Dai civic hacker di Covid19Italia.help
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La scorsa settimana ti abbiamo presentato un'iniziativa di civic hacking che, oltre a riusare risorse già esistenti (sempre una buona prassi), si rivolge a chi sente l'esigenza di mettere le mani in pasta, ma non è formato in medicina. Il progetto è partito: stanno lavorando moltissimo, raccogliendo segnalazioni, richieste di aiuto e fonti ufficiali. Come se non bastasse, popolano la sezione fake news (o bufale o bugie) di cose che stanno girando facendo più danni che altro.

Anche se entrambi siamo parecchio fortunati e quello che sta succedendo non ha sconvolto la nostra vita più di tanto, nessuno dei due curatori di questa newsletter riesce a dare una mano direttamente al progetto di Covid19Italia.help. Però questo spazio ce l'abbiamo, è nostro, possiamo farci quello che vogliamo. E quello che desideriamo farci, in questi giorni strani e difficili, è lasciarlo a chi sta lavorando dietro le quinte. Questa settimana - e le prossime - gli approfondimenti che ti proponiamo non li abbiamo scelti noi (Erika e Matteo), ma il team di Covid19Italia.help. Abbiamo chiesto loro di segnalarci cose che devono girare di più. Abbiamo chiesto loro di aiutarci a fare spazio in una conversazione iper-affollata e di fare ordine per noi in una matassa di informazioni e chimere diverse.

Questo spazio è loro perché non vogliamo stare tra i piedi, perché non possiamo permetterci (non solo noi, a dire il vero) di non selezionare con cautela quello a cui forniamo un megafono e perché loro stanno lì dove c'è da fare, anche se sono dietro le quinte.
Questo spazio è loro perché è la cosa giusta da fare, dal nostro punto di vista.

Se hai tempo e voglia di dare una mano a Covid19Italia.help, fallo! Trovi tutte le informazioni nel loro sito, compresi i social (nel caso tu voglia far girare quello che fanno o ringraziarli).

Ps. Hai visto che abbiamo un PayPal per la newsletter? Ci piace che sia gratis, ma se la leggi volentieri, quello è un buon modo per farcelo sapere.

Scelti per te da civic hacker in carne e ossa

Cose che fanno bene

Succedono cose positive e negative in questo periodo, ma le prime passano in sordina di solito. Quindi, ecco alcune cose utili - oltre che positive - di cui si dovrebbe parlare di più.

Una delle cose che sentiamo ripetere è che gli anziani e le persone a rischio devono stare in casa. E se non possono? A Torino si cercano volontari per prendersi cura dei propri vicini ovvero per "diventare volontari per le persone più fragili in questo momento: un modulo ad hoc per aiutare gli anziani del proprio condominio". Il link per approfondire è nel sito dei nostri civic hacker.

A Milano le cose sono complicate da un po' di settimane. Per cui, c'è chi mette a disposizione alloggi per il personale sanitario.
"REBoutique Milano mette GRATUITAMENTE a disposizione stanze e posti letto normalmente destinate a studenti, a medici, infermieri ed operatori socio-sanitari coinvolti nella lotta al COVID19. Con l’aiuto di una vostra generosa donazione riusciremo a coprire il costo dell’operazione, senza nessun lucro per la società, che metterà a disposizione arredi, corredi e struttura". Ti lasciamo il link alla spiegazione meno concisa dell'iniziativa e di come puoi partecipare (con una donazione o mettendo a disposizione un posto sfitto a Milano).

C'è anche chi pensa a quasi 900.000 persone che potrebbero trovarsi più in difficoltà di altri a chiedere aiuto già nei periodi meno congestionati, figurarsi ora. "Oltre al numero 800-065510 e 435 35 35 (via Sms) da oggi le persone sorde possono inviare una richiesta alla Croce Rossa attraverso l’app 'Pedius' per iOS e Android. L’utente sordo potrà scegliere se parlare o scrivere un messaggio, che il sistema trasformerà in voce artificiale. In tempo reale, grazie alla tecnologia di sintesi e riconoscimento vocale, le parole dell’Operatore della Croce Rossa verranno trasformate in testo e compariranno sul display dell’utente sordo come in una chat" leggiamo nel link dedicato (e, anche se non siamo sordi, siamo contenti che qualcuno ci abbia pensato).

Non ci avrai mica creduto?

La sezione fake news del progetto è una di quelle che noi (Erika, ma soprattutto Matteo) consultiamo con una certa frequenza. Quindi ci fa piacere che uno dei link che ci sono stati segnalati sia proprio una notizia farlocca.
"Circola sui social un’immagine di una presunta cisterna sulla quale è presente - in bella vista - il marchio 'Covid-19'. Ovviamente, la notizia è assolutamente falsa e l’immagine è frutto di un fotomontaggio" troviamo scritto nella pagina della segnalazione che rimanda a un articolo di Juanne Pili per Open. Tra le varie teorie complottistiche e improbabili che ci sono capitate nei feed in questi giorni, questa ce l'eravamo persa!
Tornando seri, Matteo ha partecipato a una conversazione su Twitter che evidenziava proprio l'esigenza di avere una specie di centro anti-bufale e già aveva segnalato il lavoro fatto da questo team di civic hacker (con la benedizione di Erika che ha un'allergia per la re-invenzione della ruota).

Distanti, ma vicini

Non sappiamo com'è la tua situazione specifica, ma noi tra video chiamate di lavoro e di piacere stiamo consumando un bel po' di traffico. Ecco perché trovare un software Open Source per questo specifico scopo tra le cose segnalate, ci ha suscitato una soddisfazione particolare.
"Jitsi Meet [..è] un progetto Open Source che permette di effettuare videochiamate, semplicemente aprendo un URL tramite browser, senza installare programmi, senza registrarsi" troviamo scritto nella scheda sul sito.

Tra le varie cose che abbiamo fatto via schermo in questi giorni c'è anche una cena social ognuno a casa propria. Ma come fa chi ha difficoltà a reperire un pasto? A Milano c'è chi ci pensa: "cominciano a esserci dei problemi per coprire i turni e quindi per garantire aiuto ai poveri. 
L’appello è a chiunque sia in buona salute e abbia voglia di aiutarci nei giorni a venire per mantenere i servizi aperti. Potrebbe esserci necessità nelle due Mense, dove si tratterebbe di preparare i sacchetti per la distribuzione pranzo e cena agli ospiti, oppure di dedicare qualche ora al Servizio Docce" è parte di una richiesta di aiuto dell'Opera San Francesco.

NELLA LIBRERIA DI #CivicHackingIT

Miti del Nord di Neil Gaiman, Mondadori

I rimandi alla newsletter della scorsa settimana sono anche in questa sezione. L'autore di questo romanzo (e il titolo) ovviamente sono diversi, ma la traduttrice è Stefania Bertola (l'autrice che abbiamo scelto per la scorsa settimana).
Questo romanzo non parla né di epidemie né di pestilenza, ma è quello che abbiamo deciso (e il plurale riguarda i curatori di #CivicHackingIT) di leggerci a voce alta in questo periodo. Quando possiamo ci raccontiamo a vicenda di Thor, Loki, Odino e un sacco di altri nordici bellicosi e furbi, decisamente poco amabili, anche se piuttosto divertenti a tratti.
Buona lettura!

Erika e Matteo
 
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Questa mail ti arriva perché ti interessa aggiornarti sul civic hacking in Italia e le sue connessioni (con qualche occasionale spunto dall'estero). La newsletter nata nel 2017, il blog su Medium e il libro (in scrittura) sono curati da Erika Marconato e Matteo Brunati.
 
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