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Enoagricola Blog è un progetto di Fabio Ciarla

Vini naturali e "comfort zone"... Ma intanto ci vediamo a Merano!

Newsletter n. 94 del 07 novembre 2019

Il bello dello scrivere di vino è che si creano le comunità, i suggeritori e i fan, ci si divide in schieramenti. Anzi, forse è il mondo meno "laico" in assoluto, è proprio difficile trovare qualcuno che si diverte a ragionare sulle questioni senza avere un'idea precostituita e volerla a tutti i costi imporre. Ci ragionavo anche in merito all'ultimo scritto, ovvero quanto emerso - nella mia testa e quindi nel mio blog - nel lunedì 3D organizzato a Roma dai fratelli Trimani. Partendo da una possibile definizione di qualità nel vino si è arrivati quasi subito a parlare di "naturali". Mi sono permesso di dire la mia, mi sembra di aver messo in luce alcune incongruenze, ma senza la voglia di criticare, solo allo scopo di ragionare, discettare direbbe qualcuno, su un argomento che è sulla bocca di tutti. Bene, silenzio in sala e silenzio online. Ora le spiegazioni sono due, o quello che penso e dico e scrivo non è di interesse oppure per molti, se non per tutti, è difficile uscire dalla "comfort zone", da quelle convinzioni precostituite che ci fanno sentire bene dove stiamo, padroni del mondo che ci circonda, sicuri nel nostro modo di pensare. Ovviamente, con quel minimo di spocchia che più di qualcuno mi assegna, penso che si tratti più della seconda ipotesi. Altrimenti almeno l'insulto, l'ironia, la critica velata sarebbe arrivata... No no, proprio nulla, non ci sono argomenti (nel senso che o non li hanno o non li vogliono usare).
Comunque sapete che vi dico? Che domani me ne vado a Merano e berrò con molto piacere tanti vini convenzionali! Va bene, va bene... assaggerò anche quelli naturali! :-D  

A presto

Fabio

                    DAL BLOG                    
 
POST

Alla ricerca della (definizione di) qualità nel vino. Il lunedì 3D di Trimani tra degustazioni e dibattiti

L’obiettivo era ovviamente molto ambizioso, ma almeno si guardava oltre. Il lunedì 3D di Trimani, la storica rivendita di via Goito a Roma divenuta ormai qualcosa di più tra distribuzione e wine bar, è iniziato infatti con il dibattito “Elaborare una definizione contemporanea di qualità per il vino, una discussione dopo le guide”. Nell’auditorium dello spazio WeGil sono saliti sul palco Paolo Trimani a fare da conduttore, insieme a Paula Prandini e Fabrizio Pagliardi per il “mercato”, Federico Staderini e Daniele Proietti per la “produzione”. Tra provocazioni e approfondimenti il discorso è virato subito sul fenomeno del “naturale”, con tutto quello che ad esso è collegato.


COLLABORAZIONI

ROSSESE DI DOLCEACQUA DOC 2018 – MACCARIO DRINGENBERG (BIGHUNTER)



COMUNICATI

Una stagione di premi per l’Agriturismo Il Casaletto di Grotte Santo Stefano (VT)
EXCELLENCE 2019: LA CARICA DEI 100 CHEF
“SECRET SENSE – DISCOVER DELICIOUS PUGLIA” AL BAGLIONI HOTEL DI LONDRA
Sangiovese Purosangue sbarca nel cuore di Siena
RIGAMONTI, TITLE SPONSOR DELLA VALTELLINA WINE TRAIL, RENDE OMAGGIO ALLA VALTELLINA CON UN RACCONTO TRA SCATTI D’AUTORE E WINE&FOOD PAIRING
PUGLIA GOES TO MERANO WINE FESTIVAL
AGRIETOUR: IL SALONE DELL’AGRITURISMO RAGGIUNGE LA MAGGIORE ETÀ
COMPLESSITÀ E STILE: UN WORKSHOP ORGANIZZATO DA CANTINA TRAMIN HA ESPLORATO IL MONDO DEL GEWÜRZTRAMINER
Professione Enogastronomo, la Fisar Roma e Castelli Romani in cattedra al corso di Laurea dell’Università Roma Tre

RECENSIONI e invio campionature

Ricordo alle aziende interessate alle "Degustazioni Partecipate" (senza pretendere il giudizio positivo...) che possono inviare campionature contattandoci tramite mail a: fabiociarla@gmail.com

