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“Noi siamo tempesta” è il titolo di un libro di Michela Murgia, appena uscito. Racconta 16 storie di imprese realizzate da gruppi di persone che si fidano l’un l’altro. L’ho appena visto  in una libreria per ragazzi e il titolo, così evocativo, ha ispirato questa newsletter, fatta di un gruppo di persone che si fida della Casa del disco e contribuisce a farla esistere. 
Perciò grazie, voi siete la nostra tempesta, nella fattispecie: la tempesta di Livia e Antonio. 

Questa newsletter è fatta a capitoli e la riceverete una volta ogni 2 mesi circa: 

[Indovina indovinello]
[Dischi da ascoltare, in lista
[La chicca del mese]
[Il post più apprezzato del mese sui social]
[Il prossimo evento: Record Store Day, LA LISTA]
[La prossima collaborazione: Cullaby al festival “Per una comunità danzante”]

[Indovina indovinello] 

Ho scritto su Genius ma non è un annuncio, che cos’è? 

Un esperimento. Io scrivo e loro recapitano il logo del negozio in migliaia di buchette della posta. Chissà. Questo è l’ultimo degli scambi, in cui parlo di album nuovi che trovo interessanti, perciò, se non avete già letto Genius, ve lo propongo qui. (Chi volesse le puntate precedenti, mi scriva). 

Tre indizi fanno una prova, diceva Agatha Christie. 
1. Giovedì scorso al Clandestino di Faenza hanno suonato i
Comaneci, un gruppo italiano attivo dal 2005 nella scena alternative, folk e psichedelica. Oltre ad aver raggiunto in questo concerto un punto molto alto della loro maturità artistica, è stato molto prezioso ascoltare i racconti da cui nasce l’ispirazione musicale: un romanzo di Giorgio Scerbanenco, la trilogia di New York di Paul Auster, un libro sugli orsi. 
2. Fra le ultime novità discografiche mi è rimasto nel cuore il lavoro di
Leyla McCalla: nata e cresciuta a New York da genitori Haitiani, Leyla è violoncellista, compositrice, songwriter, nei territori della musica classica e folk, in un intreccio di codici alti e bassi, "disciplina nello studio, austerità delle forme" unita all'intima libertà della tradizione folk. Il singolo "Money is king" che anticipa l’album è un brano che mi fa venire voglia di ballare in una serata di luna cubana e invece è una drammatica denuncia del potere economico che ci governa. 
3. Murubutu. Questo nome tornerà più volte perché fra i giovani è molto popolare.
Murubutu è un cantauto-rap, un autore di testi molto interessanti (è anche professore liceale) in chiave rap. In ‘Tenebra è la notte’, il suo ultimo album, si passa con disinvoltura da Jorge Luis Borges a Mario Rigoni Stern, al poeta Wordsworth, a Kiergegaard. 
Che li si colga o no, gli spunti che arricchiscono ci sono, nascosti qua e là. E non smetterò mai di sorprendermi per i tanti livelli di ascolto che la musica ci permette di percorrere. Siamo su un ascensore. Al primo piano c’è “mi piace, non mi piace”. Al secondo piano c’è “mi emoziona”. Al terzo “mi emoziona perché”. Ai piani più alti ci sono i riferimenti artistici, le fonti di ispirazione, le connessioni con il nostro vissuto e con le altre arti. E poi c’è la magia, che non sai spiegare ma la senti. 
Qualunque cosa tu ascolti, sei sull’ascensore e sei viva.

[Dischi da ascoltare, in lista

Murubutu "Tenebra è la notte", il rap letterario del professore prende le mosse dal romanzo di Francis Scott Fitzgerald? Anche se non amo il timbro della sua voce, Murubutu scrive talmente bene che è facile sentirsi dentro alle sue storie. VIDEO.

Dimartino "Afrodite", un album con dentro "storie di ragazzi che diventano uomini e storie di uomini che diventano bambini"... da approfondire, no? VIDEO.

Eugenio in via di Gioia “Natura Viva” Il nuovo album della band torinese esce in un particolare formato 18x18, in edizione limitata con all’interno un vero e proprio album da colorare. L’artwork è stato curato dall’artista torinese BR1, tra i protagonisti della street-art torinese. La band formata da Eugenio Cesaro, Emanuele Via, Paolo Di Gioia e Lorenzo Federici, al terzo disco è pronta per mettersi in gioco sperimentando nuovi suoni oltre al radicamento nel folk. VIDEO.
 
