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🌿 FEBBRAIO 2020 🌿

Ciao!
 
Grazie per far parte di questa piccola community. Nella newsletter di questo mese parleremo di clima, ambiente e diritti dei bambini. Troverai notizie, articoli interessanti, letture stimolanti e molto altro ancora.

Buona lettura!

Alessandra & Valeria 

🌍 🎶 Giro giro tondo, casca il mondo

Il cambiamento climatico e le tragedie ad esso collegate sono sempre più spesso oggetto di discussione, tanto tra i cittadini quanto tra le istituzioni. L’anomalo innalzamento delle acque a Venezia dello scorso novembre è stato tristemente conosciuto in tutto il mondo, insieme ai devastanti incendi avvenuti in Australia. Situazioni ambientali preoccupanti sono diffuse anche in Brasile, in Amazzonia, nelle aree tropicali dell’Africa occidentale, in Indonesia e nella parte orientale dell’Asia centrale. È chiaro ormai come questi eventi non siano casi isolati, bensì siano uniti dal filo rosso dei cambiamenti climatici.

Passano spesso in secondo piano, invece, le condizioni di vita delle persone che abitano zone del pianeta a rischio e che già oggi stanno soffrendo a causa della crisi climatica. Non si tratta di una lontana visione del futuro, bensì di una realtà con cui alcune popolazioni devono già fare i conti. Tra i primi ad occuparsene in Italia spicca
 Amnesty International, mentre lOrganizzazione Internazionale per la Migrazione (IOM) nelle raccomandazioni alla Presidenza croata del Consiglio dell’Unione Europea ha evidenziato la necessità di includere nelle politiche per affrontare il cambiamento climatico il trattamento dei migranti climatici. È  una realtà sempre più concreta che la politica attuale non sembra essere pronta ad affrontare.

L'UNICEF ha inoltre lanciato un allarme ben specifico: per quanto ne siano i meno responsabili, a subire  gli impatti del cambiamento climatico saranno soprattutto i bambini. Non soltanto perché abiteranno il pianeta del futuro, ma anche perché, ad oggi, in decine di migliaia hanno dovuto lasciare il proprio paese d’origine a causa della crisi ambientale
. Solo nel 2017, 400.000 bambini sono stati costretti ad emigrare per questo motivo e le previsioni affermano che il numero continuerà a crescere. L’ONU riporta la che nei Caraibi i numerosi cicloni tropicali e uragani hanno costretto circa 761.000 bambini a lasciare la regione tra il 2014 e il 2018. Proprio questi dati hanno portato il direttore esecutivo dell'UNICEF Henrietta Fore ad affermare che "la crisi climatica è una crisi dei diritti dei bambini".

Secondo l'UNICEF, nel prossimo decennio circa
175 milioni di bambini all'anno saranno colpiti da disastri legati al clima, mentre  tra vent’anni da 37,5 a 125 milioni di bambini africani in più rispetto al passato saranno soggetti a carenza d'acqua. Infine, entro il 2050 si stima che altri 25 milioni di bambini saranno denutriti, proprio a causa del cambiamento climatico. Sono dati allarmanti ed è ancora poco chiaro se soluzioni specifiche verranno implementate dai singoli governi nazionali con politiche concrete e mirate.

Per approfondire:



Foto: Instagram, @fridaysforfutureitalia

🎬 Tra intrattenimento e impegno sociale

Al Gore, vicepresidente degli Stati Uniti durante la presidenza Clinton, ha cominciato la sua battaglia di sensibilizzazione sui cambiamenti climatici negli anni Ottanta. Quasi quarant’anni dopo, i risultati ottenuti non sono stati quelli sperati, per quanto Gore non abbia mai perso le speranze e la tenacia nel divulgare dati, notizie e avvertimenti. Nel 2006 il film Una Scomoda Verità (An Inconvenient Truth) vince il Premio Oscar come miglior documentario: protagonisti sono Gore e la sua attività di sensibilizzazione sulle tematiche ambientali. L’anno dopo, Gore viene insignito del Premio Nobel per la Pace proprio per il suo impegno nella diffusione della conoscenza dei cambiamenti climatici. Nel 2017 esce Una Scomoda Verità 2 (An Inconvenient Sequel: Truth to Power): questo secondo documentario racconta i grandi cambiamenti avvenuti e i pochi provvedimenti attuati negli undici anni trascorsi. Oltre a continuare a mostrare il grande impegno di Gore, il documentario mostra la speranza portata dagli Accordi di Parigi del 2015 e lo sconforto per la salita al potere di Donald Trump, noto negazionista del cambiamento climatico, che farà uscire gli USA dagli stessi Accordi nel 2017. Entrambi i documentari di Gore sono disponibili su YouTube Film.
Un altro personaggio dal potente impatto mediatico che ha a cuore le tematiche ambientali è Leonardo Di Caprio. Nel 2016 è stato protagonista e produttore del documentario Punto di non ritorno (Before The Flood), distribuito da National Geographic su tutte le sue piattaforme. L’attore viene nominato nel 2014 “Messaggero di Pace” dell’ONU, di cui diventa ambasciatore delle tematiche legate al cambiamento climatico. Nel documentario, Di Caprio incontra diversi personaggi influenti a livello mondiale per discutere le condizioni del pianeta e il cambiamento climatico, da Papa Francesco a Elon Musk, da Barack Obama all’allora segretario dell’ONU Ban Ki-moon. Il documentario è attualmente disponibile su Netflix.