(...) Mi dimentico di ogni esigenza, invece, quando, in certe occasioni di piazza, mi si offre del vino più popolare. Perché allora non bado proprio alla forma e alla fin fine che conta è l’occasione. Ho bevuto qualche giorno fa un Lambrusco in un bicchiere di carta dell’Avis. Sapere che l’incasso era destinato a fini sociali era sufficiente. Per di più, il risotto cucinato dagli avisini era anche piuttosto buono. Ecco, bere il vino nel bicchiere di carta dell’Avis, e di tante altre associazioni che fanno solidarietà, si può. Magari si deve. Ed è anche utile. Perché si fa qualcosa per gli altri, e si fa anche qualcosa per se stessi, ché abbassare le pretese talvolta fa un gran bene.

 
Già, abbassare le pretese... Vaglielo a dire a quei (tanti) soloni del vino che se non bevi lo Chateau o quel piccolo produttore che conoscono solo loro allora non sei nessuno, non ne capisci proprio. Mah, sarà che ho sempre sopportato con gran-de fatica certi atteggiamenti, forse più diffusi tra i neofiti ma davvero odiosi in quanti di vino ne dovrebbe-ro capire, che non ci vedo niente di male a sentirsi liberi di bere vino dal bicchiere di carta (non di plastica, ma per motiviambientali) se il fine è benefico...

Engagement, geolocalizzazione, influencer: il mondo enoico alle prese con la comunicazione digitale (AUDIO)

La rivoluzione digitale ha messo i social media al centro della comuni-cazione: a WineNews le parole dei relatori Francesco Mattucci, influen-cer e co-founder di GarageRaw e Adua Villa, fondatrice del blog Glo-betrotter Gourmet. Roberta Corrà, dg del Gruppo Italiano Vini, ed Etto-re Nicoletto, ad di Santa Margherita Gruppo Vinicolo, raccontano come il mondo delle aziende del vino sia legato ad un vecchio linguaggio, troppo rivolto ad un pubblico speci-alizzato.
Continua a leggere su WineNews

Denominazioni: tante, troppe, necessarie. A WineNews Riccardo Ricci Curbastro, presidente Federdoc (WineNews - Video)

“74 Docg, 332 Doc e 118 Igt sono, effettivamente, troppe. Rappresentano un patrimonio di biodiversità e ricchezza territoriale e culturale del nostro Paese che non possiamo negare, ma non significa che ognuna di queste centinaia di denominazioni abbia la possibilità di diventare elemento di successo e traino per il proprio territorio e per i produttori che ci vivono. Dobbiamo renderci conto che sono troppe per farci capire all'estero, che alcune di queste potrebbero essere utilmente trasformate in sottozone di denominazioni più grandi”.

Ascolta l'intervista

Me li immagino i "fortunati" con l'incarico di andare a dire a un vigna-iolo di Marino o di Velletri che il no-me della sua città dovrebbe diventare "sottozona" di Castelli Romani. Come minimo torna a casa con un occhio nero! Il problema infatti è proprio quello, che la teoria è corretta ma la pratica è quasi impossibile, soprattutto in un italietta da sempre incapace di scegliere tra soluzioni difficili ma di grande potenzialità e scelte facili ma inconcludenti. Sì perché continuare a portare sul mercato, neanche sempre poi perché molte sono anni che non sono rivendicate, ben 332 Doc non ha senso. Punto. Se un giorno le istituzi-oni sceglieranno di rimettere mano al sistema, e il plauso a Riccardo Ricci Curbastro per averne cominciato a parlare va fatto, forse si potrà sperare in una razionalizzazione che aiuti davvero i produttori. 

Terroiristi vs Naturalisti: le guerre tribali del vino

Di recente ho scritto dei marziani, che sono interessati solo al meglio del vino e sono spesso delusi da ciò che trovano, e dei wagneriani, che promuovono una visione più democratica del “vino quotidiano”. Ma ci sono altre due tribù di cui dobbiamo discutere. A prima vista hanno così tanto in comune che potrebbero essere cugini, ma hanno anche un forte senso di appartenenza tribale. Li possiamo chiamare “terroiristi” e “naturalisti“.
Continua a leggere su Civiltà del Bere

COMUNICAZIONE E FORMAZIONE - I SUGGERIMENTI DI FABIO


TENDENZE WINE
TECNOLOGIA E VINO. SIMEI ATTENDE NUMERI DA RECORD CON OLTRE 400 DELEGATI DAL MONDO
(Quando) arriverà la vignaiola cinica?
Il biologico vola alto nei cieli del vino mondiale
I miei primi quarant’anni nell’Ais
Il Novello sulle tavole: 2 milioni di bottiglie per il primo vino della vendemmia 2019
Nebbiolo in cantina, un lavoro per umanisti ed equilibristi
Spergola über alles: un “nuovo” linguaggio vintage per il vino
Stessa zona, stessa uva, che senso ha avere doc e igt?

