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QUALCHE FOTO DALLA
FESTA DEGLI AUGURI 2019

CALCIO

Periodo no per i ragazzi di Martire

Nelle ultime due settimane i ragazzi di mister Martire hanno perso due partite.

La prima ha visto i cussini sconfitti in trasferta per 2-1 a Torrenieri; il gol degli universitari è stato segnato Bertagnin.
La seconda partita, casalinga, si è chiusa sull'1-0 per lo Sporting Uopini malgrado un'ottima prestazione dei ragazzi allenati da Martire che avrebbe meritato un risultato positivo.

JUDO

Intervista a Simone Muzzi

Classe 2000, senese D.O.C., studente universitario iscritto alla facoltà di fisioterapia cintura nera II dan di Judo.

Se il Judo fosse un lavoro anziché uno sport potresti essere definito uno studente lavoratore. Una grande passione ma anche un impegno.

Di sicuro un importante impegno perché per mantenere un livello agonistico alto che dia soddisfazione gli allenamenti devono essere tanti e di qualità. Questo inevitabilmente richiede tempo e tante energie. Per me è anche una questione di serietà che si deve a tutte le cose cui decidiamo di dedicarci e scegliamo di fare nella vita siano esse uno sport, lo studio il lavoro o altro. L’impegno deriva poi anche dagli obiettivi che ci poniamo. A me piace competere e mantenere il livello piu alto possibile e per fare ciò il sacrificio è tanto e devi anche rivedere le priorità della tua vita I livelli da te raggiunti ti hanno portato a viaggiare molto per raggiungere i tatami di gara in varie città d’Italia e all’estero. Questo ti ha consentito di confrontarti con tanti atleti e società sportive.

Cosa differenzia queste società dalla sezione Judo del Cus Siena

Il cus prima di essere una società è una grande famiglia che guarda ai ragazzi che crescono qui non come macchine da medaglia che devono esclusivamente dare risultati ma principalmente come giovani che cerca di far crescere anche da un punto di vista umano. In questo siamo agevolati dal fatto che il Judo è una disciplina sportiva che si fonda su principi filosofici diffusi da Jigoro Kano che si rivolgono alla crescita dell’uomo e della società in cui vive. Gli stessi allenatori e penso in primis a Simone Cresti cercano di non limitarsi a guardare le abilità tecniche sportive dell’atleta ma vengono ad instaurare con lui un rapporto di amicizia che agevola la crescita di entrambi.

Quali sono le caratteristiche che deve avere un Judoka

Un judoka deve essere disposto al sacrificio perché questo è uno sport che da tanto ma chiede anche tanto. Il tatami ti restituisce quello che gli dai. Credo che il Judoka deve avere rispetto verso gli altri e soprattutto, quando è in gara, nei confronti dell’avversario che non deve mai essere visto come nemico ma come “un altro da noi” che ci aiuta a migliorarci. Un'altra qualità che penso debba essere richiesta al Judoka è l’apertura mentale che facilita l’apprendimento dell’arte marziale, ma soprattutto la successiva applicazione nella pratica. Il judoka deve avere la capacità di adattarsi velocemente a situazioni che vengono a modificarsi repentinamente con l’umiltà nel riconoscere i propri errori per potersi migliorare

Parlaci di un Campione, un judoka che conosci bene: Simone Muzzi.

Ho iniziato il judo a 5 anni casualmente e con gli anni è stata una scalata verso un mondo che mi incuriosiva, appassionava e mi piaceva sempre di più. La svolta è arrivata nella adolescenza quando ho iniziato a frequentare il gruppo di junior e senior che frequentavano il nostro dojo e fra i quali vi erano gli agonisti di punta del momento. In particolare mi viene da pensare a Francesco Lo Parco con il quale è nata e si è mantenuta nel tempo una grande amicizia e Andrea Ferretti visto come un mito da emulare e che all’epoca mi prese sotto la sua ala ed è stato anche grazie a lui che sono cresciuto come ragazzo e come judoka. Crescendo l’impegno è diventato sempre maggiore, più soddisfazioni ma anche più responsabilità. Per me è sempre stato e rimane una passione che mi fa stare bene, mi fa sentire me stesso così come sono: sul tatami come nella vita

Quali sono state le emozioni piu forti che hai vissuto sul tatami

A livello di emozioni forti, penso sicuramente al campionato italiano 2017, ultimo mio anno come cadetto in cui conquistai il settimo posto. Anche se ero rimasto fuori dal podio, per me è stato un traguardo importante che ha fatto scattare dentro di me un qualcosa che mi ha dato una accelerazione per un realizzare un salto di qualità. Negli anni successivi sono riuscito a rimanere nelle posizioni più alte della ranking italiana collezionando diverse medaglie nei Grand Prix. In particolare ricordo il bronzo conquistato a Torino nel 2019 dopo sette incontri di cui sei vinti. Tra i momenti più coinvolgenti emotivamente sicuramente quello più intenso è stato il raggiungimento della cintura nera ottenuta grazie al primo posto conquistato nella qualificazione di coppa Italia. Quello stesso giorno partecipava alla coppa Italia per un’altra categoria anche Gregorio Orlandi (anche lui oro in quella occasione) uno degli agonisti della vecchia guardia preso da me come esempio. Saperlo li insieme a me in quella occasione dava alla giornata un valore ancora più importante. Non posso non citare l’oro nei campionati italiani a squadre che ho vinto nel 2016 con l’OK Arezzo. Un podio italiano ha sempre un sapore diverso.