📚 I libri del mese

I Fridays for Future sono il chiaro esempio di un movimento per il clima nato dai giovani e giovanissimi, che si scontra con un gruppo di adulti all’apparenza insensibili al tema. La sensazione di impotenza è molta tra chi ancora non ha ancora il diritto di voto, e la manifestazione pacifica sembra essere l’unica strada perseguibile. Con il suo grande esempio, Greta Thunberg ci ricorda però che Nessuno è troppo piccolo per fare la differenza, come recita il titolo del suo libro: una raccolta dei suoi più importanti discorsi in giro per il mondo, testimonianze del suo impegno e della sua lotta per farsi ascoltare.
Anche negli adulti c’è spesso un sentimento di frustrazione: davanti alla distruzione del pianeta si sente di non avere idea di cosa fare per rimediare. Il proprio impatto è visto come irrilevante e non sufficiente per  cambiare davvero le cose. C’è invece un atto “piccolo” e relativamente semplice e che può compiere ciascuno di noi per la salvezza del pianeta: cambiare le proprie abitudini alimentari. Il titolo italiano dell’ultimo libro di Jonathan Safran Foer è emblematico: Possiamo cambiare il mondo, prima di cena. Presentando in prima persona le difficoltà che possono scaturire nel passare ad un’alimentazione completamente vegana, Safran Foer spiega, con dati e ricerche scientifiche, quanto smettere di assumere prodotti animali a tavola ridurrebbe radicalmente le emissioni di CO2 nell’aria, aspetto  fondamentale per la salvaguardia del pianeta. “Cambiare il nostro modo di mangiare non sarà sufficiente di per sé a salvare il pianeta” dice Safran Foer, “Ma non possiamo salvare il pianeta senza cambiare il nostro modo di mangiare”.

🏆 Personalità da premiare

Greta Thunberg è sicuramente un modello fondamentale per quando si parla di clima e ambiente, ma non è l’unica attivista da ricordare. Sta guadagnando sempre più importanza la figura di Ralyn Satidtanasarn, o semplicemente Lilly, dodicenne thailandese che si batte da anni contro l’uso della plastica monouso, un enorme problema in Thailandia, dove in media ogni persona usa 8 sacchetti di plastica al giorno. Come dice Kakuko Nagatani-Yoshida, Coordinatrice Regionale per le Sostanze Chimiche, i Rifiuti e la Qualità dell'Aria con l'ONU Ambiente: "Si possono ignorare tutte le prove e le rivendicazioni del mondo, ma è molto difficile ignorare i bambini quando ci chiedono perché stiamo distruggendo il pianeta su cui devono vivere".
 

Profili Instagram da seguire 

Questo mese consigliamo di seguire il profilo Instagram dell’Organizzazione Meteorologica Mondiale (OMM) (in inglese World Meteorological Organization - WMO), che mostra dati e informazioni su clima, acqua e riscaldamento globale in modo semplice e comprensibile.

🌍 Voci dall'estero 

 📝 Solo un appunto...

Come spiega questo articolo dell’ONU, la figura e lo status del migrante climatico non è definita in modo specifico a livello legale ed è attualmente in atto una discussione su quale sia il nome corretto da usare. “Rifugiato climatico” non è infatti un termine del tutto corretto, perché non esiste ancora un vero status legale per chi è vittima dei cambiamenti climatici. È quindi preferibile utilizzare il termine generico di “migrante climatico, nonostante i media  facciano spesso confusione. Questo articolo parla di una recentissima decisione dell’ONU proprio sul caso di un migrante climatico.

Ioane Teitiota, un uomo proveniente dalla Repubblica delle Kiribati un insieme di 33 isole minacciate dall'innalzamento del livello del mare, aveva chiesto protezione in Nuova Zelanda nel 2013, sostenendo che la sua vita e quella della sua famiglia erano a rischio. Teitiota era però stato deportato dalla Nuova Zelanda nel 2015. È quindi evidente che i migranti climatici non abbiano gli stessi diritti di chi gode dello status e della protezione di rifugiato. 

Dopo che i tribunali neozelandesi hanno respinto la richiesta di Teitiota, il Comitato per i Diritti Umani dell'ONU ha confermato la decisione della Nuova Zelanda, affermando che c'era tempo per la Repubblica di Kiribati e la comunità internazionale per intraprendere un'azione positiva ed aiutare la popolazione locale. Gli effetti futuri del cambiamento climatico, già evidenti in alcuni Paesi, potrebbero però significare che tale decisione della corte neozelandese potrebbe essere considerata, in futuro, una violazione dei diritti umani

Questa sentenza, dichiarata di importanza storica da molte testate giornalistiche, dimostra allo stesso tempo l’arretratezza della legge e l’ambiguità del Comitato per i Diritti Umani. Se ha  sottolineato la gravità dell’attuale crisi climatica, ha però confermato la decisione della Nuova Zelanda di non accettare Teitiota, nonostante sia evidente la preoccupazione per gli effetti che il cambiamento climatico avrà in futuro per alcuni individui.



