Leggere con le figure
Sto scrivendo il mio pezzettino di lezione per Heritage is fun e sono alla parte in cui spiego cosa hanno in comune e cosa hanno di diverso lo storyboard di un albo illustrato e quello di un'app per bambini. Trovo molto interessante il fatto che app bambini e albi illustrati abbiano spesso un linguaggio visivo comune, ma siano radicalmente diversi per tipo di fruzione. E ciò nonostante, gesti e abitudini dell'uno filtrano nell'altro. Mentre facevo tutti questi ragionamenti sono entrata da 121+, la libreria-galleria di Corraini, e mi sono imbattuta in Scrollino. Scrollino è la declinazione analogica delle nostre abitudini digitali, del feed di Instagram e Twitter, ma ha anche una serie di parenti più anziani e analogici come i rotoli di papiro e le musicassette. Funziona mettendoci dentro una matita, allo stesso modo che per riavvolgere il nastro delle cassettine, come non mancano di ricordarci i memi passatisti pixelati convinti che negli anni Novanta tutto fosse meraviglia e poesia. Nel caso di Scrollino invece la meraviglia e la poesia ci sono davvero, perché le grafiche e le illustrazioni sono veramente smaglianti e il formato è usato in un sacco di modi diversi e tutti brillantissimi: per raccontare una storia, per disegnare un fumetto, per giocare, per fare le gif animate e pure gli origami. (ditemi che non siete innamorati anche voi del modo in cui le anteprime del sito si muovono come nella realtà quando scrollate - appunto- verso il basso) Si preordina dal loro sito o si acquista in un mazzetto di selezionatissimi posti nel mondo, e qui ne parla Frizzifrizzi molto meglio di come faccio io.
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