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     di Dori Agrosì
#Confinamenti storie di quarantene all'estero. Ana Lopez Yuste racconta il suo #RestezChezVous da Bruxelles. In questo clima rileggiamo #LaPeste di #Camus nella nota di @yasminamelaouah http://www.lanotadeltraduttore.it/it/articoli/focus/flashletter/confinamenti/confinamento-n-0-zero

Confinamenti

Confinamenti #zero #0
#RestezChezVous
Bruxelles
7 aprile 2020


Hanno collaborato a questo numero:
Dori Agrosì
Ana Lopez Yuste
Yasmina Melaouah

Carissimi,
in questi giorni di confinamento molte newsletter che solitamente scandiscono un ritmo di lavoro che procede, ecco, hanno cambiato volto. Tutte quante ora ci raccontano una storia molto diversa, con toni più pacati e umani, in uno stile che ci vede sintonizzati con noi stessi, esortati a rimanere in casa, eppure mostrano tutte un dinamismo frenato, ma che non si ferma. Molti raccontano la propria impresa da dietro le quinte, dall’introspezione di questo insolito stile di vita.

In questo clima è sorta la rubrica Confinamenti, e in ogni puntata troverete il racconto di uno scrittore/giornalista/traduttore, all’estero, a spiegarci il suo confinamento che per quanto uguale al nostro, ci spiegherà come trascorre la sua giornata in casa con le uscite limitate al necessario, la maniera con cui viene gestita l’emergenza, se anche loro come noi seguono il modello cinese, quali sono le misure anticontagio, le preoccupazioni, le aspettative. Oppure, se la faccenda è eventualmente diversa.
Ad affiancare ciascuno di questi articoli, ci sarà volta per volta una nota del traduttore!
Confinamenti comincia con la nota di Yasmina Melaouah a La Peste di Albert Camus, con riferimento alla sua traduzione della nuova edizione Bompiani, del 2017.
Sebbene uscito negli anni ‘40, possiamo immaginare l’assoluta attualità di questo romanzo storico che tutti conosciamo.  È incredibile come Camus abbia descritto tutte le dinamiche che stiamo vivendo adesso, dalla lentezza delle autorità all’effetto della quarantena.

Il primo Confinamento arriva da Bruxelles, e a raccontarci come si vive il #RestezChezVous di questi giorni nella capitale belga, è Ana Lopez-Yuste. Ana è una mia carissima amica, spagnola, residente in Belgio da molti anni, lavora nelle istituzioni dell’Unione Europea e abbiamo deciso insieme di lanciare questa rubrica per portarvi fuoriporta.

Buona lettura a tutti,
Dori Agrosì
Confinamento
#RestezChezVous

Bruxelles
E poi, la sopravvivenza
Ana Lopez Yuste
c
orrispondente da Bruxelles
 
Bruxelles, 6 aprile 2020
Da appena poche settimane, Bruxelles si è finalmente accorta dello stato di criticità in cui ormai ci troviamo, sprofondati nel confinamento.
La gente continuava ad andare a zonzo nei café, nei parchi, nei musei, nella moltitudine di festival, in massa, ingenuamente convinta che questa pandemia non avesse nulla a che fare qui, che Bruxelles fosse troppo lontana dall’epicentro di un virus che non ci riguardava. Nonostante le avessimo viste per tempo le corna del diavolo, in un Paese fratello. Eppure...
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Ana López-Yuste, nata a Saragozza nel 1974, vive a Bruxelles sin da adolescente. Ha studiato letteratura germanica e turismo, nei primi anni ha lavorato nel settore della comunicazione. Europea nell’anima, lavora nelle istituzioni dell’Unione Europea. La passione per la scrittura non l’ha mai abbandonata, è stata membro di giuria del premio letterario per ragazzi Bernard Verseel. Scrive poesie, racconti e altre raccolte, in inglese, francese e spagnolo. È corrispondente da Bruxelles per La Nota del Traduttore
La Nota del Traduttore
La peste
Albert Camus
Nuova traduzione di
Yasmina Melaouah
Bompiani, 2017
Vicino a Chambon-sur-Lignon, in Ardèche, c’è un piccolissimo borgo, una di quelle entità geografiche che forse noi chiamiamo località, fra prati e boschi immersi nel silenzio. Ci sono capitata un’estate, in vacanza da quelle parti, poco dopo aver consegnato la mia traduzione de La peste
Non ho resistito al desiderio di vedere quella vecchia grande casa di pietra, una specie di fattoria fortificata con tanto di torre quadrata, oggi con le persiane azzurre e un tappeto di erba verdissima di fronte. Proprio lì Camus ha scritto gran parte della Peste, mentre la Francia occupata era in preda al flagello della guerra...
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Yasmina Melaouah, nata a Tunisi, vive da sempre in Italia e da quarant’anni a Milano dove si è laureata in letteratura francese. Da svariati decenni legge e traduce narrativa francese. Ha insegnato traduzione all’Università degli Studi di Milano e insegna tuttora alla Civica Scuola per Interpreti e Traduttori Aliero Spinelli di Milano. Ha tradotto, fra gli altri, Pennac, Chamoiseau, Colette, Genet, Alain-Fournier, Mauvignier, Enard. Nel 2017 è uscita la sua ritraduzione de La peste di Albert Camus. Nel 2007, in occasione delle Giornate della traduzione di Urbino, ha ricevuto il premio per la traduzione del Centro Europeo per l’editoria.

La Nota del Traduttore è una rivista online di traduzione letteraria, fondata nel 2004 da Dori Agrosì, traduttrice editoriale dal francese. Da allora l’obiettivo è ancora la visibilità del traduttore letterario. Per questo motivo la nota del traduttore è intesa nel significato di microgenere letterario, un articolo scritto dal traduttore con il suo punto di vista da primo lettore dell'opera che ha tradotto.

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