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#archiviaperti n.13 | Liguria

“La Direzione generale Archivi ha iniziato dodici settimane fa, nel momento più difficile dell’emergenza sanitaria e con la volontà di restare vicino ai cittadini, un lungo viaggio attraverso gli Istituti archivistici di tutta Italia, nella convinzione che la cultura potesse e dovesse dare il suo contributo. Abbiamo voluto presentare gli Archivi grandi e piccoli di ogni regione italiana, custodi della Storia e della memoria del nostro Paese, fonti inesauribili di piccole e grandi scoperte.
In queste settimane, abbiamo mostrato non soltanto la ricchezza del patrimonio e il prezioso lavoro degli archivisti, ma anche la bellezza, a volte poco conosciuta, delle molte sedi prestigiose e storiche dei nostri Archivi di Stato.  

Il nostro viaggio questa settimana fa rotta verso Nord, in direzione degli Istituti archivistici della Liguria, una regione stretta fra mare e montagna, terra di poeti, navigatori, artisti... tutta da scoprire. Buona lettura.”

 

Il Direttore generale Archivi
Anna Maria Buzzi

Soprintendenza archivistica e bibliografica della Liguria

La sede della Soprintendenza

La sede e la storia

La Soprintendenza archivistica e bibliografica della Liguria ha sede, dal 2018, nell’ex Chiesa di San Vittore di Prè, risalente all’anno Mille, pesantemente rimaneggiata e in parte demolita nel corso del XIX secolo, ora parte del complesso di Palazzo Reale, dove hanno sede anche altri Istituti genovesi del Ministero.

L’Istituto svolge funzioni di vigilanza e tutela sugli archivi e sulle biblioteche degli enti pubblici e dei privati che siano stati riconosciuti e dichiarati di interesse culturale, curando che siano correttamente gestiti e conservati, e che ne sia consentita la consultazione.

>> La Soprintendenza

>> Il Patrimonio

Alcune immagini dal patrimonio degli enti vigilati:

1 Archimovi: Manifesto femminista spagnolo (catalano), 1977 (Fondo Archinaute - Archivio dei Movimenti)

2 Museo dell’Attore: “Come vi piace” di William Shakespeare: Programma di sala. Regia di Luchino Visconti, contenente bozzetti e figurini di Salvator Dalì. (Fondo Silvio d’Amico, Museo Biblioteca dell'Attore)
 

3 Archivio storico Albenga “Disegno del luogo di Allasio – Fassada verso la marina”. Disegno a inchiostro e acquarello su carta, 1597. Archivio comunale di Albenga, Confini comunali, 58

4 Archivio storico Comune di Genova: 1578, febbraio 20, Genova- Contratto con cui lo scultore Taddeo Carlone si impegna a realizzare per conto dei Padri del Comune un barchile (fontana) in marmo, secondo il modello allegato, da collocarsi a Genova in piazza Soziglia

Attività in evidenza

Per far meglio conoscere il patrimonio archivistico ligure e i soggetti che lo conservano, la Soprintendenza archivistica e bibliografica della Liguria ha ideato un una presentazione degli archivi vigilati più importanti e significativi presenti nel territorio regionale:
>> Scopri con noi il mondo degli Archivi Liguri

Una presentazione del volume che descrive le attività e il patrimonio tutelato dall’Istituto:
>> La Soprintendenza Archivistica per la Liguria. Attività, Progetti, Interventi

Sito web Sito web

Archivio di Stato di Genova

L'Archivio di Stato di Genova

La sede e la storia

Istituito con regie patenti di Vittorio Emanuele I nel 1817, l'Archivio di Stato di Genova cura la conservazione della documentazione prodotta dagli organi centrali e periferici della Repubblica di Genova (dalla metà del X secolo all’annessione all’Impero francese) e dagli organi periferici del Regno di Sardegna, del Regno d’Italia e della Repubblica Italiana con sede nella provincia di Genova.

La sede storica dell’Archivio di Stato di Genova è stata per quasi due secoli il Palazzetto Criminale, già sede del podestà di Genova, situato in prossimità di Palazzo Ducale. Per permettere i necessari lavori di restauro alla struttura e provvedere alla migliore conservazione del patrimonio, tutte le carte sono state trasferite nel complesso Monumentale di Sant’Ignazio, inaugurato nel 2004, e in un magazzino industriale nella periferia della città.