Yola - “Walk through fire” A me ha fatto l'effetto "Michael Kiwanuka", ma si chiama Yola, cantautrice inglese con una voce pazzesca (molto americana) e un produttore d'eccezione come Dan Auerbach (Black Keys). Esce questo album, "Walk Through Fire", radicato nella tradizione soul sudista, frutto di un approccio culturale dei tardi '60, periodo in cui il country, il soul, il pop e il rock si intersecano così fluidamente. VIDEO

Nubiyan Twist (nella seconda foto) - “Jungle Run” Una delle novità che mi ha dato più energia in questo periodo è il disco dei Nubiyan Twist, orchestra di 10 elementi da Leeds, tutti usciti dal conservatorio, che mescolano il jazz alle tradizioni caraibiche, all'hip-hop, afrobeat e musica latina. Lo chiamano Future Jazz, anche se io non lo trovo così "futuristico", ma d'altronde l'Acid Jazz aveva qualcosa di "acido" davvero? (ps. La pettinatura a treccine "a fusillo arricciato" della cantante porta proprio il nome di "nubiyan twist").  VIDEO

Rustin Man (Official) - “Drift Code” Paul Webb era il bassista dei Talk Talk, di cui piangiamo la scomparsa prematura del cantante leader Mark Hollis.
Drift code è un disco che teniamo ben stretto e gli diamo il tempo di  maturare nei nostri ascolti. E‘ chiara l’influenza del suono di Canterbury, di Robert Wyatt, di John Martyn, ma anche Tom Waits. 

Leyla McCalla (nella prima foto)- “Capitalistic Blues” Il singolo "Money is king" è un brano che mi fa venire voglia di ballare in una serata di luna cubana e invece è una drammatica denuncia del potere economico che ci governa. Leyla McCalla è un esempio di come si possano raccontare argomenti molto pesanti con la leggerezza della sala da ballo.
Nata e cresciuta a New York da genitori Haitiani, Leyla è violoncellista (già nei Carolina Chocolate Drops, vincitori di un Grammy), compositrice, songwriter, nei territori della musica classica e della musica folk, in un intreccio, anch'esso, di alti e bassi, "disciplina nello studio, austerità delle forme" unita all'intima libertà della tradizione folk. VIDEO.

C’mon Tigre “Racines” un duo cosmopolita di base in Italia che pubblica per la tedesca !K7 Records un album che esplora le infinite possibilità della musica e dell’arte attraverso un viaggio nelle culture. VIDEO.

Lily & Madeleine - “Canterbury Girls” Il pop d’autore delle due sorelle dell’Indiana entra nel panorama internazionale con la delicata seduzione di una donna, anzi due, che propone la sua visione di suono e maturità. 

Tre allegri ragazzi morti "Sindacato dei sogni", titolo omaggio ai Dream Syndicate, che a loro volta omaggiarono i Velvet Underground, perché una canzone ci porti a scoprirne sempre un'altra, in una circolarità infinita.

I hate my village “I hate my village” La nuova superband italiana formata da Fabio Rondanini (Calibro 35, Afterhours) e Adriano Viterbini (Bud Spencer Blues Explosion), con la partecipazione di Alberto Ferrari (Verdena).

Frenetik & Orang3 “Zerosei” (rap, pop) produttori romani già collaboratori di Coez, Franco126, Carl Brave etc. 
Franco126 “Stanza Singola” (rap, pop)
ENSI “Clash” (rap) 
Mamhood “Gioventù bruciata” (rap, pop) 
Beirut "Gallipoli" (Indie Folk) 
Unloved (DAVID HOLMES) "Heartbreak" (Dream Pop / Electronic Pop)
Swervedriver "Future Ruins" (pop rock/psychedelic rock) 
Deerhunter "Why Hasn't Everything Already Disapppeared?" (Indie Rock / Indie Pop)
RIVAL SONS "Feral Roots" (hard rock) 
In Flames “I, the mask”
Motorpsycho “Crucible” indierock/neopsychedelia 
Millencolin “Sos” punk pop 
Dream Theater “Distance over time” (progressive metal/epic metal)
Ian Brown “Ripples” (Bitpop/alternative pop rock) 
Toy “Happy in the Hollow” (indie-kraut rock/indie rock)
Lorelle meets the Obsolete “De facto” (psych indie rock/wave)
Balthazar "Fever" (Pop)
Cass McCombs “Tip of the Spheres” (cantautore/indierock) 
Mercury Rev “Bobbie Gentry’s The Delta Sweete Revisited” (psych, country soul) 
Bob Mould (Husker Du) “Sunshine Rock” (indie rock/ alternative rock) 
James Yorkston “The Route to Harmonium” (Folk) 
The Claypool Lennon Delirium “South of Reality” (Psych-rock) 
Jessica Pratt “Quiet Signs” (indie folk) 
Night Beats “Myth of a man” (Garage pop/indie rock)
Panda Bear “Buoys” (Indie pop/elettronica) 
Cosey Fanni Tutti “Cosey Fanni Tutti” (Elettronica)  
Girlpop “What chaos is imaginary” (indie-pop-rock) 
Yann Tiersen “All” Classica contemporanea - ambient pop
Hauschka “A different Forest” Classica contemporanea 
Lubomyr Melnyk “Fallen Trees” Classica contemporanea 
Fran & Flora “Unfurl” Classica contemporanea 

