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Rete Tende Rosse e Cerchi di Donne

Febbraio 2020
L'autunno e l'inverno sono stati come la preparazione di un salto: concentrazione, studio, silenzio, visione, riflessione.
Abbiamo tessuto legami e connessioni che sono diventati volti, parole, abbracci.
Temevo di non trovare altri esempi di collaborazione da raccontare e invece sono a scegliere a quale dare per primo questo spazio. Come al solito appuntamenti, approfondimenti e racconto. Buona lettura

Ricomincio da Me(Dea)
Tutto ciò che ho praticato finora, lo chiamo opera d'amore...
(Seneca, Medea)
Incontro Annuale
Rete Tende Rosse e Cerchi di donne
Altradimora - 8-10 maggio 2020


Già abbiamo scritto qui di sorellanza, di condivisione, di comunanza di intenti e di sentire. Abbiamo avuto la prova che si può sentirsi come se ci si fosse sempre conosciute anche solo passando insieme una mattina ricercando intorno ad un castello diroccato la vera voce di Medea, la sua versione della storia.
Non molto di più si può raccontare ma si può ascoltare una sintesi di ciò che abbiamo condiviso, amorevolmente raccolto da Monica Lanfranco e pubblicato sul sito della Radio delle donne
Una carrellata delle immagini del lavoro insieme la puoi vedere qui.

Sono aperte le iscrizioni all'incontro dall'8 al 10 maggio!
Vedere il programma comporsi pezzo per pezzo è stata un'emozione
.
Abbiamo già conferma della partecipazione, oltre a Monica Lanfranco, di Maura Gancitano, Alessandra Chiricosta e molte altre donne delle realtà dei cerchi locali e degli altri cerchi della rete per approfondire i temi di libertà, giustizia e forza di cui è traccia il racconto di Medea che attraversa i secoli.
Qui il programma e diversi approfondimenti. Qui l'evento FB che ti invitiamo a condividere nel tuo cerchio, come questa newsletter; di seguito una citazione da un articolo scritto sulla figura di Medea da Alessandra Chiricosta che richiama alcune delle domande che ci siamo fatte, e abbiamo fatto a Medea, nei giorni che abbiamo dedicato alla sua voce. A presto!
INFO E PRENOTAZIONI: incontrotenderosse2020@gmail.com

"La lettura euripidea, e ancora di più in quella di Seneca, sembrano suggerire che Medea “riesca” ad uccidere i propri figli in virtù di quella ferinità che le è propria, in quanto “barbara”. Se Giasone appare come un traditore, un opportunista, tuttavia la sua colpa sembra eclissarsi di fronte all'atrocità della risposta di Medea che, da ultimo, sembra dar ragione alla decisione di Giasone di scegliere una più conciliante e ragionevole principessa greca. Medea, colpendo i suoi figli, opera violenza contro la stirpe di Giasone, in quanto la linea di discendenza greca è patrilineare. Ma l'infanticidio viene visto come atto di massima barbarie, perché nega la logica “naturale” in cui una donna è fatta per essere madre.
La sensibilità contemporanea, però, sembra porsi quesiti di ordine diverso circa l'atto di violenza, che accomuna la Medea di Alvaro alla Sethe di Morrison: cos'è più “violento”, un atto che appare “contro natura” oppure la logica “razionale e illuminata” che lo ha implicitamente guidato e determinato? inoltre, la vita in sé può considerarsi un valore assoluto, anche quando perde di sensatezza e dignità? Le risposte di Medea-Sethe sembrano guidare in una direzione considerata “pericolosa” dalla morale comune, lasciando uno strano senso di inquietudine e di disagio nel lettore, soprattutto se appartiene ad un contesto europeo o “wasp”.
" DALLA PARTE DI MEDEA:FEMMINISMI ASIATICI di Alessandra Chiricosta

- Miracoli -
Dici che non hai i soldi, un posto di lavoro sicuro, non hai tempo, dici che ci dovevi pensare prima, non hai più l'età.
Dici che ne hai viste troppe, sentite di più, dici che hai perso la voglia, in fondo chi te lo fa fare e poi per cosa ma poi per chi?
Dici che sei stanca, che quel che fai anche se non basta te lo fai bastare, dici che i treni non passano sempre e per sempre.
Tanto a te piace andare a piedi, al massimo prendi una bici, male che vada un passaggio.
Dici poi che gli altri forse hanno avuto una buona stella in più e che per te non c'è problema, ti basta la luna.
Qualche volta storta.
Dici che non lo sai e che il meglio non lo sai fare, dici che spesso ti senti il peggio.
E va bene, va bene tutto quello che dici...ma credimi, quello che stai facendo con quello che hai e con quella che sei in questo momento, secondo me è già un miracolo.