Il patrimonio documentario

Grazie all’espansione commerciale di Genova nel Medioevo, nelle carte governative si conservano trattati di alleanza e accordi economici con i governi di tutto il mondo allora conosciuto, senza pregiudizi di razza e di religione: regni crociati di Terrasanta, Impero Bizantino, Regno armeno di Cilicia, sovrani turchi e tartari, sultani d’Egitto e signori d’Africa, musulmani di Spagna, potenti d’Italia e d’Europa. Questi documenti, insieme con i carteggi degli ambasciatori, permettono di studiare la politica estera della Repubblica di Genova dall’XI al XVIII secolo.

L’Archivio di Stato di Genova conserva inoltre gli archivi notarili, che rappresentano il suo fondo più celebrato, universalmente noto per l’antichità e la quantità delle minute (imbreviature) medievali. Gli atti stipulati dai notai testimoniano ogni aspetto della vita sociale, politica, culturale, economica della Repubblica di Genova e degli insediamenti genovesi in Oltremare e costituiscono una fonte storica senza eguali per l’ampiezza dell’orizzonte geografico, dall’Inghilterra alle Fiandre, dalla Spagna al Maghreb, dal Levante al Mar Nero.

Di grandissima importanza è anche l’Archivio della Casa delle Compere e dei Banchi di San Giorgio, l’istituzione nata nel 1407 dal riordinamento del debito pubblico genovese.

Per il periodo post unitario l’Archivio conserva i fondi prodotti dalla Prefettura, dalla Questura, dai tribunali di diverso ordine con sede entro il territorio provinciale, ma anche quelli prodotti da enti pubblici come la Camera di Commercio e l’Università: tutti preziosi serbatoi di fonti storiche di grande rilevanza per la storia contemporanea, dal Risorgimento al secondo Dopoguerra.

L’Archivio dispone di una cospicua Raccolta cartografica, interamente digitalizzata e consultabile online: Topographia.

Attività in evidenza

L’Archivio dispone di un’ampia sala conferenze, collocata nei locali dell’antica chiesa barocca, e di una sala espositiva corredata da vetrine blindate. Da anni viene svolta un’intensa attività di valorizzazione, promozione e divulgazione attraverso l’organizzazione di mostre tematiche, cicli di conferenze e visite guidate. Visite didattiche vengono organizzate su richiesta di scuole di ogni ordine e grado, anche utilizzando le installazioni permanenti della Sala multimediale Colombiana e del Laboratorio Scuola e Memoria.

L’Archivio di Stato di Genova è dotato di una biblioteca specializzata di circa 25.000 volumi e periodici. I principali ambiti di interesse comprendono la storia, l’arte, specialmente a livello locale, il diritto, l’archivistica, la paleografia e la diplomatica. Per favorire l’accesso alla raccolta bibliografica, la biblioteca dell’Archivio di Stato di Genova ha recentemente aderito al catalogo del Servizio Bibliotecario Nazionale (OPAC SBN).

Presso l'Archivio di Stato di Genova è istituita la Scuola di Archivistica, Paleografia e Diplomatica.

Nel periodo di chiusura al pubblico a causa del Covid-19, il personale dell’Archivio ha avviato la trasposizione digitale degli strumenti di ricerca e la loro pubblicazione sul sito istituzionale, in continuo aggiornamento: >> Inventari digitalizzati

Sono stati inoltre proposti percorsi tematici virtuali tra i documenti del suo patrimonio: >> Mostre virtuali

L'Archivio comunica con il pubblico anche tramite la pagina Facebook, presentando percorsi documentari e aggiornamenti costanti, e tramite la quale ha aderito alle campagne di comunicazione promosse dal Mibact.

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Archivio di Stato di Imperia

La sala studio dell'Archivio di Stato di Imperia

La sede e la storia

L'Archivio di Stato di Imperia nasce come Sezione di Archivio nel 1962 e diventa Archivio di Stato con l'entrata in vigore del D.P.R. 30 settembre 1963, n. 1409; da esso dipendono le Sezioni di San Remo e di Ventimiglia. Ospitato in un palazzo di civile abitazione, nei suoi depositi conserva documentazione dal secolo XV al XX per circa quarantaseimila pezzi.


Il Patrimonio documentario

Tra i fondi pubblici più significativi: l’Archivio notarile, il Capitaneato di Porto Maurizio, gli archivi dei Comuni riuniti a formare Imperia, sino al 1923 e ancora la Prefettura, gli Archivi giudiziari, la Provincia. Tra i fondi privati: l’archivio commerciale Domenico Strafforello, quello del barone Leonardo Ameglio e quello del politico dianese Giuseppe Canepa.

