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ULTIME NOVITÀ DI APRILE: PARTE LA FASE 2 

Carissimi,
con questa newsletter riepiloghiamo le ultime disposizioni del mese di Aprile, in attesa della pubblicazione del nuovo Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, di prossima emanazione.
Queste alcune misure che il "pacchetto lavoro" dovrebbe prevedere:

  • CIG, previsto nuovo rifinanziamento fino a altre 9 settimane
  • Indennizzo per gli autonomi sale a 800 euro
  • La Naspi si allunga di due mesi
  • Indennizzo per colf e badanti regolari
  • Stop ai licenziamenti (fino a fine emergenza)
  • Proroga dei congedi Covid

DPCM 26 Aprile: Fase 2

Le misure della fase 2, contenute nel Dpcm del 26 aprile 2020 pubblicato sul sito del Governo, hanno valenza dal 4 al 17 maggio 2020.

Dal 4 maggio 2020, ripartono le attività indicate nell’Allegato 3 del Decreto, tra cui: manifatture, costruzioni, intermediazione immobiliare, commercio all’ingrosso, tessile, moda, fabbricazione di auto, comparto del vetro, fabbricazione di mobili.
ALLEGATO 3: Le attività che ripartono dal 4 Maggio
Per tali categorie, già a partire dal 27 aprile sarà possibile procedere con tutte quelle operazioni per la sicurezza dei lavoratori  propedeutiche alla riapertura come la sanificazione degli ambienti.
Di seguito il Documento tecnico INAIL con le misure di contenimento e prevenzione nei luoghi di lavoro.
L'elaborato è suddiviso in due parti:
  1. la prima relativa all'innovativa metodologia di valutazione integrata del rischio;
  2. la seconda concernente le misure organizzative, di prevenzione e protezione da adottare per il contenimento del contagio.
Documento tecnico INAIL
Le imprese le cui attività non sono sospese dovranno rispettare i protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro sottoscritti il 24 aprile 2020 (allegati al decreto). 
Protocollo condiviso 24.04.20
Datori di lavoro privati:
niente riapertura, sono invitati ad applicare ancora il lavoro agile a ogni rapporto subordinato, anche in assenza di accordi individuali.

Le attività professionali:
dovranno continuare a ricorrere al lavoro agile, all’assunzione di protocolli di sicurezza anti-contagio e all’adozione di strumenti di protezione individuale ove non si possa rispettare la distanza di sicurezza.

Ristorazione:
prevista mini apertura, al via la consegna a domicilio, nel rispetto delle norme igienico-sanitarie, e l’asporto, con l’obbligo di rispettare la distanza di sicurezza interpersonale di un metro.

 

Decreto Cura Italia in Gazzetta Ufficiale: modifiche su contratti a termine 

IL D.L. n. 18/2020 “Decreto Cura Italia”, è stato convertito nella Legge n. 27/2020. Dal testo finale della legge emergono diversi interventi di modifica.  Le modifiche si sono avute anche in merito al contratto a termine, prorogabile durante l’integrazione salariale
Grazie all’inserimento dell’art. 19-bis in fase di conversione in legge del D.L. n. 18/2020, i datori di lavoro sono ora in grado di gestire in maniera più flessibile il contratto a termine. Si rammenta che l’attuale disciplina dell’istituto contrattuale in trattazione, contenuto all’art. 19 e ss. del D.Lgs. n. 81/2015, non consente di prorogare o rinnovare i rapporti a termine durante la percezione di ammortizzatori sociali.
Grazie alla conversione in legge del “Decreto Cura Italia”, le imprese - come già accadeva prima - potranno portare a scadenza i rapporti a termine, ma avranno la possibilità di proseguire il contratto sia nella forma della proroga (allungando la data di scadenza) sia nella forma del rinnovo (stipulando un nuovo rapporto dopo la fine di quello precedente).
Inoltre, in caso di rinnovo non si applicherà l’obbligo di attendere 10 giorni (20, se il rapporto precedente ha avuto una durata superiore ai sei mesi) prima della sottoscrizione del nuovo contratto.
La nuova norma non consente, invece, di attivare ex novo rapporti a termine con soggetti che in precedenza non hanno avuto alcun rapporto contrattuale con il datore di lavoro.

Dati CIG pubblicati il 30 aprile dall'INPS

Alleghiamo i dati pubblicati nel sito INPS il 30 aprile, riguardanti situazione pagamenti e presentazione domande. Dalle tabelle si può evincere la bassa percentuale di indennizzo salariale per quei dipendenti che rientrano nel pagamento diretto da parte dell' istituto. Se non abbiamo male interpretato i dati esposti, a parte le integrazioni anticipate dalle aziende, si nota un 12% circa di CIGD pagate al 30.04. 
Vista l'esposizione dei dati non troppo chiara (abbiamo predisposto delle note nel pdf allegato). Di seguito la tabella da noi elaborata per agevolarvi la lettura. 



I nostri più cari saluti
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