La  prima rubrica è dedicata a chi non è ancora stanco di porsi domande. 

In questo, come in altri episodi, raccoglieremo punti di vista autorevoli, scritti appositamente per noi, che ci suggeriscono come interpretare il presente e costruire il futuro. 

Oggi abbiamo due ospiti illustri:
Flaviano Zandonai, che abbiamo conosciuto durante il convegno per i trent'anni di Studio Progetto, sociologo di riferimento per la cooperazione a livello nazionale, ha lavorato per istituti di ricerca e coordinato reti tra comunità scientifica e imprenditoria sociale. Oggi è open innovation manager presso il Gruppo Cooperativo Cgm;
Francesca Gennai è una nostra collega, presidente della innovativa Cooperativa Sociale La Coccinella, vice presidente del Consorzio Consolida e responsabile dell’Area Educazione. È inoltre docente presso l'Università degli studi di Trento per l’insegnamento di sociologia dell’organizzazione.

Buona lettura!

di Flaviano Zandonai e Francesca Gennai

Di fronte a grandi cambiamenti come quelli innescati dalla pandemia non sembra esserci spazio per le piccole cose.
La quotidianità è sconvolta e servono interventi di sistema, grandi progetti magari elaborati da task force di esperti e veicolati attraverso linee guida vincolanti.
Tutto questo è vero, ma solo in parte.

In realtà tra le pieghe di decreti e ordinanze si creano spazi di azione dal basso che assumono un ruolo importante per costruire una "nuova normalità" che faccia rima con un cambiamento sociale positivo e duraturo e non un semplice "ripristino del sistema", nel quale si annidavano peraltro molte delle cause della stessa pandemia: dalle fragilità dei sistemi sanitari alla scarsa qualità dell'ambiente.
Le organizzazioni sociali, anche di tipo imprenditoriale, possono quindi assumere un ruolo importante, a patto però di cambiare un po' pelle rispetto alle evoluzioni recenti.
In questi ultimi anni infatti molte associazioni, organizzazioni di volontariato e soprattutto cooperative sociali si sono specializzate a gestire "l'ultimo miglio" delle politiche pubbliche, erogando prestazioni e servizi secondo standard prestabiliti e perdendo un po' di vista la dimensione comunitaria dove spesso "ribolle" l'innovazione sociale.
I nodi di questa impostazione sono venuti al pettine nella fase di lockdown, quando molti servizi di welfare sono stati chiusi e così ci si è dovuti reinventare.
Chi poteva contare su un buon radicamento territoriale e su una relazionalità estesa oltre l'erogazione delle prestazioni è stato più "agile" a reagire, a individuare nuove soluzioni facendo leva su disponibilità e motivazione dei propri utenti, delle loro famiglie, delle reti comunitarie.
E questo valore sarà ancora più importante nelle fasi successive.
Perché se anche domattina venisse trovato il vaccino, molti dei cambiamenti innescati rimarrebbero comunque permanenti: dal modo di lavorare alla formazione, dalla mobilità ai comportamenti di acquisto, ecc.

Ecco quindi che per un'impresa sociale sarà sempre più importante agire come una piattaforma capace di coinvolgere e abilitare una molteplicità di attori.
Si tratterà quindi non solo di gestire il rischio all'interno dei proprio servizi, ma anche di "perdere il controllo" su alcune attività, affinché altri soggetti possano comunque metterle in atto arricchendole di contenuti e di significati.
A essere particolarmente investita da questa trasformazione sarà la progettazione che non si farà solo ai "tavoli" con la Pubblica Amministrazione, ma attraverso metodi di codesign con i beneficiari e con le reti primarie che innervano le nostre nuove comunità più aperte e inclusive.

Il punto di vista degli operatori, la nostra prima linea che si racconta.
Ogni episodio un nuovo volto, una nuova storia. 

Nome
Valeria
Una tua qualità, una tua particolarità
Determinazione, precisione, lealtà.
Cosa fai in Studio Progetto
Responsabile dei servizi InformaGiovani e consigliere di amministrazione.
Cosa ti piace del tuo lavoro o del tempo che passi in Studio Progetto
L'ambiente collaborativo, le amicizie vere, la dinamicità, l'autonomia.
Come stai affrontando in questi mesi
Con discreta serenità scoprendo nuove dimensioni umane, lavorative e dinamiche familiari inusuali.
Esprimi un desiderio, immagina il tuo futuro 
Desidero un ritorno ad una rinnovata normalità più ricca grazie a questa esperienza. Immagino una cooperativa che supera la difficoltà rinnovandosi in ogni suo servizio e diventando più forte sul territorio.

La tua felicità è anche la nostra.
Questa rubrica sarà, come è stata finora,
una raccolta di buoni consigli per il tempo libero