>> L'Archivio

>> Il Patrimonio documentario

Selezione di immagini dal fondo Edizioni Dott. C. Beltramo San Remo

Attività didattica con i bambini della scuola primaria presso la sede di Imperia

Attività in evidenza

Sia presso la sede di Imperia sia presso le Sezioni la valorizzazione del patrimonio è sempre stata una priorità ed è stata portata avanti tramite l'organizzazione di mostre e conferenze e il coinvolgimento delle scuole locali tramite percorsi didattici e laboratori appositamente studiati.

Nonostante l'emergenza sanitaria il personale ha continuato, lavorando in regime di smart working, con l'attività di divulgazione della conoscenza del nostro patrimonio documentario occupandosi della digitalizzazione degli inventari in funzione di una prossima pubblicazione sul sito istituzionale e con l'apertura dei profili social dell'Archivio, sia su Facebook che su Instagram, aggiornati quotidianamente con la pubblicazione di documenti significativi e di post dedicati alla didattica.

Attualmente è aperta al pubblico la sola sede di Imperia.

Sezione di San Remo

La sala di studio della Sezione di San Remo

Istituita come Sottosezione nel 1951, diviene Sezione di Archivio di Stato nel 1965. Ospitata nel moderno palazzo della Riviera Trasporti, conserva documentazione dal secolo XIII al XX per circa diciottomila pezzi, tra cui filze notarili, mappe catastali, pergamene. Tra i fondi più significativi: l’Archivio del Comune asportato dal generale Pinelli dopo la celebre insurrezione antigenovese del 1753 e poi restituito dall’Archivio di Stato di Genova nel 1956, le carte della Sotto-Prefettura e del Tribunale , l’Archivio notarile , gli Archivi comunali di San Remo, Bussana, Coldirodi. Il più antico atto è una locazione arcivescovile, redatta su pergamena, del 1251.

>> La Sezione di San Remo

>> Il Patrimonio documentario

Sezione di Ventimiglia

La sala di studio della sezione di Ventimiglia

L'istituto ventimigliese vede la luce nel 1951 come Sottosezione; diventa Sezione di Archivio di Stato nel 1965, dipendente dalla sede principale di Imperia. Ha la sua sede in una villetta tardo-ottocentesca, bene demaniale, appositamente restaurata per ospitare l'Archivio. Esso conserva documentazione dal secolo XIII al XX per circa settemila pezzi, tra cui faldoni, volumi, registri, mappe, filze e pergamene. Tra i fondi più rilevanti: Magnifica Comunità di Ventimiglia, Capitaneato, Archivio notarile, Comune di Ventimiglia, Preture e gli archivi del Regio Ufficio dell'emigrazione e del Veterinario di confine che evidenziano la natura frontaliera della città.

>> La Sezione di Ventimiglia

>> Il Patrimonio documentario

Guanto di sfida con tanto di “lettera di accettazione” dal fondo Capitaneato di Ventimiglia
 
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Archivio di Stato di La Spezia

Fondo Sassetti, Cartografia a stampa, Portolani particolari, a. 1814, n. 7-89 - Archivio di Stato di La Spezia

La sede e la storia

Nato come “Sezione di Archivio di Stato” con D.M. 16 febbraio 1956, l’Archivio di Stato di La Spezia è divenuto Archivio di Stato nel 1963, con l'entrata in vigore del D.P.R. 30 settembre 1963, n. 1409.

L’Archivio è ubicato in Via Galvani, 21 in località Valdellora. Nel 2019 il Provveditorato Opere Pubbliche per il Piemonte, la Valle d'Aosta e la Liguria ha approvato il progetto sui lavori di completamento e ristrutturazione della nuova sede nella centrale via Roma, dopo lunghi anni di incertezze.

>> L'Archivio di Stato: chi siamo


Il Patrimonio documentario

I fondi archivistici presentano un interesse storico per tutti i periodi della storia d’Italia dall’antico regime all’Unità d’Italia. Ricordiamo, fra gli altri, le “Carte della pace di Dante”, il Capitaneato di Sarzana, il fondo Doria Lamba Lazzoni; di grande rilievo per dimensioni e varietà di documenti sono i fondi dei Tribunali militari e gli Uditorati di Marina, che spaziano da Pola a Napoli; fra i più consultati il fondo della Prefettura, i Catasti, le liste di leva.

