In questo periodo di crisi sanitaria con importanti conseguenze sul piano economico, assistiamo a uno sforzo notevole dell’Ente pubblico per salvaguardare la vita delle cittadine e dei cittadini, per garantire il funzionamento delle strutture sanitarie e per aiutare l’economia, imprenditori come lavoratori, ad affrontare questa sfida senza gravi conseguenze.
Purtroppo ci sono persone «invisibili» nella nostra società - sans papiers, persone in carcere, richiedenti d'asilo, personale ad ore - che proprio per la loro situazione verosimilmente non possono godere, o solo in minima parte, delle misure sanitarie ed economiche previste. Il nostro gruppo parlamentare ha tematizzato la questione con una lettera al Consiglio di Stato, che potete leggere qui. Come spiegato nell'ultima newsletter, si è rinunciato a fare un'interrogazione formale che non verrebbe trattata dato che l'attività parlamentare è sospesa.
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