Foto: Instagram, @fridaysforfutureitalia

 

📍 Un luogo significativo 

Lago Ciad
Un luogo simbolo delle conseguenze del cambiamento climatico è il Lago Ciad, a sud del deserto del Sahara, che nel corso degli anni si è via via sempre più ristretto e rischia ora di scomparire del tutto, come riporta questo articolo di Repubblica. Oltre a questo triste esempio, ci sono purtroppo molti altri posti che in futuro potrebbero non esistere, come elenca questo articolo del Time.

📆 Save the date!  

Questo mese sarà pieno di date importanti e di eventi da non dimenticare!
  •  4 febbraio    Giornata mondiale per la lotta contro il cancro
  •  5 febbraio    Giornata nazionale contro lo spreco alimentare
  •  7 febbraio    Giornata contro il bullismo e il cyberbullismo
  • 10 febbraio   Giorno del ricordo
  • 11 febbraio   Giornata mondiale delle donne e ragazze nella scienza
  • 17 febbraio   Random act of kindness day
  • 21 febbraio   Giornata mondiale della lingua madre 
❗Febbraio è il Black History Month in America e in Canada, in cui si celebrano le opere e il contributo storico di artisti e personalità di colore, spesso ignorate nei libri di storia. Per capire perché è necessario avere un Black History Month, consigliamo questo video di NowThis News. Vi consigliamo anche di leggere il primo numero della nostra newsletter
🍁 Con il 5 febbraio inizia il settimo mese di ingiustizie nel Kashmir. Internet è stato gradualmente e parzialmente riportato nella Valle, ma la popolazione non ha accesso a nessun social media, e per caricare una pagina web sono necessarie ore di attesa, come spiega questo articolo del Guardian. Come ogni mese, invitiamo chi fosse interessato a visitare il sito dell'organizzazione Stand with Kashmir e a seguire la loro pagina Instagram 🍁

📢 Call to Action 

Come ci ricordano spesso i divulgatori scientifici, in primis Beatrice Mautini, in arte @divagatrice, e Gabriele Bernardini, conosciuto su Instagram come @la_somma_e_il_totale, le bevande alcoliche fanno male alla salute. Noi aggiungiamo che non sono solo dannose per noi, ma anche per l’ambiente. produzione, distillazione, l'imballaggio, il trasporto e la conservazione che l'alcol richiede, infatti, hanno un notevole impatto ambientale. Non disperate: se non si vuole rinunciare ad un buon bicchiere, ma si ha a cuore l’ambiente, questo articolo elenca delle bevande alcoliche ecosostenibili! Cin cin!

Ci  sono molti altri modi per dare il proprio contributo per rendere il mondo un posto migliore. Perchè non fare regali solidali per San Valentino? Si possono  ad esempio sostenere i bambini tramite UNICEF o piantare un albero e regalarlo a una persona cara, grazie a Treedom.
Un'altra cosa che potresti fare per diffondere informazione e notizie è consigliare a qualcuno la nostra newsletter!
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💡 Questo mese consigliamo anche...

I diritti di tutti saranno toccati dal cambiamento climatico: secondo Focus, le diseguaglianze economiche e sociali cresceranno a tal punto da creare un nuovo “apartheid”.

In questo ricco articolo, Bossy, in collaborazione con Lamazuna, spiega come i cambiamenti climatici possano essere affrontati nella vita di tutti i giorni. Per un approfondimento ancora più completo, è possibile scaricare un pdf gratuito dal loro store.

Appunti è un progetto nato e curato da Alessandra Tosi e Valeria Rapa, compagne di università diventate amiche scambiandosi proprio degli appunti: ciò che mancava ad una lo aveva l’altra, rimanendo sempre sulla stessa linea d’onda. Dalle lezioni ai temi sociali e culturali il passo è stato breve: anche se a distanza, Alessandra e Valeria non perdono mai occasione di scambiarsi idee, consigli e opinioni sul mondo che le circonda.

ALESSANDRA TOSI
Nata e cresciuta nella nebbiosa provincia di Asti, scopre un mondo nuovo grazie alla laurea in Lingue e all'Erasmus in Inghilterra. Si trasferisce a Berlino e frequenta l'università Humboldt, ma non dimentica l'Italia, in cui torna ogni due mesi. Scrive la propria tesi magistrale sui richiedenti asilo e il sistema di accoglienza in Europa. Sogna di cambiare il mondo, ma ha sempre sonno.

VALERIA RAPA
Nasce a Torino nel 1995, con due mesi d'anticipo. Si laurea in Lingue e comincia subito a lavorare in un contesto internazionale, grazie a cui ogni giorno si relaziona con persone di tutto il mondo. Viaggia molto, legge di continuo ed è sempre alla ricerca di notizie e curiosità. Femminista e attenta all'ambiente, va al cinema più che può e canta in un gruppo rock.
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