La Raccontadina

Questo mese parliamo di un libro che è un miracolo come ogni donna che vi ha partecipato, come ogni donna.
Quando Rossella Grenci mi propose di partecipare a questa avventura pensai che le probabilità che si arrivasse in fondo fossero pochissime, dopo qualche settimana di discussioni nel gruppo dedicato pensai che fosse un'impresa impossibile e invece fra tira e molla, fra ci sono e non più, fra lo mando domani e poi dopodomani ce l'abbiamo fatta.
Ho partecipato con Rossella alla rilettura delle bozze e così tante voci così diverse stridevano con l'idea di coerenza che mi hanno ficcato in testa fin da piccina insieme al monoteismo, alla monogamia, all'integrità ed all'individuazione. Ci ho messo un po' a convincermi che se è vero, come ho capito nel tempo, che conteniamo moltitudini, perché un libro scritto da donne non dovrebbe fare altrettanto?
Ci siamo fidate profondamente di Rossella e di ogni altra che lei ha scelto di coinvolgere e che abbia deciso di arrivare fino in fondo. Il risultato è un coro in cui ogni donna potrà trovare conforto e sostegno nel seguire la propria traccia unica ed irripetibile.
 Alle origini le donne erano riconosciute come Dee, si viveva in società pacifiche e matriarcali la cui civiltà ci è stata raccontata dall’antropologa Marija Gimbutas.
Grazie a lei, e a molte altre donne venute dopo di lei, è cominciato un risveglio culturale di queste antiche memorie.
Riagganciandosi a queste memorie ogni donna ha raccontato una Luna, secondo il suo sentire o l’appartenenza ad una tradizione.
Ognuna, infine, ha donato una pratica, qualcosa che potesse aiutare le sorelle ad iniziare o a continuare lungo il cammino, in questo antico percorso, seguendo le orme delle nostre antenate.
Il libro uscirà a metà febbraio, seguiranno eventi di presentazione in tutta Italia. Ecco l'elenco delle autrici: Francesca Ollin Vannini, Caterina Mouji Grazzini, Luz Amparo Osorio, Maria Cristina Favini Berti, Laura Sofia Cariolato, Sofie della Vanth​, Lara Amantia, Eleonora Cosner, Barbara Mariggiò​, Maya Vassallo, Laura Ghianda, Carla Babudri​, Annalisa De Luca​ e con le illustrazioni di Morena Luciani Russo.
Nel sito dedicato trovi il calendario delle presentazioni e i contatti delle autrici per avere copie del libro o organizzare presentazioni nel vostro cerchio.
 

Una collaborazione nascente
 

Le Campate sono una realtà particolare, un luogo di donne per donne che negli anni ha portato avanti il tentativo di essere anche comunità residente.

Questo magico luogo in mezzo ad una delle parti più belle della campagna toscana ha visto passare centinaia di donne nelle occasioni più diverse ma sempre significative: dalla Campeggia matriarcale a corsi di tiro con l'arco intuitivo, concerti, meraviglie di passaggio come le donne Moso, i seminari di Sofie della Vanth e molto altro, oltre a tutta una popolazione di caprioli e cinghiali che per certi versi quasi l'assediano.
C'è stato un grosso cambiamento ultimamente ed è nata la CAMPAGNA per SCAMPIAMOLA - fondo a sostegno delle CAMPate, un luogo di donne per donne immerso in 13 ettari di bosco e uliveto, nelle colline attorno a Certaldo (FI); ha quattro anni di storia e di storie. Qui molte donne sperimentano e ricercano, trovano e perdono, e ritrovano i MODI di Vita Matriarcale, ne coltivano l’Essenza, ne accudiscono il  fuoco.
Qui si Ri-Conosce l’importanza di creare momenti spazio/temporali riservati alle donne, per custodire quella  sapienza femminile antica e ritrovata che è Generativa di Benessere  per l’intera Comunità Umana. A partire da sé.
Alle Campate le donne ritrovano i ritmi, i suoni ed i silenzi, i Saperi ed i sapori della Connessione con la Natura, il Selvatico è sulla soglia di casa.
Alle Campate si pratica l’economia del dono, si dona e si ricevono doni.
Nel corso degli anni la Casa ha avuto molte migliorie per creare spazi confortevoli, sale, laboratorio, cucina collettiva, bagni, compost toilet e docce esterne; il terreno circostante è in produzione (orto sinergico, piante officinali, alberi da frutta e uliveto).
Le Campate sono pronte.
Durante l’ultimo anno la gestione del Luogo è cambiata con l’intenzione di passare  da una Gestione centralizzata a una Gestione Collettiva.
Una bella Sfida politica ‘in uscita’ dal Patriarcato, che nasce dal desiderio di donne che vogliono scampare alla scomparsa delle Campate. Come riuscire nell’impresa?
Mettendoci ognuna del suo!
Partecipa alla campagna/compagna a sostegno delle spese di gestione annuali della Casa Le Campate
Scampiamo il rischio che Le Campate vadano sprecate!
Con un versamento mensile (minimo 10 euro al mese) o annuale, creiamo un fondo economico a copertura delle spese di affitto, utenze e manutenzione ordinaria e straordinaria della Casa Le Campate. Generiamo Abbondanza!
Il contributo è libero, congruo con le possibilità di ognuna. Per conoscere le modalità di partecipazione,
 i dettagli sul bilancio preventivo di spesa delle Campate, i termini di gestione del fondo, scrivere a:
lecampate@gmail.com – in oggetto Campagna sCAMPate
Sottoscrivendo alla campagna, si diventa sCAMPate e come tali si può godere delle seguenti possibilità:
- residenza alle Campate, compatibilmente con il calendario degli eventi; la residenza alle campate è sempre in autogestione consapevole riguardo ai pasti, al pernottamento, alle pulizie, in modalità non turistica ma partecipativa del luogo comune, a rotazione e nel rispetto di eventi e seminari che vi si tengono
- Tessera gratuita all’ Associazione Sciamadonne (l’adesione non è obbligatoria); è utile per partecipare ad eventi e corsi organizzati dall’ass. SciamaDonne.
Aderire alla Campagna sCAMPiamola significa  partecipare ad un progetto di donne per donne, Sognato da alcune, Realizzato da tante, e da oggi Partecipato da Tutte.