[La chicca del mese]

“Omaggio a Architettura Sussurrante” di Alessandro Mendini (feat. Matia Bazar e Magazzini Criminali) Uscito originariamente nel 1983, viene ristampato “Architettura Sussurrante” di Alessandro Mendini. Disponibile dal prossimo 29 marzo su Industrie Discografiche Lacerba con distribuzione Audioglobe.

Esce in edizione LP vinile trasparente con tiratura limitata a 300 copie, in CD - per la prima volta - con una stampa limitata a 500 copie e in digitale.

La raccolta di brani di “Architettura Sussurrante” è manifesto di un’idea che slegava la disciplina del design dal suo contesto industriale e consumista. “Quando chiudiamo gli occhi e cerchiamo di percepire l’architettura in maniera più totale, più antropologica che geometrica, ecco l’odore, il tatto, il calore, il buio dell’architettura. (…) Se poi avviciniamo l’orecchio alle mura di una stanza, esse ci parlano, ci dicono il loro messaggio, la loro architettura sussurrante, la nenia accumulata dalle generazioni che fra quelle mura hanno avuto vita e morte, gioia e dolore. Questo è il senso della raccolta di canzoni, dizioni e rumori di questo disco: di essere cioè il suono “elemento costitutivo”, “decoro auditivo” di progetti e architetture, di essere la componente sonora di esperienze architettoniche complesse." 

[Il post più apprezzato del mese sui social] 

Entra un signore sui 45 che non avevo mai visto prima, mi chiede un cd di Amalia Rodrigues e un altro cd di musica classica di un'etichetta tedesca, che però mi risulta fuori catalogo. Precisa che si tratta di un regalo commissionato e che non si intende di musica. E mi dice: “se proprio non lo trovo qui, chiederò a mia sorella di comprarlo su Amazon perché io per principio non ci entro”. Perché non ci entra, gli chiedo. Mi risponde: “Perché per 2-3€ di differenza preferisco supportare le attività locali, che ci riempiono le strade di luce, di sicurezza e che forse, un giorno, potranno dare un lavoro dignitoso ai nostri figli, senza essere trattati come automi da Amazon. Poi, certo, se non trovo quel che cerco nella mia città, chiedo a mia sorella di comprare lì e chiudo un occhio alla mia coscienza.”
Gli impacchetto una bella raccolta di Amalia Rodrigues e lo ringrazio, di cuore, per la consapevolezza del gesto.
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[Il prossimo evento: Record Store Day, LA LISTA]

Sabato 13 aprile 2019 sarà il Record Store Day e come ogni anno vengono pubblicate numerose edizioni di dischi in vinile in edizione (ultra) limitata. Abbiamo preparato una lista dove sono raccolte le edizioni REALMENTE ordinabili da noi, negozio di dischi italiano, a cui se ne potrebbero aggiungere altre.

Allegato: https://casadeldiscofaenza.it/allegati/2019/03/05/lista-record-store-day-2019-casa-del-disco-faenza

Per chiedere info sui prezzi potete scrivere o chiamare o whatsappare. Ma fate in fretta che entro lunedì prossimo dobbiamo completare l'ordine. 
Qui invece trovate la lista di 15 pagine pubblicata sul sito della manifestazione americana. 

[La prossima collaborazione: Cullaby al festival “PER UNA COMUNITA’ DANZANTE”] 

Sabato 30 marzo sarò alla Casa del Teatro di Faenza per co-condurre insieme a Nicoletta della libreria Mellops “Cullaby - musiche da favola”, un programma di intrattenimento per bambini e adulti che collega storie e canzoni. La collaborazione si inserisce all’interno del festival “Per una Comunità Danzante” organizzato dalla compagnia Iris, un evento aperto a famiglie, educatori, artisti, operatori sociali con performance, talk e laboratori. Sono due giornate di riflessione e approfondimento intorno alla danza, come mezzo possibile per vivere una comunità, con un focus speciale sulla dimensione formativa, inclusiva e culturale di quest’arte. 

Tutto il ricco programma

 

Saluti Rockamboleschi! 
Livia e Antonio
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