“Concorrenza è una parola centrale: chiediamo di poter competere ad armi pari con i grandi operatori multinazionali che già sono ampiamente presenti nel nostro settore. Chiediamo estensione dei principi di diritto fondamentali dell’ordinamento europeo a tali operatori e semplificazione e alleggerimento delle norme stratificatesi nel tempo nel nostro settore. Il primo banco di prova sarà il recepimento di disposizioni europee importanti, fra cui la nuova direttiva dei servizi audiovisivi, la direttiva sul copyright online, il codice europeo delle comunicazioni elettroniche, la direttiva cavo-satellite, per citarne alcune”.
“Televisione e radio: quest’ultimo mezzo, ampiamente rappresentato in CRTV, gode di buona salute nonostante l’impatto dirompente dell’online e si accinge, anch’esso, a un cambiamento epocale nello standard di trasmissione via etere e nelle declinazioni online (si pensi all’aggregatore nazionale Radio Player): la sfida, anche qui, è mantenere la salienza dell’offerta radiofonica nell’ambiente digitale”.
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