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Il digitale è in realtà materiale (ARTICOLO - ENG)
Forse c’era da aspettarselo, ma in un mondo iper digitale anche app e siti web hanno un’impronta ecologica da non sottovalutare. Il designer francese Gauthier Roussilhe ha sviluppato una guida digitale per il low tech: siti statici, localizzazione consapevole dei propri server, parsimonia nell’utilizzo di immagini e video. Ecco come possiamo limitare il più possibile l’impatto del web sul pianeta.
➭ Bassa risoluzione, alte aspettative
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Cosa vuol dire essere buoni come il pane (ARTICOLO - ENG)
“Good” e “design” sono parole insidiose. Il tasso di inflazione è altissimo così come lo spettro di azione, a volte tanto generale quanto banale. Al di là della mancanza di una vera e propria definizione condivisa, i problemi sono altri e nascono a monte, ovvero dai metodi di giudizio. Se anche voi siete confusi ma volenterosi di capire, qua provano a fare il punto della situazione.
➭ Buoni o cattivi
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Comunità, attivismo sociale e pratiche underground since 2012 (ARTICOLO - ITA)
Arriva in Italia e ci rimane fino a domenica il collettivo indipendente americano 8-Ball Community, organizzazione newyorkese indipendente senza fini di lucro. L’obiettivo della residenza è quello di connettere la scena creativa milanese a quella dell’attivismo sociale, mettendo da parte l’atteggiamento elitario, i principi di competizione e la brandizzazione. Ce ne parla il fondatore, Lele Saveri.
➭ Up the Punx
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Verso l’infinito e oltre con lo xenodesign (ARTICOLO - ENG)
Spesso nello human-centered design si fatica ad andare oltre i bisogni dell’utente immediato, rischiando di portare valore ad alcuni e peggiorare le cose per altri. Lo xenodesign è un approccio che trascende l’essere umano e pone tutte le entità a pari livello: ecologie, batteri, aria, suolo, intelligenze artificiali e così via. La designer Johanna Schmeer ci spiega come questa pratica inclusiva si traduce nella realtà utilizzando esempi concreti.
➭ Modi di fare
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Quando la stampa 3D arriva dritta al punto (PROGETTO - ENG)
IKEA unisce le proprie forze a quelle delle organizzazioni no-profit Milbat e Access Israel, specializzate nel creare soluzioni particolari per persone con bisogni specifici e disabilità. Attraverso il progetto “ThisAbles” è possibile hackerare l’intera collezione di mobili ikea e renderla accessibile anche alle persone con disabilità. Via libera quindi alle maniglie posticce e ai mega interruttori.
➭ Frankenstein
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