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La newsletter del primo audio-blog sul vino e l'agroalimentare in Italia
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Enoagricola Blog è un progetto di Fabio Ciarla

Promuovere un territorio dal basso. Il caso fortunato della Tuscia

Newsletter n. 95 del 21 novembre 2019

Si parla ormai quotidianamente di marketing territoriale, di promozione dell'enogastronomia, di turismo esperienziale. Bene, ma chi può attivare davvero queste attività? Oltre le istituzioni intendo, ovvero cercando la figura adatta a farlo professionalmente ma anche in modo concreto. Bene il caso in questione mi spinge a pensare che la Tuscia in parte abbia trovato il proprio campione, che è Carlo Zucchetti come ho avuto modo di scrivere sul blog. Partendo da questo caso "fortunato" ho riflettuto quindi su quali sono le condizioni, le capacità, le professionalità da far convergere su un progetto di questo tipo. Carlo è un sapiente enogastronomo, conosce alla perfezione il proprio territorio e lo ama, ma è anche un giornalista con un passato da imprenditore nel settore. Sono tutte esperienze e conoscenze complementari, che fanno di lui un caso raro ma non impossibile da replicare. Bene, credo che le istituzioni di altri territori - a cominciare dai Castelli Romani, perché no - potrebbero e dovrebbero cercare figure simili per studiare le occasioni di promozione enogastronomica. La mia l'ho detta, se vi va allarghiamo il discorso... 

A presto e, per chi andrà, buon Mercato dei vini dei vignaioli indipendenti!

Fabio

                    DAL BLOG                    
 
+++ PODCAST +++
Il Podcast è arrivato, ma sto riscontrando problemi con il gestionale del sito quindi non è ancora scaricabile. Intanto però potete ascoltarlo! 




COMUNICATI
Alberi, non parole: il Vino Nobile di Montepulciano regala un parco

VINO: IMT, VERDICCHIO MIGLIOR BIANCO ITALIANO NELLA TOP 100 2019 DI WINE SPECTATOR
Ungulati, presentata la tecnologia innovativa ad ultrasuoni per proteggere le aziende agricole e non provocare danni agli animali
19 NOVEMBRE 2009 – 19 NOVEMBRE 2019: IL CONSORZIO DI TUTELA DEL PROSECCO DOC FESTEGGIA 10 ANNI DI SUCCESSO
Il ritorno del Gallo Nero nella Capitale
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Bio Wine Festival 2019: Südtirol meets Trentino
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L’Istituto Internazionale di Elicicoltura protagonista nel fine settimana a Treviso e al Merano Wine Festival
Agriturismo, il settore col segno “+”: strutture e presenze in continua crescita in  Italia, Toscana prima regione per posti letto e offerta

RECENSIONI e invio campionature

Ricordo alle aziende interessate alle "Degustazioni Partecipate" (senza pretendere il giudizio positivo...) che possono inviare campionature contattandoci tramite mail a: fabiociarla@gmail.com

(...) Se mi sono spinto a dire che il Mercato dei Vini della Fivi è oggi uno dei due avvenimenti fondamentali del mondo del vino italiano è perché lo leggo come un momento dalla grande forza identitaria. I vignaioli sono là per rivendicare la loro identità di gente che il vino se lo fa e se lo gestisce dal primo germogliare della vigna all’ultima bottiglia che esce di cantina. In questa sta la loro “indipendenza” e il salone piacentino è l’occasione per affermare – orgogliosamente – tale maniera di essere, ed a farlo quest’anno sono in più di seicento, che non è certo un numero piccolo. Questo è il senso che ci leggo, nella manifestazione della Fivi. Proprio per questo appoggio la scelta prima di tutto concettuale, ideale, simbolica di non avere alcun ordine geografico nella dislocazione dei tavoli di produttori. (...)

 
Una riflessione su un momento, una festa, un mercato del tutto unici. Grande, grandissima, manifestazio-ne dedicata al vino ma anche al concetto di vino come prodotto culturale di un territorio. Ecco perché mi dispiace tanto, ancora una volta, non poterci essere. In effetti si tratta di qualcosa da non sottovalutare, con le proprie regole ma con una forza propositiva enorme. Che non deve essere, e non è, "contro" ma che in pratica dice "ci siamo anche noi". Perché il mondo del vino italiano ha diverse anime, quella grande e patinata ma anche quella storica, tradizionale, e non meno valida sul mercato. Pro-prio per questo ho pensato che era giusto dare uno spazio alla rifles-sione di Angelo Peretti e aggiungere in coda l'evento, davvero imperdi-bile per tutti gli appassionati.

