Luglio, l'intenzione

Nel mezzo, quartieri, paesi e province che aprono, poi chiudono, poi chissà. E tutti abbiamo tanta voglia di uscire, di muoverci. Stare qui e ora può sembrare uno sforzo titanico, ancora più perché del 'poi' non sappiamo cosa aspettarci. Nel frattempo vorremmo andare, ma dove?

Fuori

Da noi stessi, prima di tutto: in mezzo agli altri, letteralmente. Che è una delle situazioni tipiche di questa stagione: incontrare, ritrovare, cambiare.

Questo mantenere le relazioni è anche un continuo esercizio di equilibrio e bilanciamento di interessi e necessità, di scambi dentro-fuori e viceversa.

Quando è desiderio autentico e non atteggiamento per una specie di riconoscimento sociale, è una questione di cura di relazione e di relazioni: tra noi e noi stessi, noi e altre persone, noi e altri elementi. Che ci arricchiscono enormemente, come gli ultimi tempi ci hanno ben mostrato.

È anche sostenere: il sogno, il diritto, il progetto nostro o di un'altra persona. Funziona bene se è reciproco e diventa un sostenersi a vicenda in un sistema di interdipendenze che rafforza persone e comunità. 

Vale anche se parliamo proprio di gruppi e comunità e anche se non ci limitiamo alla sfera dei rapporti personali ma ai rapporti di lavoro o tra imprese: per esempio, noi Società Benefit e BCorp ci impegnamo a sostenerci a vicenda: la Dichiarazione di interdipendenza che abbiamo tutte firmato e che è la cornice dentro cui ci muoviamo, è anche una delle parti più emozionanti e profonde del nostro percorso come impresa. Perché quando c'è interdipendenza, la somma tra singolarità è sempre più di quella matematica.

Mantenere è anche preservare: i nostri spazi, quelli di ogni altra persona e anche - se ci pensiamo bene - quelli di ogni elemento del sistema di cui facciamo parte. Questo mese, per #sdgspertutti, ci siamo dedicate all'obiettivo 14 e ci siamo chieste come influiscono gli esseri umani sulla vita dell’oceano.

Mentre portavamo avanti la riflessione, ci è venuto in mente quanto oceani e relazioni abbiano in comune. I primi rendono il pianeta vivibile, le seconde aggiungono senso al nostro esserci e spesso ci fanno vivere meglio. La biodiversità marina e costiera consente e arricchisce la vita di miliardi di esseri viventi, umani e non, come la diversità nelle relazioni fa crescere ognuno di noi. Gli oceani assorbono circa il 30% dell'anidride carbonica che produciamo, un po' come le persone accanto a noi fanno spesso con i nostri malumori, le nostre paure e le nostre vibrazioni più inquinanti. Gli oceani, infine, nutrono: sono la più grande riserva di proteine al mondo. E così le relazioni nutrono ognuno di noi.

Dentro

Mantenere è anche nutrire, allora, noi stessi prima di tutto. Non in senso egoistico: il rapporto con chi e ciò che è 'fuori di noi' è così tanto influenzato da come ognuno di noi 'sta' con se stesso. In particolare in questa estate in cui non sappiamo cosa aspettarci, è forse un momento proprio adatto per dedicare cura a noi stessi.

Un momento più 'giusto' di altri per farlo, quantomeno. La ricerca dell'equilibrio tra opposti è maturità e questo è il tempo in cui i frutti maturano.

In senso ampio, speriamo che questa della maturità sia davvero l'era: quella in cui ci prendiamo cura di noi in modo tale da non avere bisogni talmente urlanti da dover rubare ad altri il respiro. Quella in cui ci occupiamo di ciò che è fuori di noi, anticipando con il pensiero gli impatti delle nostre azioni e scegliendo quelle sostenibili. La distinzione tra terre emerse e oceani è un'illusione tutta umana, così come la distinzione tra mio e tuo e gli ultimi tempi dovrebbero avercelo dimostrato chiaramente.

Nel nostro quotidiano, perché questo è il momento in cui abbiamo le energie più adatte a farlo e anche perchè abbiamo imparato così tanto - su di noi, con noi stessi e con le altre persone o la loro assenza, con quel che abbiamo intorno. In una Pausa. di qualche tempo fa scrivevamo: quando non ci piace qualcosa, cambiamola. Vale anche oggi, quando sentiamo che qualcosa ci sovrastano, quando non viviamo la vita che vorremmo, quando non riusciamo più a trovare i nostri desideri. 

Nessuna rivoluzione improvvisa: l'importante è avere l'intenzione di iniziare, poi ogni viaggio comincia con il primo passo.

Uno dopo l'altro

Durante il lockdown, avevamo pensato di riproporre i Sei passi per... un breve percorso attraverso noi stessi per trovare qualcosa che ci sta a cuore, davvero. Lo abbiamo fabbricato qualche estate fa, anche allora per sfruttare le energie esuberanti della stagione della fioritura. Quest'anno forse sono meno esuberanti, certamente diverso è lo stato d'animo. E così l'abbiamo modificato e adattato allo spirito di questo tempo.

È leggero, come il tempo che forse ci aspettiamo in questi mesi, e anche intenso: è mappa per riorientarci, riflessione per ricentrarci e ispirazione per cominciare a muoverci. E se sentirai per un attimo di aver perso l'equilibrio, è un segno in più che sta funzionando.

Resterà nella tua casella email, e potrai rifarlo quando vorrai. E noi siamo qui per rispondere ad ogni tuo dubbio. Sono sei piccoli passi per essere parte attiva nel tuo cambiamento, per mettere in atto la tua intenzione. Lo seguiremo anche noi stesse, e se avrai voglia di parlarne o condividere, potrai rispondere alle email oppure condividere sui social, aggiungi l'hashtag #seipassiper così potremo vedere i tuoi post e condividere l'esperienza.
 

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