Sono tempi difficili per la nostra società, con il rischio che dopo l’emergenza sanitaria ci sia una lunga crisi economica, che peserà in maniera grave sui salariati, gli indipendenti e le piccole-medie imprese. Per riuscire a superare assieme questa situazione dobbiamo mostrare unità e solidarietà, valori storici del nostro Partito.
Dobbiamo mostrare fiducia nelle autorità, costrette a fare scelte difficilissime in tempi straordinari, con una continua evoluzione delle circostanze. Come Partito riteniamo che in questo il momento sia importante che tutte le forze politiche lavorino assieme cercando di misure condivise per salvaguardare la salute della popolazione e dei redditi. Le misure già introdotte sono state decise soppesando vari criteri in consultazione con esperti, rispetto alle quali è legittimo avere opinioni diverse e pretendere di più. Trovare delle proposte condivise non vuol dire annullare il dibattito democratico. È necessario però che le nostre autorità, considerato lo stato di necessità, possano lavorare prendendo decisioni difficili in tempi brevi.
Allo stesso tempo il nostro Gruppo parlamentare ha deciso di astenersi il più possibile dal fare atti parlamentari, che per ovvi motivi non possono essere trattati in tempi utili dato che l’attività del Gran Consiglio è sospesa. Privilegiamo invece il discorso diretto: negli scorsi dieci giorni ci sono già stati due incontri tra il Governo, i presidenti dei Partiti e i capogruppi in Gran Consiglio. Incontri utili nei quali abbiamo potuto portare le nostre proposte direttamente al Consiglio di Stato, in svariati ambiti. Solo per citarne alcuni: garantire i redditi aumentando lo strumento del lavoro ridotto, diminuire le spese come gli affitti e i premi cassa malati, aiutare le persone più precarie, semplificare le procedure burocratiche per la richiesta d’aiuti, interrompere le attività produttive non necessarie (in questo senso apprezziamo che si sia deciso di chiudere anche i cantieri edili, nonostante le pressioni dalle associazioni padronali oltralpe). Alcune delle nostre proposte sono state nel frattempo adottate dal governo, cantonale o federale; mentre altre sono in discussione, grazie anche al lavoro a livello cantonale, del PSS e dei nostri rappresentanti a Berna: passi iniziali nella giusta direzione! A questi passi si affiancheranno nei prossimi giorni altre proposte, da attuare soprattutto a livello federale per affrontare la questioni di due voci di spesa che pesano in maniera ancora più importanti in questa situazione di crisi: i costi sanitari e il possibile nuovo aumento dei premi cassa malati, così come il costi degli affitti. In quest’ultimo ambito sosteniamo le proposte portate avanti dall’associazione inquilini svizzera.
Nelle prossime settimane ci saranno altri incontri con il governo: se avete delle proposte concrete delle quali pensate dovremmo farci portavoce come partito, potete segnalarcele via mail. Grazie mille per la vostra collaborazione.
Ad emergenza sanitaria conclusa bisognerà fare un’analisi approfondita di quanto accaduto e trarne degli insegnamenti per il futuro: saremo pronti a batterci con tutti i mezzi democratici a nostra disposizione a livello federale, cantonale e comunale per mitigare gli effetti della crisi economica, per rafforzare il nostro sistema sanitario, garantire uno stato forte con mezzi finanziari a sua disposizione per intervenire in ambiti di necessità, e una politica economica che protegga i salariati, gli indipendenti e le PMI. Ci mostreremo battaglieri e saremo pronti a fare opposizione alle proposte insufficienti che – temiamo – porteranno i partiti di centrodestra. Questo però deve essere il nostro atteggiamento in un secondo momento, quando avremo superato l’emergenza sanitaria.
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