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LE TECNOLOGIE PER LA DECARBONIZZAZIONE

02 maggio 2022

Al meeting annuale del World Economic Forum, ampio spazio è stato dedicato alla transizione energetica e ai relativi piani dei Paesi più importanti. Dallo sviluppo dell’idrogeno verde alle smart grid, dalla cattura e sequestro della CO2 alle cosiddette “clean tech”, tutti lavorano su idee e progetti che guardano all’obiettivo Net Zero. LEGGI l’ARTICOLO DI ANDREA BALLOCCHI

Le città hanno necessità di ridurre al minimo le emissioni di CO2, di cui sono il più importante responsabile. Urge partire dalla necessità di investire su interventi di costruzione e di ristrutturazione capaci di combinare sostenibilità e digitalizzazione. Serve una nuova visione per centrare l’obiettivo Net Zero, da pianificare con un approccio strutturato basato su efficienza energetica, rinnovabili ma anche confort abitativo. Un documento informativo del World Economic Forum illustra come agire. LEGGI L’ARTICOLO DI APPROFONDIMENTO

Le tecnologie abilitanti la digitalizzazione per la carbon neutrality saranno fondamentali per l’elettrificazione pulita, essenziale presupposto per il futuro dell’energia. In tutto questo è basilare il ruolo della rete elettrica e la sua digitalizzazione, su cui si investe molto: nel 2019 la spesa ha raggiunto i 40 miliardi di dollari. Oltre alle smart grid, il futuro digitale e green del mondo energetico e non solo vedrà un sempre maggiore contributo di AI, IoT, blockchain, ma anche di smart meter, droni e 5G. LEGGI L’ARTICOLO

Un recente studio condotto da Carbon Disclosure Project (CDP) e Boston Consulting Group (BCG) indaga l’impatto ambientale delle catene di approvvigionamento, la cui conoscenza puntuale – secondo gli autori – è fondamentale nella messa a fuoco dell’impronta di carbonio dell’intero ecosistema in cui operano le aziende e nella definizione di un efficace piano per ridurla. Tuttavia, lo studio mette in luce un dato non roseo: solo il 38% delle aziende è impegnato con i propri fornitori in tema di decarbonizzazione. Numero piuttosto lontano dall’approccio fondato sulla collaborazione e sulla condivisione di dati e di strategie. LEGGI L’ARTICOLO DI PAOLA COZZI

I supercondensatori sono dispositivi elettrochimici di accumulo energetico che trovano spazio, grazie alle loro performance, in svariati settori come automotive, energy ed elettronica e nelle applicazioni “di frontiera” come la robotica flessibile e la Iontronica. La loro forza è legata alla possibilità di usare l’energia in maniera più efficiente. Per questo si moltiplicano le prospettive di impiego per l’energy storage, fino ad approdare all’energy harvesting, avvalendosi anche delle nanotecnologie. La ricerca italiana contribuisce al loro sviluppo: a Bologna si lavora a migliorare l’autonomia energetica e si studiano potenziali applicazioni per AI e neuromorphic computing; a Torino si è creata una linea pilota per produrre supercondensatori e si studia l’impiego dei supercapacitori per ridurre la CO2 in atmosfera. LEGGI L’ARTICOLO DI APPROFONDIMENTO

Senza una comunità pacifica e inclusiva, non può esservi sviluppo sostenibile” [Obiettivo 16, Agenda 2030]

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