 

L'8 marzo due donne partiranno per un'avventura che si prospetta bellissima: Libera come una donna.
Di troppo entusiasmo la camminata c'è nata.


L'invito è per tutte le donne che partecipano a Tende Rosse e Cerchio di donne a contattare le due camminatrici (che andranno da Lucca a Roma) in modo da fare almeno un pezzo di strada insieme, con o senza abito da sposa, ma con il senso di voler vivere uno stare e mostrarsi libere. Il Cerchio di donne nel Valdarno, la Tenda Rossa di Velletri e la Tenda Rossa di Roma si stanno organizzando per accompagnarle, contattatele per info (i riferimenti qui).

Dalla pagina del progetto su FB che ti invito a seguire: "Valentina e Barbara percorreranno la via Francigena dall'8 al 31 marzo 2020.
Partiranno andando alla ricerca e allo smascheramento di tutte quelle forme di limitazione della libertà personale che le donne, al giorno d'oggi, in Italia, vivono.
Dalla pressione sociale che ci vuole mogli e madri, esteticamente perfette, passando per le molestie, i “se l'è andata a cercare”, le retribuzioni inferiori sul lavoro, la sequenza che vede la donna come oggetto e come vittima culmina nei maltrattamenti familiari e nel femminicidio.
Nell'urgenza di intraprendere un cammino culturale evolutivo di tutta la società che porti finalmente ad una pace tra le persone ed al rispetto della vita umana, le due attiviste hanno deciso di camminare insieme da Lucca a Roma.
Nel farlo raccoglieranno le storie di vita delle pellegrine e le donne incontrate lungo la via e scatteranno delle fotografie; con questo materiale verrà composta, in un secondo momento, una mostra itinerante.
Le ideatrici indosseranno un abito da sposa: protagonista, metafora, mezzo, oggetto che verrà condiviso con le donne intervistate e fotografate.
Il viaggio intende essere un simbolico percorso di cambiamento finalizzato alla sensibilizzazione sul tema della libertà delle donne.
L'idea di utilizzare un abito da sposa nasce dall'esperienza dell’artista e compagna Pippa Bacca che, nel 2008, durante l'iniziativa “Brides on Tour. Spose in Viaggio”, venne brutalmente uccisa in Turchia.
A pochi giorni dalla partenza, nel 2019, di Barbara che, senza soldi, ha lasciato Bologna per raggiungere Lampedusa, (Travel4Mediterranea), proprio una conoscente, riferendosi a quanto appena citato, le ricordò che “di troppo entusiasmo qualcuna c'è morta”.
Questo seme, inizialmente amaro e doloroso da ricevere è stato trasformato in un' azione volutamente ispirazionale, liberatoria e liberante. Un'azione Libera."
Nel corso della Carovana che ha preceduto l'Incontro annuale del 2018 (qui puoi vedere il video) abbiamo avuto modo di sperimentare quanto questo passaggio fra abbracci, sorrisi, stanchezza, risate ed entusiasmi possa lasciare tracce emozionanti.
La presentazione del progetto sarà il 22 febbraio a Bologna ospitata dall'Associazione Armonie Voci di donna dalle 18 alle 20.
Altre info nel sito del progetto.
Spazio aperto
Lo spazio della newsletter e del blog del sito è aperto a descrizioni particolareggiate dei diversi cerchi o di loro iniziative. In particolare daremo spazio ogni mese al racconto di occasioni di collaborazione fra cerchi diversi o comunque organizzazione di attività per donne e elementi di ispirazione per riflessioni e approfondimenti.
L'indirizzo a cui inviare contributi è retetenderosse@gmail.com.
Red Tent Day Italia su FB
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