Copy
# 028 — 21/12/18 • Vai alla versione web

In questo numero si parla delle abilità che un designer deve possedere. Si parla poi di icone, con una mini intervista a uno dei creatori di Nucleo. I tre link di oggi portano in luoghi di solito meno frequentati di altri, ma sempre ricchi di spunti: VSCO, Hover States ed Ello (sì, se ve lo ricordate è proprio quello lì). 

È possibile lasciare un feedback a questo link o scrivermi rispondendo a questa email.


Stai leggendo un numero di Dispenser.Design, una newsletter domenicale su design, tipografia, web e dintorni.

Per riceverla iscriviti qui.


Le abilità che rendono un designer un bravo designer


José Torre in un articolo su UX Collective ha elencato quelle che ritiene siano le 10 abilità che deve possedere un designer. Tra le altre, un bravo designer deve conoscere i principi di base, osservare il mondo, visualizzare idee e sperimentare senza paura.

Scrive Torre:

Il lavoro di un designer non è conoscere la soluzione a un problema, il suo compito è sapere come cercare una soluzione. Non sono la stessa cosa.

La differenza è che invece di trovare subito la soluzione, un buon designer porrà delle domande, effettuerà delle ricerche, sperimenterà, molto probabilmente fallirà e ripeterà questo processo ancora e ancora fino a trovare la giusta soluzione.

Un grande designer sperimenta senza la paura di fallire perché a volte solo dopo aver fallito ti rendi conto che la soluzione ti stava fissando per tutto il tempo. Ciò significa che molte volte, la maggior parte del tempo dedicato alla progettazione sembrerà una perdita di tempo, perché finirai per gettare via grossa parte del lavoro svolto. Tuttavia, la realtà è che senza tutti quei fallimenti non sarai in grado di sapere quale sia stata la soluzione. Fa tutto parte del processo.

 

L’occhio del designer

Lo studio inglese Supremo mette alla prova, con un giochino online: It’s Centred That, un’altra necessaria abilità dei designer: quella di individuare gli allineamenti e i posizionamenti.

 


I modelli del processo creativo

Annamaria Testa in uno dei suoi (tanti) interessanti articoli sulla creatività descrive le fasi del processo creativo, proposte dallo psicologo ed educatore inglese Graham Wallas (con Richard Smith) in un testo del 1926, The art of thought:

  • Preparazione
  • Incubazione
  • Illuminazione o insight
  • Verifiche

Nucleo 


Nucleo è un icon organizer. Un servizio che permette di organizzare, editare ed esportare icone. Il progetto nasce da un’esigenza personale dei due creatori (Sebastiano Guerriero e Claudia Romano): velocizzare il processo di ricerca di un’icona e farla diventare subito parte attiva di un progetto web.

Nel momento in cui sto inviando questa email, sono presenti su Nucleo 25.738 icone. È possibile cercare, filtrare e organizzare tutte le icone disponibli attraverso l’app (disponibile per Mac, Windows e in versione web).
 


Tre domande a Sebastiano Guerriero



Sebastiano Guerriero, uno dei creatori di Nucleo, è un web designer originario di Napoli. Vive da anni a Londra dove in passato ho lavorato con diverse aziende, occupandosi soprattutto di interfacce, lato codice e lato design.

Oggi si occupa esclusivamente della crescita di Nucleo.

Oltre Nucleo, Sebastiano cura anche CodyHouse, un raccolta di esperimenti HTML, CSS e JS. Da segnalare anche una sua serie di articoli su Medium su come gestire un Design System dal punto di vista dell’HTML e del CSS.


Cosa hai capito delle icone dopo 25.738 icone progettate?

Disegnare icone è come apprendere ogni altro skill: all’inizio ti senti goffo, e cerchi di imitare quello che vedi fare agli altri. Poi ti rendi conto che ci sono dei pattern. Man mano che prendi confidenza con il tool che utilizzi per creare un’icona, migliora la tua capacità di immaginare come dovrà essere l’icona. Riesci a creare un’icona migliore prima ancora di aprire il software. A quel punto il processo diventa familiare e il lavoro diventa anche più rapido.

Dopo aver disegnato le prime 10.000 icone, ho osservato quelle che avevo creato all’inizio e ho pensato di poterle migliorare con quello che ho imparato. E l’ho fatto. Dopo averne disegnate 20.000 è successa la stessa cosa. Questo per dire che, come in ogni altro processo di apprendimento, si migliora con la pratica (e spesso non ci si riconosce con quanto realizzato in passato).


Che consiglio daresti a chi volesse cominciare con un piccolo set?

Iniziare da subito, e copiare. Copiare il più possibile. Il modo migliore per migliorare è focalizzarsi prima sulla crescita, che si fonda sull’esperienza. Non vale solo per le icone, ma per tutto.

Non c’è nulla di negativo nel cercare prima di imitare gli altri, per poi capire nel processo come differenziarsi e che strada prendere.


Qual è stato l’ultimo prodotto di design che hai visto che ti ha fatto dire “wow”?

I Gardens by the Bay di Singapore! Un’architettura fantastica, così futuristica ed immersa nella natura.

Magazine della settimana

 

Anxy è una rivista dedicata ai disturbi mentali, progettata splenditamente.

Ogni numero affronta un argomento specifico. L’ultimo esplora il tema della mascolinità.

Da VSCO →

 

Una raccolta di immagini dove disegno e fotografia si mescolano e alternano.

Da Hover States 

 

Il bizzarro sito dello studio Dazzle di New York. Nel portfolio, lavori per Adidas e Airbnb.

Da Ello 

 

Col tempo Ello è diventato un posto molto interessante. Qui una gif di Daniel Triendl.

Baton di Fatype

 

Baton è una famiglia di font della type foundry Fatype fondata da Anton Koovit e Yassin Baggar, originariamente realizzato per la riprogettazione della rivista GQ France.

Alla prima versione del Baton, condensed e con un’altezza della x corta, è stata affiancata la versione Turbo, più versatile e adatta sia a testi lunghi che ai titoli.

È possibile vederlo in uso su Increment, il magazine online di Stripe. 

Ricevi questa email perché sei iscritto alla newsletter Dispenser.
Se non vuoi ricevere più questa newsletter puoi cancellarti da qui.

Newsletter curata da Ciro Esposito — tra Milano, Napoli e Catania


Email Marketing Powered by Mailchimp