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Buongiorno <<Nome>>!
Il sesto stratagemma comunicativo ha a che fare con un tema molto interessante, e spesso trascurato, o ignorato del tutto: come faccio a costruire un buon livello di sintonia con il mio interlocutore?

Lineare contro Circolare, Circolare contro Lineare è una metafora per ricordarci che è molto più facile associarci per complementarietà che per becera uguaglianza!

Inoltre, ti ricordo che se desideri un supporto per un affiancamento di problem solving, io posso aiutarti. Sto anche avviando per la prima volta un percorso formativo strutturato su queste tematiche. Se ti può interessare, rispondi semplicemente a questa mail, e ragioneremo insieme se sono il professionista adatto a te!

Lineare contro Circolare
Circolare contro Lineare

Ascolta una canzone.
Anzi, ascoltane una specifica: La Canzone Mononota, degli Elio e le Storie Tese. Nonostante il testo della canzone, e la melodia principale siano (quasi) integralmente in una sola nota, ciò che rende davvero gradevole l'ascolto è la melodia che accompagna.

Mi piace partire da questo esempio perché rappresenta molto bene come funziona la musica, e la teoria musicale: nella musica la monotonia viene evitata. Ciò che crea valore è l'ampiezza, e la ricchezza nella melodia.

Ora fai questo esercizio mentale: prendi una nota, ad esempio il La. Ora aggiungi una nota identica. Otterrai sempre un La, e non hai creato nulla.
Prova, invece, ad aggiungere altre due note: Do# e Mi. Suonale tutte insieme. La nota che produrrai è sempre La, ma questa volta è un accordo, per la precisione il La Maggiore. 

L'effetto complessivo di questo accordo è analogo a quello del La, ma in qualche modo arricchito. Uguale, ma diverso, superiore.

Le note sono la metafora perfetta per spiegare il concetto di sintonia tra le persone, a cui lo stratagemma del Lineare contro Circolare, Circolare contro Lineare fa riferimento: spesso abbiamo la tendenza a rispecchiare il comportamento del nostro interlocutore, per entrare facilmente in sintonia, e questo sicuramente funziona. Ma come due note uguali, questo non crea alcun valore a livello melodico.
Se, invece, sappiamo essere note complementari alla prima, potremo creare un accordo, che non la va a stravolgere, ma la arricchisce.
 

Lo stratagemma per gestire le persone troppo circolari

Linearità e circolarità vengono definite in modo estremamente ampio. Tipicamente, ha a che fare con il nostro modo di pensare, e di conseguenza di comunicare. Una persona lineare ha un processo di pensiero che va dritto al punto, tende ad essere quindi schietta e sintetica. Una persona circolare, invece, tende a prendere una strada più ampia, e ad usare molte più parole per esprimere un concetto.

Avere a che fare con una persona circolare è difficile, perché ci trascina nel suo mondo fatto di parentesi aperte e mai chiuse, nebbia del delta del Po ed eccezioni, e noi possiamo facilmente affogare in questa palude di incertezza. Spesso ci limitiamo a ignorare il nostro interlocutore, oppure cerchiamo inutilmente di seguirlo.

In realtà, c'è un modo molto semplice per usare questo stratagemma per gestire una persona verbosa, ovvero la parafrasi, con un connotato ristrutturante.

Quando ti accorgi che stai perdendo il filo del tuo interlocutore, interrompilo, e digli "perdonami, non vorrei perdermi qualcosa delle cose che sto dicendo. Correggimi se sbaglio, mi stai dicendo che..."
A questo punto, parafrasa tutto ciò che ti ha detto in quel momento, in modo però estremamente sintetico: meno parole usi, e più forte sarà l'effetto dello stratagemma.

Una persona estremamente circolare sarà bloccata da un intervento così lineare, così come una ruota viene bloccata da un cuneo. Di solito bastano uno o due utilizzi di questa particolare tecnica per spingere una persona ad essere molto più lineare, e sintetica nelle sue esposizioni.

Lo stratagemma per gestire le persone troppo lineari


Anche gestire una persona troppo diretta è altrettanto difficile, molto spesso perché dobbiamo tirarle fuori le informazioni con le pinze
Lo stratagemma, in questo senso, è lo stesso, ma in un'accezione un po' diversa. 

Da una parte posso usare delle domande di rispecchiamento per spingere il mio interlocutore ad aprirsi di più. La domanda di rispecchiamento altro non è che una parafrasi semplice che contiene almeno tre parole dell'ultima frase pronunciata dall'interlocutore, e posta con tono interrogativo. Si tratta di una tecnica molto potente anche in ambito negoziale, in cui spesso l'interlocutore tende a non offrire tutte le informazioni.

Oltre a ciò, nella mia comunicazione posso assumere a mia volta uno stile deliberatamente verboso e confusionario, come se stessi usando lo stratagemma dell'Intorbidire le acque per far venire a galla i pesci, di cui ho parlato da relativamente poco tempo.

Come nelle Arti Marziali, quindi, combatto una forza lineare con un approccio circolare, destabilizzando il mio interlocutore, e guidandolo in modo efficace, verso l'obiettivo comunicativo.
 

Lo stratagemma per creare sintonia

Ogni tanto ci capita, in maniera spesso spontanea, di sentirci in sintonia con una persona, e non è la stessa cosa che empatizzare con quella persona.
  • l'empatia nasce da un rispecchiamento comunicativo ed emotivo. Se sono in empatia con una persona riesco a percepire le sue emozioni, arrivando ad esserne influenzato.
  • la sintonia nasce da una complementarietà comunicativa ed emotiva. Se sono in sintonia con una persona riesco a percepire il suo stato emotivo, ma assumo una posizione comunicativa complementare ad esso
Si comprende facilmente, dalla definizione, che entrare in sintonia è più difficile che entrare in empatia, perché richiede una grande dose di autocontrollo emotivo, per non essere trascinati dalle emozioni altrui. Lo stratagemma, quindi, fa capo alla nostra capacità di comprendere la posizione comunicativa del nostro interlocutore, e assumere un atteggiamento che, pur non rispecchiandola, la completi.

Questo è, effettivamente, l'uso più avanzato di questo stratagemma di intervento, poiché guidandoci in quale posizione comunicativa assumere, richiede prontezza e agilità. Queste sono doti che ci rendono equilibristi comunicativi, in grado di adattarci in modo puntuale al nostro interlocutore, per comunicare con lui sempre al massimo della nostra potenzialità.

Afterwords

Questa settimana ho pubblicato un nuovo articolo sul mio Blog: la passione per la Scienza.
Lunedì è stato inoltre pubblicato il nuovo episodio di Storie di ordinario Insuccesso, con ospite Luca Turchet: non ci possono essere due polli nello stesso pollaio.

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Buon proseguimento!
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