E il tuo sogno nel cassetto

A livello sportivo il mio sogno è riuscire a conquistare una medaglia al campionato italiano dopo aver sfiorato il podio con due quinti e due settimi posti. Il sogno è che questo sport mi possa accompagnare nella vita compatibilmente con i miei impegni lavorativi continuando a offrirmi le emozioni che vivo oggi.

Vedo che stai guardando l’orologio con insistenza. Conoscendoti e conoscendo la tua precisione e correttezza capisco che non vuoi arrivare in ritardo per il saluto di rito prima di iniziare l’allenamento. Un’ultima domanda. Tra tanti sports tutti di pari valore e dignità perché un ragazzo dovrebbe scegliere il Judo

Perché il judo, nel migliorarci fisicamente, ci aiuta a crescere come uomini e ci fornisce strumenti che potremo utilizzare anche nella vita, sul lavoro, nei rapporti con gli altri.

PALLAVOLO FEMMINILE

Tanti buoni risultati in tutto il settore giovanile

Per il settore giovanile, ai nastri di partenza, a metà dicembre, ci sarà il Campionato Under 12.
Guidate dall'allenatore Matteo Falchi, le giovanissime cussine si stanno preparando al meglio e con entusiasmo per questa nuova esperienza sportiva e a loro va il nostro in bocca al lupo!

Per quanto riguarda gli altri campionati del settore giovanile, le nostre 2 squadre Under 18, le 2 squadre Under 16, e le 2 squadre Under 14 hanno terminato la fase del girone di andata con risultati positivi, e ora sono pronte ad affrontare il girone di ritorno. Le 2 Under 13 hanno iniziato il campionato a metà ottobre.

L'Under 18 di Andrea Santelli dopo 8 giornate di campionato è salda al secondo posto nella classifica del suo girone, le ragazze sono impegnate anche nel campionato di 1a Divisione. Buoni i risultati anche per le ragazze dell'Under 18 di Elisabetta Alberti che sono impegnate in questa stagione anche nel campionato di 3a Divisione.

A loro tutte va il nostro augurio di buon lavoro e sempre Forza Cus!

SCHERMA

Due podi dal fioretto e dalla spada femminili

Due podi dal fioretto e dalla spada femminili nella prova regionale del Campionato Nazionale Assoluti che si è svolta a Navacchio (Pi), per gli atleti del Cus Siena Scherma Estra.
A salire sul terzo gradino per la medaglia di bronzo sono state Valentina Bichi, Caterina Ricci, Matilde Legnaioli e Letizia Rapezzi per la spada, e Camilla Bonechi, Emma Petrini, Lavinia Amabili e Sara Grasso nella categoria fioretto. Impegnati anche i maschi con la squadra B, i più giovani, composta da Giovanni Settefonti, Joseph Ceroni e Alessandro Lilli, giunta settima, e la squadra A, i più adulti, con Simone Boccacci, Lorenzo Giannini e Adelphe Miawotoe, classificatasi, invece, ottava.

Per quanto riguarda, invece, il Gpg, Gran premio giovanissimi, la gara interregionale che si è svolta a La Spezia ha visto i colori senesi del Cus difesi da Giorgia Putti, Agata Cerpi, Francesca Telese, Chiara Oliboni, Matilde Calamassi e Greta Buccciarelli, per la compagine femminile e da Tommaso Corsi, Riccardo Santaniello e Andrea Marrelli per quanto riguarda la rappresentativa maschile.

Come ogni anno, in occasione delle feste, in palestra, i più piccoli hanno realizzato l’albero di Natale con la supervisione delle maestre Lucia Cetoloni, Costanza Panichi e Eleonora Pieracciani. Si tratta di una consuetudine che precede la cena degli auguri alla quale partecipano circa 200 persone tra atleti del Cus Siena Scherma, allenatori, genitori e ospiti. Un’occasione conviviale per manifestare il calore della festa anche all’interno della società. La palestra di scherma, seppur con orario ridotto, rimarrà aperta per gli allenamenti anche durante il periodo delle vacanze natalizie per la preparazione delle gare che caratterizzeranno i primi giorni del nuovo anno.







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