>> Il Patrimonio documentario

Perizia_Genio_Militare
Fanfara_Pietro_Mascagni

Attività in evidenza

L’Archivio di Stato di La Spezia partecipa agli eventi di rilevanza nazionale promossi dal Mibact inoltre sono attive collaborazioni con enti del territorio spezzino attraverso contributi tratti dal patrimonio documentario dell’Istituto. La ricorrenza dei 150 anni dell’Arsenale Militare Marittimo di La Spezia è stato uno degli eventi più importanti che hanno interessato la città in tempi recenti e l’Archivio di Stato di La Spezia ha reso disponibili in rete le Perizie di Stima (1862- 1876) redatte dal Genio Militare, documenti che ricostruiscono la fisionomia originaria del Golfo spezzino, prima del “ciclopico” intervento che ne ha cambiato la fisionomia, creando uno dei porti militari più importanti d’Italia.

L’Istituto ha un sito internet e di recente è stato aperto un profilo Instagram: attraverso tali canali di comunicazione l’Archivio ha partecipato a iniziative di carattere nazionale quali Dantedì, #iorestoacasa, #viaggioinitalia #giornatainternazionaledegliarchivi #estateitaliana.

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Archivio di Stato di Savona

La sede e la storia

Istituito come Sezione di Archivio di Stato nel 1942, in attuazione della legge 22 dicembre 1939, n. 2006, è diventato Archivio di Stato per effetto del D.P.R. 30 settembre 1963, n. 1409. Dal 2014 la sua sede si trova nella zona di Legino in un edificio di costruzione recente, completamente ristrutturato.

>> L'Archivio di Stato di Savona


Il patrimonio documentario

Conserva gli archivi degli uffici periferici dello Stato italiano e quelli delle organizzazioni politiche, amministrative e giudiziarie dell’epoca preunitaria e fondi pervenuti per deposito volontario e donazione. Il fondo di maggior pregio è quello del Comune di Savona con documentazione riguardante la vita cittadina dal Medioevo fino agli inizi del novecento. Tra i documenti conservati si segnalano le pergamene, la più antica delle quali risale all'anno 1062, i Registri della Catena, gli statuti del Comune e i cartulari di Arnaldo Cumano e Giovanni di Donato, Martino, Saono e Uberto, notai del Comune, datati tra la fine del XII e gli inizi del XIII secolo e, pertanto, fra i più antichi pervenutici. L'archivio comunale racchiude testimonianze di grande interesse per la storia dello sviluppo industriale ed urbano della città riguardanti il periodo che va dal XIX secolo agli anni Trenta del XX secolo.

La ricerca storica è affiancata da una biblioteca di oltre ottomila titoli riguardanti la storia della città di Savona e del territorio savonese e ligure, l’archivistica e la storia del diritto. L’Istituto ha recentemente aderito al Polo ligure del Servizio Bibliotecario Nazionale (SBN).

>> Il patrimonio

>> Strumenti di ricerca on-line

>> SIAS - Archivio di Stato di Savona

1. Abbazia di Ferrania, Bolla di papa Callisto III (1455, maggio 15, Roma), particolare - Archivio di Stato di Savona

 

2. Comune di Savona, Registro della Catena, I (secc. XIII-XV), particolare – Archivio di Stato di Savona

Attività in evidenza

L’Archivio di Stato di Savona valorizza il patrimonio conservato mediante l’allestimento di mostre documentarie e l’organizzazione di conferenze. Svolge attività didattica, organizzando visite guidate per studenti, gruppi e associazioni al fine di promuovere la conoscenza delle fonti archivistiche. L’Istituto ha inoltre in atto convenzioni con diverse Università per lo svolgimento di tirocini curricolari.

Durante l’emergenza sanitaria, il personale ha continuato a svolgere le proprie mansioni in smart working garantendo il servizio di ricerche per corrispondenza e di consulenza archivistica e bibliografica. Al fine di favorire la fruizione in sede e a distanza, ha continuato il lavoro di descrizione archivistica finalizzato alla pubblicazione sul SIAS e ha curato la digitalizzazione degli strumenti di ricerca disponibili in sala di studio in formato cartaceo con la trascrizione di rubriche e inventari, e ne ha iniziato la pubblicazione sul sito istituzionale. L’Archivio ha aderito alla campagna del MIBACT #iorestoacasa raccontando i “tesori” conservati, realizzando alcune mostre virtuali e pubblicando quotidianamente sulla propria pagina Facebook, inaugurata nel mese di aprile, notizie sul patrimonio conservato e sul mondo degli Archivi.

>> #iorestoacasa - I nostri tesori

Mostre virtuali:

>> I documenti dell’Abbazia di Ferrania

>> Sandro Pertini nelle carte della Questura di Savona

>> Ulivo, vite, cotone e ceramica nelle statistiche del Dipartimento di Montenotte

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Tutte le novità e le attività degli Istituti archivistici sono presentate sul sito della Direzione generale Archivi nella sezione news
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