VENDEMMIA 2019: VOLUMI IN CALO, MA QUALITÀ ECCELLENTE

Con la vendemmia 2019 si ritorna nelle medie produttive degli ultimi anni, con una qualità in molti casi eccelsa. Si possono riassumere così le stime fornite da ASSOENOLOGI, ISMEA E UIV a chiusura di una vendemmia iniziata in ritardo rispetto allo scorso anno e protrattasi sino ai primi giorni di novembre, che ha segnato una produzione complessiva di vino e mosto di 44.5 milioni di ettolitri con una flessione del 19% rispetto ai 54,8 milioni del 2018. Il dato di novembre, quindi, ha registrato un ulteriore calo del 3% rispetto alle prime stime di settembre.
Continua a leggere su Beverfood

Nomen omen (VVQ vigne, vini & qualità)

Dare il nome è il primo passo per definire l'identità (e il destino) di una varietà. «Perché allora avere paura di mantenere la chiara indicazione della linea genetica di un nuovo vitigno ottenuto da un incrocio tra un autoctono ed un resistente, a sua volta ottenuto da lunghi reincroci con Vitis vinifera di alto lignaggio per diverse generazioni? L'intervento di Riccardo Velasco, Direttore del Centro di Ricerca in Viticoltura ed Enologia, CREA

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Il tema è molto dibattuto al momento e va oltre una mera questione di "nome". Parliamo dei cosiddetti, forse ancora per poco, PIWI, ovvero vitigni resis-tenti ad alcune malattie. Come al solito si comincia con le crociate, le ideolo-gie, poi speriamo si arrivi alla ragione. Va cioè valutato effettivamente se questi vitigni presentino poi nel vino caratteristiche troppo differenti rispet-to a quelli non resistenti. Tutto parte da lì e anzi, dico di più, se anche le differenze fossero evidenti vale la pena buttare tutto nel rogo della "sacra tradizione" invece di ragionare che magari ci si potrebbe "adeguare" (in fondo adeguiamo il nostro gusto da sempre, dai vini "conciati" degli antichi romani al Retsina ancora bevuto, per dire) per un bene superiore che è quello della sostenibilità? Perché, ricordiamolo, usare vitigni resistenti significa infestare meno l'ambiente con prodotti di sintesi, ma anche naturali come zolfo e rame (che non sono mica innocui). Pensiamoci, se ci riesce. 

Il Bignami del vino

Con parole semplici ma non inade-guate Cristiana Lauro prova a fare semplice divulgazione del vino con il suo libro Il metodo EasyWine.
(...) Cos’ha di prezioso questo libro? Fondamentalmente il fatto che si pone in modo serio e giocoso, quasi “pop”, il problema della divulgazione dell’argomento vino. Negli ultimi anni c’è stata una sempre maggiore distanza fra il pubblico dei sapienti e dei competenti e la gente comune, che in molti casi si spaventava nel dovere affrontare una materia che da piacevole e alla portata di tutti era divenuta sempre più tecnica e respingente. Uso di parole di difficile comprensione, talvolta persino ger-gali, frutto di fughe in avanti comuni-cative che non prevedevano il fatto di doversi far capire da chi volesse solo avvicinarsi al mondo del vino con semplicità, aspettandosi infor-mazioni e non indottrinamenti. (...) 
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COMUNICAZIONE E FORMAZIONE - I SUGGERIMENTI DI FABIO


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DATI
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Quando: da sabato 23 a domenica 25 novembre
Orari: sabato e domenica 11:00 - 19:00 / lunedì 10:00 - 16:00
Dove: PiacenzaExpo - Piacenza
Oganizzatore: FIVI
Prezzo: Euro 15,00 con calice degustazione, Euro 20 per due giorni, Euro 30 per tre giorni. Euro 10,00 al giorno per associati AIS, FISAR, ONAV, SLOW FOOD, FIS, AIES, GO WINE e ASPI e per i possessori del biglietto della manifestazione MareDivino 2019

 

