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SONO SOLO CANZONETTE
Mio figlio frequenta la sezione tedesca della scuola dell'infanzia Europea: mi spiace non riuscire a creare un ambiente domestico davvero friendly per l'apprendimento di questa lingua, come invece sarei riuscita a fare più facilmente se si fosse trattato di inglese o tedesco. Scovando nei meandri della mia memoria, mi sono ricordata di una canzone in tedesco che non fosse "Ein-Zwei-Polizei": "99 Luftballons" della giovane Nena, caduta nell'oblio dopo questo successo planetario risalente al 1982, come me. È un brano da Guerra Fredda, un'epoca in cui anche liberare in aria 99 palloncini era un gesto eversivo in grado di provocare le reazioni delle forze militari. 
"La favola mia" è il mio pezzo preferito di Renato Zero e parla di finzione, maschera, spettacoli. Questo per dire a breve acquisirò tra i miei clienti un teatro, e sto solo aspettando il giorno in cui sarà vuoto e potrò cantarla sul palco.
Ascolta la playlist della Newsletter Febbraio 2020
A MATTEO BUSSOLA FISCHIANO LE ORECCHIE
perché non mi piace una certa narrazione
Qualche tempo fa ho recensito su Instagram, non molto positivamente, "Notti in bianco, baci a colazione" di Matteo Bussola. In realtà il mio commento non andava tanto a colpire l'autore, che, lo ribadisco, è stato giudicato dalla critica secondo un double standard pericoloso: osannato come un faro di saggezza quando, fondamentalmente, fa il papà, vivendo come un libero professionista che lavora da casa e che ha rivisto priorità e routine all'arrivo di 3 figlie. 
Cioè quello che fanno tutte le donne dai tempi degli australopitechi e che è normale conseguenza della capacità di adattamento di cui l'evoluzione della specie ci ha forniti (tutti).
Il problema è che l'autore si è appropriato di linguaggi e stili materni e li ha riproposti tali e quali: non a caso, il suo seguito è costituito prevalentemente da donne! In sostanza, è influencer presso il pubblico sbagliato. 
Perché nessuna campagna social, che io ricordi, è fatta da padri per i padri, senza ridurli a mammi o "simpatici pasticcioni"? Perché non mi viene in mente un influencer-papà che parli ai papà? Agenzie, copy e art-director ce la facciamo a sfornare qualcosa?
Nel frattempo ho comprato (ma non ancora iniziato) "Papà fatti sentire" di Stefania Andreoli, se mi illumina scrivo una recensione.
Era però un altro l'oggetto della mia polemichetta: è possibile che nessuno si chieda quali siano le conseguenze di questa narrazione della genitorialità fatta di sleep deprivation, sacrifici, casini a non finire, che però magicamente sono compensati dalla tenerezza infinita che i bambini sanno sprigionare? In altre parole, "notti in bianco" vs "baci a colazione"? Questa dialettica bastone&carota è l'unico modo di raccontare l'esperienza della genitorialità? Io penso che per molte persone questa narrazione sia repellente, un terrorismo psicologico travestito da saggezza: fa passare la voglia pure a me, che un bambino ce l'ho già e dormo 8 ore a notte. Tutto questo per dire che mi impegnerò con tutti gli strumenti a mia disposizione per promuovere un'altra idea di genitorialità, sostenibile ed emozionante, dove non si parla di sacrifici, ma al massimo di scelte o impegni.
Ho già un piano per attuare la mia conquista del mondo, e non vedo l'ora.
IL MIO ROMANZO DIVENTA UN AUDIOLIBRO
dal 14-02 "Se tu lo vuoi " è nel catalogo di Storytel
Quest'anno l'unico autentico regalo di San Valentino me lo farà Storytel che ha prodotto l'audiolibro di "Se tu lo vuoi". 
Letto da quella tigre del palcoscenico di Valeria Perdonò, che in piena registrazione mi mandava video e vocali del work-in-progress, circa 8 ore di intrattenimento (per voi) e commozione (per me).
Lo trovate dal 14-02, giusto in tempo per allietarvi il tragitto casa-ufficio
Potete cliccare sul bottone rosa qui sotto per avere un periodo di prova gratuita di 30 giorni anziché 15:
-Se avete letto "Se tu lo vuoi" e volete una reinterpretazione, se non l'avete letto e siete curiosi di sapere di cosa parla
-Se volete ascoltare la playlist di contenuti audio sul matrimonio curata da me: forse non la selezione più allegra del web ma rappresentativa (disponibile a breve)
-Se volete scoprire il catalogo Storytel e ascoltare qualche titolo in particolare (anche non il mio, ok).
Ottieni 30 giorni di test gratuito anziché 15
GLI IMPRENDITORI, SECONDO i DIPENDENTI
e tu, come parli del tuo boss?
Qualche settimana fa sono stata a visitare un'azienda vitivinicola dell'altro Canavese e ho ascoltato il proprietario raccontare di come Adriano Olivetti avesse sottratto forza lavoro al mondo dell'agricoltura (molti contadini divennero operai Olivetti, che prevedeva salari e un welfare al di sopra nella norma) ma che si preoccupò anche di salvaguardare i vitigni e mantenere in vita le cantine sociali (che ancora esistono e proliferano).
Lo fece sia per preservare il paesaggio naturale (era un grande fan dell'urbanistica e della conservazione del territorio) sia per non monopolizzare in modo miope l'economia locale con una sola attività industriale, cioè la produzione di calcolatrici e macchine per scrivere come questa qui sopra.
Qualche giorno dopo ho chiacchierato con un'amica che ha lavorato per anni gomito a gomito con Michele Ferrero, esatto, quelli della Nutella: mi raccontava del rapporto che la famiglia Ferrero aveva con i fornitori, i concorrenti, i dipendenti, dell'impegno nel preservare tradizioni e scelte iniziali.
Mi sono commossa nel udire parlare con autentica ammirazione di un altro individuo (più fortunato, ricco, potente, quindi invidiabile), difenderne le scelte, provarne nostalgia. Mi accade spessissimo di sentire persone lamentarsi dei loro capi, degli amministratori locali, addirittura augurare loro il peggio. Mi sono resa conto che stimare chi ha potere sulle nostre vite sia un'esperienza di "fiducia" molto bella, che tutti dovrebbero fare nella propria vita.
GLI ULTIMI POST
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SAN VALENTINO
regalate fiori Colvin (una ragione valide per farlo) 
Che non sia la mia festa preferita penso si sia capito, ma se amate San Valentino siete nel pieno diritto di regalarvi o regalare a chi volete un bouquet di fiori. Potete usare il mio codice GYNEPRAIO per avere sempre uno sconto del 15% su qualsiasi bouquet o pianta in vaso del loro assortimento.
Per San Valentino è stata anche creata una collezione dedicata, di cui questo a sinistra è un esemplare.
Si tratta di un brand che amo e che supporto con piacere, ma che contribuisce a sostenere anche me: ho deciso che i proventi di questa collaborazione, che porto avanti 365 giorni l'anno, servono direttamente a finanziare questa newsletter e la manutenzione del blog, perché sì, per quanto semplici e bruttini i mezzi di comunicazione di mia proprietà hanno dei costi. Grazie fin da ora a chi comprerà i bouquet di Colvin, e se dio ce la manda buona magari quest'estate faccio un restyling al blog.
Ci vediamo a marzo, più o meno per il mio compleanno
SONO PRATICAMENTE DAPPERTUTTO
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Gynepraio · Vanchiglia · Torino, TO 10124 · Italy