Covid19Italia.help parte seconda
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Come sta andando questo periodo per te? Noi abbiamo due approcci molto diversi: Matteo vorrebbe sapere tutto (numeri, statistiche, notizie, polemiche), Erika il minimo indispensabile. Entrambi, però, ci rendiamo conto che è un problema collettivo per cui non esiste un'unica risposta: servono e serviranno molte decisioni - alcune piccole e alcune grandi - e molte soluzioni diverse. Ci sono azioni (molto) concrete che puoi fare, tra cui collaborare con progetti di civic hacking. Noi abbiamo scelto Covid19Italia.help, lasciamo loro lo spazio di questa newsletter e anche per questa settimana gli approfondimenti che ti proponiamo non li abbiamo scelti noi (Erika e Matteo), ma il team di Covid19Italia.help.  

Se hai tempo e voglia di dare una mano a Covid19Italia.help, fallo! Trovi tutte le informazioni nel loro sito, compresi i social (nel caso tu voglia far girare quello che fanno o ringraziarli). Se vuoi seguire in diretta i bollettini con le iniziative che vengono raccolte, puoi iscriverti al loro canale Telegram (è un bot - cioè una cosa che si popola automaticamente -, non puoi interagire con nessuno lì, ma puoi fare ricerche usando la tua zona come parola chiave, ad esempio).

Per quanto riguarda noi, possiamo consigliarti di sorridere o ridere forte (come sta facendo Matteo ogni volta che vede il video del tizio che non ha capito che la sua compagna è a casa, ma sta lavorando) e di prenderti cura anche della tua salute mentale. Il Consiglio nazionale psicologi ha messo insieme una piccola guida per ricordarci che anche il nostro cervello ha bisogno di attenzione (lo trovi in formato pdf nel loro sito ufficiale).

Ps. Hai visto che abbiamo un PayPal per la newsletter? Ci piace che sia gratis, ma se la leggi volentieri, quello è un buon modo per farcelo sapere.

Cose da fare, replicare o a cui pensare

Ci avevi pensato?

Martedì sera abbiamo partecipato a una #CenaDaRemoto organizzata da Alice Orrù (cosa sia lo trovi su Instagram) e, con gli altri partecipanti, siamo finiti a parlare di alcune persone con situazioni complicate che saranno colpite sicuramente di più da questa emergenza sanitaria (persone senzatetto, migranti, disabili). Una categoria a cui non avevamo pensato sono i bambini con entrambi i genitori ammalati. Il team di Covid19Italia.help ci ha segnalato Zumbimbi "una struttura per bambini tra i 6 e i 14 anni, i cui genitori sono in ospedale perché positivi al Coronavirus e che non hanno altri adulti di riferimento che possano prendersi cura di loro". La struttura ha bisogno di fondi e di volontari (anche a distanza). Se vuoi donare del danaro, segui questo link, se vuoi donare del tempo o dei materiali (pennarelli, giochi, vestiti) segui quest'altro.

Essere costretti a casa è dura per tutti ma cosa deve essere per una famiglia con bimbi autistici? A Roma i "medici e i terapisti dell’Unità Operativa di Neuropsichiatria Infantile del Dipartimento di Neuroscienze e Salute Mentale del Policlinico Universitario Umberto I (via dei Sabelli 108) sono a disposizione per supportare per via telematica le famiglie dei bambini con Autismo che in questo momento di emergenza hanno visto stravolti tutti i loro riferimenti quotidiani e possono presentare criticità da monitorare". Altre informazioni le trovi nel sito.

Idee replicabili

Essere lontani dai propri cari in isolamento in ospedale deve essere terribile, ecco perché l'iniziativa dell'Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari della Provincia Autonoma di Trento è particolarmente importante. "Vicino@TE è la nuova piattaforma che mette in contatto i pazienti Covid-19 ricoverati in isolamento con i propri cari. I parenti possono accedere ai bollettini medici o richiedere informazioni sul proprio familiare, ricevere immagini o video del proprio caro e inviare dediche o messaggi di sostegno e d’affetto" scrivono sul sito di Covid19Italia.help. Per vedere come funziona hanno realizzato anche un breve video.

In provincia di Pisa c'è un gruppo di persone "volontarie dell’associazione culturale Mani Attive [che] sta cucendo mascherine da donare al personale sanitario, ai volontari e ai cittadini del territorio pisano. Hanno però bisogno di supporto per le consegne perché la maggior parte delle signore che se ne occupa è nella fascia d’età di maggior rischio. C’è anche bisogno di materiale utile alla realizzazione delle mascherine, come elastico alto 5 mm o filo bianco". L'iniziativa è sicuramente un modo per rispondere a quello che sta succedendo, a patto di tenere presente che le mascherine non sono tutte uguali (ne ha parlato Altroconsumo qualche giorno fa).

Sei poliglotta?

Una delle cose più pericolose che si può fare in questo momento è far girare storie non vere o inesatte pescate da chissà dove, solo perché ci sembrano credibili. Prima di (ri)condividere qualsiasi cosa, oltre a verificare che la fonte sia autorevole (e no, Ugo e Pina sulla chat di WhatsApp non sono fonti affidabili), ti invitiamo a controllare che la panzana non sia già stata smentita su un portale "che raccoglie fake news da tutto il mondo. Un database che raccoglie tutte le falsità relative a Covid-19. Il database riunisce oltre 100 fact-checkers in 45 paesi e comprende articoli pubblicati in almeno 15 lingue".

Se non temi la lingua inglese, il team di Covid19Italia.help ha ricevuto una segnalazione (che ricondividiamo) che riguarda una piattaforma che si chiama Help with Covid. Si tratta di una "[p]iattaforma in cui puoi trovare progetti nuovi o consolidati che possono contribuire alla gestione della crisi COVID-19 e che necessitano del tuo aiuto", è divisa tra volontari e vari tipi di progetti (tra cui informazioni e notizie, modi per diminuire la diffusione del virus, modi per tracciare l'epidemia e richieste per medici e ospedali). Non ci sono moltissime altre informazioni - nemmeno nel portale - ma trovi il link sul sito.

NELLA LIBRERIA DI #CivicHackingIT

Anni80land. Felinia di Sketch&Breakfast, MagicPress

Siamo entrambi figli degli anni Ottanta, quindi le opere di persone che hanno più o meno la nostra età e sono piene di riferimenti che capiamo ci strappano sempre un sorriso.
Questo fumetto di Sketch&Breakfast è un tripudio alla fantasia, alle spalline esagerate e a tutte quelle persone che amano qualcosa senza vergogna. La nostra protagonista è una zia un po' degenere a cui il nipote viene rapito sotto il naso dai goblin (non serve agitarsi: anche se lei non lo sa, il rapimento è vero quanto i goblin). Felinia parte così alla ricerca del nipote perduto e, nel viaggio, incontrerà tra gli altri Atreyu, Super Mario e Jareth. Un fumetto leggero e divertente, che non si prende per niente sul serio. Non prenderci in parola, su Fumettologica ci sono un po' di pagine: leggile, ridi e decidi.
Buona lettura!

Erika e Matteo
 
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Questa mail ti arriva perché ti interessa aggiornarti sul civic hacking in Italia e le sue connessioni (con qualche occasionale spunto dall'estero). La newsletter nata nel 2017, il blog su Medium e il libro (in scrittura) sono curati da Erika Marconato e Matteo Brunati.
 
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