TENDENZE FOOD
MERCATO BIRRA ITALIA: IMPORTAZIONI & ESPORTAZIONI
La soddisfazione del cliente passa per quella del personale

TENDENZE
Vizi pubblicitari – Il diabolico conflitto
Siamo noi "Il Milanese Imbruttito"
Google apre il dominio .new ad altre aziende: azioni online con un clic
Google acquisisce Fitbit e la paga 2,1 miliardi di dollari
Numero di follower e engagement rate non guidano più le logiche dell’Influencer Marketing

COME FARE
Come prendersi cura della propria immagine online
Definire gli obiettivi per realizzarli: ecco come

DATI
Più 15% nel 2019 per gli acquisti online in Italia

Quando: da venerdì 8 a martedì 12 novembre
Orari: vedi programma
Dove: Merano (BZ)
Oganizzatore: Gourmet’s International Srl
Prezzo: vedi singolo evento

 

Merano Wine Festival
 

Oltre 100 eventi in sei giornate nel programma di Merano WineFestival 2019. Nomi eccellenti nel campo wine&food e focus sul tema della sostenibilità con il convegno Wine Sustainability Outlooks”

Sono i Side Events di Merano WineFestival. Un ampio programma di eventi e iniziative collaterali a tema enogastronomico e non solo ad arricchire la 28^ edizione della rassegna meranese in alcune delle location più affascinanti e rappresentative di Merano. Nomi di eccellenza tra cui Riccardo Cotarella, Franco Pepe e Gino Sorbillo, Gennaro Esposito e un grande omaggio a Gualtiero Marchesi.

Merano, 7 novembre 2019 – Ciò che fa di Merano WineFestival il centro gravitazionale delle eccellenze vinicole per antonomasia è la ricchezza dei suoi contenuti, non solo in termini di vini, ma anche di eventi proposti. Iniziative dedicate a un pubblico di appassionati, produttori e consumatori che sostengono il tema enogastronomico a 360°, portando il focus su prodotti e case history che si distinguono per una chiara ricerca della qualità. Quest’anno le numerose iniziative prendono il nome di Side Events, con un programma tutto da seguire.

Si inizia giovedì 7 novembre presso l’Hotel Terme Merano con l’assegnazione del Premio Godio a un cuoco altoatesino particolarmente meritevole: è un omaggio allo chef Giancarlo Godio, il primo in Italia ad aver ottenuto una stella Michelin in un ristorante a duemila metri d’altezza in Val d’Ultimo, Alto Adige (dalle 17.00 alle 18.00). Dedicato al tema dell’accoglienza e del servizio è il Concorso Emergente Sala che inizia giovedì 7 con le qualificazioni all’Hotel Terme, per terminare con le prove finali e la consegna del premio venerdì 8 novembre nella Sala Czerny del Kurhaus, dalle 10.00 alle 13.00. Dalle 16.30 alle 23.00 all’Hotel Ansitz Plantitsherhof si svolge l’esclusiva “Degustazione di una leggenda, il Sassicaia Tenuta San Guido 100 to 100” che prevede una verticale di 16 annate di Sassicaia e che si ripete anche nella giornata di sabato 8.

