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# 033 — 05/05/19 • Vai alla versione web

In questo numero si parla di illustrazione nei prodotti e servizi digitali. A seguire le solite rubriche: magazine, link e font.

Segnalo un paio di eventi che si terranno da qui a un mese circa. Dal 31 Maggio e il 2 Giugno a Catania ci sarà The Creative Dot, tre giorni di incontri con tantissimi ospiti che operano in vari ambiti: dall’illustrazione al design di interfacce, dalla grafica alla fotografia. 

Dal 5 al 7 Giugno a Faenza (Ravenna) ci sarà la settima edizione del Kerning, una conferenza interamente dedicata alla tipografia.

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L’uso dell’illustrazione nei prodotti e servizi digitali


Navigando tra i vari siti di prodotti e servizi digitali, una delle cose che salta all’occhio è l’abbondante uso dell’illustrazione. La maggior parte di questi servizi sono difficili da rappresentare e le fotografie (soprattuto quelle stock) non aiutano, anzi spesso aumentano la confusione e allontanano l’utente.


(In uno dei primi numeri di questa newsletter abbiamo affrontato la questione del “Digital Product Design”, la progettazione di prodotti e servizi digitali).


In passato, vari servizi digitali hanno usato la fotografia soprattutto per mostrare oggetti da scrivania. In un articolo di qualche tempo fa (2013) segnalavo come Mailchimp, Squarespace e Medium, nella loro homepage, si rifacessero alla stessa idea. Tutti e tre posizionavano le immagini dal punto di vista di una persona seduta alla scrivania, davanti a un computer. Cercavano di rappresentare il tipo di utente che avrebbe usato il loro servizio.

Oggi Mailchimp e Medium fanno un ampio uso dell’illustrazione per descrivere quello che fanno, mentre Squarspace è passato a un uso della fotografia decisamente più ricercato, e anche un po’ patinato.

Molti di questi servizi e prodotti digitali hanno a che fare con la produttività e il lavoro, due attività non sempre piacevoli. In un articolo su 99u, Russell Shaw, illustratore e lead designer di Slack, dice che l’illustrazione è qui a ricordarci che il lavoro può essere anche divertente, e «un’ottima alternativa all’ennesima foto d’archivio di qualcuno che sta fissando il proprio telefono: un buon modo per umanizzare un concetto e farlo sembrare nuovo».

L’illustrazione aiuta a rappresentare servizi che fino a qualche anno fa non esistevano, a umanizzare, ma anche a fidelizzare e permettere agli utenti di identificare e identificarsi con un’azienda.

“Quando Dropbox era nuovo di zecca, l'idea di cloud storage non esisteva”, afferma l'illustratore Michael Jeter. “C’erano molti bug e la società ha scoperto che gli utenti erano più solidali con le persone che avevano realizzato il prodotto che con il prodotto stesso. Abbiamo fatto tutto il possibile per far sorridere le persone, per farle sentire come se ci fosse dell’umanità dietro ciò che stiamo facendo”1.

Dropbox ha sempre dato molta importanza alle illustrazioni. Proprio Michal Jeter, in un lungo articolo in due parti, racconta come si è sviluppata la loro idea di illustrazione.

L’uso dell’illustrazione, in queste grosse aziende digitali, è stato poi formalizzato e sempre più inglobato nei processi di design. Design inteso come riproducibilità, processi e procedure. Alcune aziende hanno ormai al proprio interno squadre di illustratori, con il problema di rendere tutto il più uniforme possibile. Col tempo, chi fa un ampio uso dell’illustrazione ha realizzato (e spesso condiviso) linee guide di base sul come realizzare un’immagine, come usarla, quando e perché. Una specie di manuale del marchio dell’illustrazione, un illustration design system. Lo fa ad esempio Shopify, e anche Atlassian nelle sue linee guide parla dell’illustrazione come elemento fondamentale del marchio, elencandone i punti chiave:

  • Rende le idee complesse più accessibili.
  • Rappresenta il nostro marchio - personalità, voce e piattaforma - in modo efficiente e chiaro.
  • Può aumentare o ridursi a seconda del contesto.
  • Può cambiare tono e parlare direttamente agli utenti, a seconda del lavoro da svolgere e dal suo stato emotivo.
  • Può evolversi con Atlassian man mano che cresce, e rispetto alle iterazioni del nostri prodotti e dei nostri messaggi di marketing.
  • Proprio come la parola scritta, esistono illustrazioni per raccontare storie e trasmettere idee - non dovrebbero essere usate come decorazione o senza considerazione.

