effetti saranno sempre controproducenti e uno di questi potrebbe essere ipotizzare un governo post Covid-19 senza Giuseppe Conte (ma scordatevi Mario Draghi);
  3. Con Giada Zaccone ho fatto una chiacchierata su comunicazione e digital transformation per cercare di farci un'idea su come cambia il mondo del lavoro con il Coronavirus, tra nuove opportunità e sfide digitali; 
  4. Con lo smart working abbiamo acquisito un po' di praticità in più in queste settimane e ora è il momento di progettare gli uffici di domani: qui potrebbe esserci un'idea e una delle chiavi fondamentali nel rapporto dipendenti-manager sarà la servant leadership;
  5. è uscito il primo numero di Fantastico! - Nomi. Cose. Città. - che oltre ad avere otto racconti inediti, ha anche una playlist. E poi l'editoriale è di Ilenia Adornato, a cui affiderei ad occhi chiusi il copy delle mie promesse di matrimonio (se mai dovessi scriverle), e le ispirazioni sono guidate da Alberto Bebo Guidetti (Lo Stato Sociale).
E, dunque, mi sembra di avervi fornito anche in questa puntata tutti gli strumenti utili per sopravvivere in questa reclusione forzata e sognare ad occhi aperti per quando saremo fuori di qui e avremo finalmente un vaccino che ci permetterà di vivere le nostre vite, abbracciandoci e volendoci bene più di prima. Io, per tenermi pronta, sto progettando la mia vita meravigliosa leggendo, tra le altre cose, anche questo. Se ho dimenticato qualcosa, comunque ci vediamo online. 

Forza e coraggio che dopo aprile arriva maggio! 
(scusate, dovevo dirlo per forza)

Alla prossima puntata.

Baci digitali,
Elania ❤️
 
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