La giornata di venerdì 8 novembre si apre con Vini d’Italia e dal mondo seguiti da Riccardo Cotarella, appuntamento che porta in rassegna i vini provenienti da 60 cantine nazionali e internazionali del prestigioso enologo italiano (dalle 13.00 alle 18.00 presso la Czerny Saal del Kurhaus). Dalle 14.00 Piazza della Rena ospita invece Wine Business Forum, per proseguire un’analisi dei lavori dei tavoli tematici sviluppati nell’ambito di Milano Wine Week 2019 con Silvana Ballotta Ceo di Business Strategies Federico Gordini di Milano Wine Week, i giornalisti Andrea Radic, Andrea Guolo, Maurizio Di Maggio e Cantina Social. Dalle 15.00 una tavola rotonda al femminile chiama all’appello imprenditrici, export manager, giornaliste, wine blogger, enologhe e professioniste del vino intorno al tema “Il modello Giappone nel mondo ‘rosa’ del vino”. A moderare gli interventi il giornalista Andrea Radic che dialogherà con Antonella Cantarutti della delegazione Friuli-Venezia Giulia delle Donne del Vino, Silvana BallottaValentina Bertini wine manager di Langosteria Milano e Alessandra Piubello giornalista wine&food e curatrice della guida vini Veronelli. Sempre venerdì 8, dalle 15.30 alle 16.30, a concludere la lezione enologica “Nel segno di Zierock” è in programma l’assegnazione del premio Zierock a un giovane enologo altoatesino presso l’Hotel Terme Merano, mentre Piazza della Rena si anima con La Fuga – LAboratory for FUture GAstronomy, un laboratorio di ricerca per piatti culinari, bevande, ispirato alla filosofia di Gregor e Mattia dell’Hotel Bad Schörgau. E alle 17.30 grande momento inaugurale aperto a tutto il pubblico con Sabrage Vin Mousseaux, una sciabolata con ben 28 magnum di bollicine con i vini dell’Oltrepò Pavese, una per ciascuna edizione di Merano WineFestival che si svolge in Corso Libertà, vicino al Kurhaus.

Sabato 9 dalle 9.30 alle 14.00 il Teatro Puccini ospita la presentazione della guida Vinibuoni d’Italia, mentre alle ore 14.00 è il turno di Wine Generation Forum, appuntamento che mette in sinergia due eventi del vino come Merano WineFestival e Milano Wine Week. Per l’occasione il presidente Federico Gordini presenta il Manifesto del progetto Wine Generation Forum 2019, un appuntamento di confronto per gli under 40 che operano nei vari ambiti legati al mondo del vino. Sempre al Teatro Puccini, dalle 17.00 alle 19.00 si svolge il convegno “Wine Sustainability Outlooks” che spazia sul tema dell’evoluzione delle tecnologie e dell’organizzazione vitivinicola in chiave sostenibile, con il supporto di documentazioni scientifiche e la partecipazione di stakeholders del settore. Per tutto il pomeriggio inoltre, una decina di locali del centro città grazie alla collaborazione tra Merano WineFestival e Milano Wine Week faranno parte di un momento Fuorisalone dal nome Catwalk Bollicine Preview per un excursus dedicato alla cultura di prodotto confrontando origini, vitigni e metodi di produzione di alcune delle aree più vocate d’Italia come l’Ata Langa, la Franciacorta e l’Oltrepò Pavese, il Trentodoc, l’Alto Adige, il Prosecco DOC e il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG. Sempre sabato apre l’Asta di Beneficenza di Merano WineFestival nell’Entrance Area del Kurhaus, il cui ricavato sarà interamente devoluto al Gruppo Missionario di Merano “Un pozzo per la vita” e alla quale è possibile partecipare anche nelle giornate del 10 e 11 novembre, dalle 10.00 alle 18.00. Alle ore 16.00 la Sala Sixtus di Palazzo Forst ospita invece il convegno di approfondimento dedicato a “Leonardo Da Vinci e il vino”. Infine, sabato sera alle 20.00 il cinema Ariston ospita la proiezione del film Gualtiero Marchesi – The Great Italian di Maurizio Gigola, appuntamento organizzato in collaborazione con il Filmclub di MeranoDomenica 10, dalle 19.00 alle 23.00 il vigilius mountain resort ospita la premiazione The WineHunter Award Platinum Food Spirits Beer, durante la quale gli artigiani del gusto saranno premiati con The WineHunter Award Platinum Food Spirits Beer direttamente dal patron Helmuth Köcher e ci sarà la degustazione dei 35 vini vincitori del Platinum quest’anno. Infine, lunedì 11 novembre alle ore 10.00, International Wine Education propone la presentazione a cura del Prof. Dr. Josef Schuller sull’educazione internazionale al vino “Accademici del vino e Masters of Wine”.

Da non perdere infine per tutta la durata dell’evento gli appuntamenti giornalieri con Merano Wine&Innovation all’Hotel Terme Merano. Momenti per capire l’impatto che la trasformazione digitale sta apportando al settore dell’agroalimentare per quanto riguarda ad esempio aspetti come la comunicazione e la commercializzazione. Infine, Meran Spirit, un’iniziativa giornaliera che coinvolge i cocktail bar di Merano per uno speciale brindisi serale (dalle 18.00 all’1.00) a tema mixology.

 

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Fabio Ciarla · via Collicello 39 · Velletri, Rm 00049 · Italy

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