9° Mercato dei vini dei vignaioli indipendenti
 

Le porte dei padiglioni di Piacenza Expo saranno aperte sabato 23 e domenica 24 novembre dalle 11.00 alle 19.00 e, novità di quest’anno, anche lunedì 25 dalle 10.00 alle 16.00. Per agevolare l’ingresso, le casse apriranno un’ora prima. Piacenza Expo, partner della manifestazione, si conferma il luogo ideale per la strategica posizione geografica e per la tipologia di struttura e di organizzazione fieristica, capace di accogliere Vignaioli da tutta Italia e al contempo di mantenere lo spirito del Mercato fatto di incontri e confronti.
Protagonisti del Mercato saranno i Vignaioli Indipendenti, che raggiungono con questa edizione la presenza record di 626 espositori provenienti da ogni regione d’Italia. I Vignaioli Indipendenti sono i rappresentanti di una viticoltura artigianale che vuole farsi custode del territorio e delle tradizioni, che segue l’intera filiera produttiva dalla coltivazione delle vigne fino alla produzione e all’imbottigliamento del vino.
13.000 metri quadri di esposizione per un evento che l’anno scorso ha visto 18.000 ingressi in due giorni. 800 carrelli (erano 500 nel 2018) e 300 trolley a disposizione per gli acquisti. Sarà possibile farsi spedire le bottiglie acquistate direttamente a casa grazie al servizio offerto da I-DIKA.
“Questi numeri – commenta la presidente FIVI Matilde Poggi – confermano la rilevanza e la crescita continua negli anni dell’appuntamento più importante per la nostra Federazione, una vera e propria mostra mercato che porta a Piacenza vignaioli da tutta Italia e un numero sempre crescente di visitatori”.
Nel padiglione 1 il pubblico potrà confrontarsi direttamente con i Vignaioli che già conosce, scoprirne di nuovi, ascoltare racconti di uomini, territori e sfide, degustare e acquistare i vini. Tra questi anche tre vignaioli indipendenti francesi provenienti dalla Champagne, dal Rodano e dalla regione della Charente.
Nel padiglione 2 troveranno invece spazio 17 Artigiani del Cibo che, in una sorta di tour gastronomico, proporranno specialità della tradizione italiana da consumare in loco o da portare a casa.
Un ricco programma caratterizzerà il Mercato. Nel corso dei tre giorni sarà possibile partecipare a cinque degustazioni dedicate al rapporto tra uomo e territorio condotte rigorosamente da Vignaioli. Quest’anno esploreranno Sicilia, Toscana, Piemonte, Puglia e Emilia Romagna.
Domenica sarà invece il momento della cerimonia di premiazione del Vignaiolo dell’anno. Il riconoscimento, intitolato a Leonildo Pieropan (tra i fondatori della FIVI), andrà a Lorenzo Accomasso, vignaiolo in Piemonte che si è distinto per la sua produzione di Barolo e per l’impegno profuso per il suo territorio.
Lunedì mattina verranno consegnate le targhe ai nuovi Punti di Affezione, enoteche e ristoranti promotori del messaggio dei vignaioli indipendenti e che possono quindi esporre il logo FIVI nel loro locale.

Per tutte le informazioni e il programma completo : www.mercatodeivini.it

INFO IN BREVE | Mercato FIVI a Piacenza:
Quando:
 sabato 23, domenica 24 e lunedì 25 novembre 2019
Dove: Piacenza Expo – Località le Mose, Via Tirotti, 11 – Piacenza
Orario di apertura al pubblico: sabato e domenica dalle 11.00 alle 19.00, lunedì dalle 10.00 alle 16.00. Apertura casse un’ora prima.
Ingresso: € 15.00 per un giorno, € 20.00 per due giorni, € 30.00 per tre giorni comprensivi di bicchiere per degustazioni
Ingresso ridotto: € 10.00 per soci AIS – FIS – FISAR – ONAV e SLOW FOOD (il socio deve mostrare tessera valida dell’anno in corso) e possessori del biglietto della manifestazione MareDivino 2019
Parcheggio: gratuito
Info utili: 800 i carrelli e 300 trolley disponibili per gli acquisti
I minorenni non pagano l’ingresso e non possono effettuare degustazioni

 

FIVI – Federazione Italiana dei Vignaioli Indipendenti
La Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti (FIVI) è un’associazione nata nel 2008 con lo scopo di rappresentare la figura del Vignaiolo di fronte alle istituzioni, promuovendo la qualità e autenticità dei vini italiani. Per statuto, possono aderire alla FIVI solo i produttori che soddisfano alcuni precisi criteri: “Il Vignaiolo FIVI coltiva le sue vigne, imbottiglia il proprio vino, curando personalmente il proprio prodotto. Vende tutto o parte del suo raccolto in bottiglia, sotto la sua responsabilità, con il suo nome e la sua etichetta”.
Attualmente sono circa 1300 i produttori associati, da tutte le regioni italiane, per un totale di circa 13.000 ettari di vigneto, per una media di circa 10 ettari vitati per azienda agricola. Quasi 95 sono i milioni di bottiglie commercializzate e il fatturato totale si avvicina a 0,8 miliardi di euro, per un valore in termini di export di 330 milioni di euro. I 13.000 ettari di vigneto sono condotti per il 51% in regime biologico/biodinamico e per il 49 % secondo i principi della lotta integrata.

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Fabio Ciarla · via Collicello 39 · Velletri, Rm 00049 · Italy

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