Le illustrazioni di Slack

Alice Lee, un’illustratrice di San Francisco, sul suo blog racconta del lavoro di creazione di un illustration design system per Slack, nel 2017. Alice Lee mostra tutto il processo, dalla ricerca alle fonti di ispirazione, passando per la creazione di una libreria di oltre 40 illustrazioni e di una serie di “componenti”.

Un altro aspetto interessante della progettazione di un sistema di illustrazione è il dover considerare tutti i diversi contesti in cui queste illustrazioni si collocheranno. Nel nostro caso, abbiamo modificato molte delle nostre illustrazioni per adattarle, in maniera elegante, agli schermi più piccoli. Ho anche creato un sistema modulare di macchie, blob e pattern, che possono essere aggiunti a contesti spesso trascurati come menu, navigazioni e footer2.

Alice Lee sottolinea poi che l’aver lavorato come product designer le è stato molto d’aiuto, soprattutto nella fase di creazione dei componenti, nell’analisi di flussi (inclusi quelli meno ovvi), dei casi limite e dei vincoli, a cui le illustrazioni avrebbero dovuto far fronte.

Per molte aziende digitali, l’illustrazione è diventata una parte importante del proprio brand. I servizi e le attività di queste aziende spesso sono intangibili e le fotografie non aiutano l’utente a immedesimarsi. Mailchimp, Medium e Squarspace nel 2013 avevano provato a coinvolgere gli utenti con immagini che mostravano una scrivania in soggettiva. Con l’illustrazione il lavoro di immedesimazione fa un ulteriore passo avanti. Come ricorda Scott McCloud in Capire il fumetto:

Quando guardate una foto o un disegno realistico di un volto, vedete il volto di qualcun altro. Ma quando entrate nel mondo dei cartoon, vedete voi stessi.


Per approfondire

Un articolo dal blog di Lingo (un servizio per organizzare guide di stile, immagini, icone, etc.) mostra come alcune aziende digitali usano l’illustrazione per trasmettere la loro identità di marca:

Le illustrazioni hanno l’abilità di semplificare concetti complessi e rendere concetti astratti più accessibili. Trasmettono personalità in maniera più intuitiva, e aiutano i marchi a raccontare le loro storie uniche in modo coeso, riconoscibile e duraturo.

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Un articolo dal blog di Imagery Cloud dal titolo “Good Illustration Matters”:

L’illustrazione è probabilmente una delle più antiche forme di comunicazione. Concettualmente, viene prima dell’alfabeto e del testo e non è mai stata sostituita. Anzi, è diventata complementare a testi lunghi e complessi.

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Note
  1. Connecting the Dots: Why Tech Brands Are Embracing Illustration, di Scott Kirkwood su 99U ↩︎
  2. Character, process, & heart: Creating Slack's illustration voice, di Alice Lee ↩︎

Una delle illustrazioni di Notion, un servizio che può essere usato in molti modi diversi: «A unified & collaborative workspace for your notes, wikis, and tasks.»

Pulp

 

Pulp è un magazine trimestrale che parla di persone e storie che ruotano intorno al mondo della carta. Pubblicato da Fedrigoni e realizzato dal team del magazine inglese Eye.

Le illustrazioni del New York Times 

 

La raccolta di alcune delle illustrazioni commissionate dal New York Times nel 2018.

Humaaans →

 

Una libreria di illustrazioni (gratuite) realizzata da Pablo Stanley.

Pino Tovaglia 

 

Sul sito dell’AIAP, una raccolta di copertine di libri realizzate da Pino Tovaglia negli anni 70.


Garnett di Sharp Type →


Garnett è un carattere tipografico della type foundry newyorkese Sharp Type.

Garnett è nato come progetto di tesi di Connor Davenport, ora collaboratore della Sharp Type. È disponibile in 6 pesi, con i corrispettivi corsivi.

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