Copy

 

2x21
Inizia il Roland Garros e questa volta non sarà Nadal lo spagnolo da seguire


Il Roland Garros è senza dubbio alcuno lo Slam che più di tutti ci ha annoiato negli ultimi 15 anni, il più monotono, quello dei cliché, dei soliti favoriti, del vincitore abituale, decisamente il più noioso dei quattro major ma ora, finalmente, Parigi sembra quasi pronta per svecchiarsi. Ah no, ora s'è rimesso a vincere pure Djokovic.

E c’è anche Nadal, che però è dolorante, ma tanto seguiremo il torneo passo passo con Carlitos Alcaraz, la nuova sensation del tennis spagnolo. Ad ogni modo oggi analizziamo i due tabelloni, ci soffermiamo maggiormente su quello maschile, vediamo gli italiani, poi vi diamo conto dei tornei della settimana, che immaginiamo non avrete seguito esattamente come noialtri, anche perché non è che solo i tennisti saltano i tornei per ricaricarsi di energie mentali, anche noi dobbiamo staccare altrimenti come faremo poi a seguire un Carreno Busta VS Simon al primo turno di Parigi?

C’è tanta attesa per lo slam francese, che quest’anno avrà in più l’interesse per un torneo finalmente al completo, dopo le defezioni di New York e Melbourne sulle quali è inutile tornare. Ai cinque italiani presenti di diritto nel main draw (Sinner, Sonego, Musetti, Fognini e Cecchinato) si è aggiunto anche Giulio Zeppieri, l’unico della folta pattuglia italiana che è riuscito a uscire indenne dall’inferno delle qualificazioni.

Nel turno decisivo, superato senza perdere un set come i primi due, Zeppieri ha battuto tale Cuenin, uno che pare sia una promessa ma che intanto è 595 ATP, non proprio uno dei migliori. Però il tennista di Latina giocherà il suo primo Slam al Roland Garros, bravo. Sconfitti invero tutti gli altri, Seppi compreso, Moroni, Caruso, Agamenone, qualche altro e anche Luca Nardi, che in vantaggio di un set si è fatto imbrattare la tela da Zapata Miralles. Delle donne neanche ne parliamo.

Rimanendo in casa azzurra, il sorteggio ha fatto un grosso regalo a Jannik Sinner, che se riuscisse a trovare una condizione mentale decente potrebbe addirittura aspirare alla semifinale. Jannik è capitato dalle parti di Rublev e Medvedev, due che della terra battuta si stufano abbastanza presto di solito, e comunque è in una zona di tabellone molto povera: l’azzurro esordirà con un qualificato, poi dovrebbe avere Otte o Carballes Baena e Basilashvili al terzo turno, dovrebbe rimanere molto tempo libero per visitare la città.

Lorenzo Sonego è capitato dalle parti di Ruud, esordisce contro Gojowczyk e poi forse lo aspetta Sousa, ma Lorenzo potrebbe tranquillamente perdere con tutti quelli che incontrerà, non ci stupirebbe visto come sta giocando. Lorenzo Musetti tornerà a giocare dopo l’infortunio e troverà Tsitsipas, la fortuna proprio, mentre ci stupiremmo se Cecchinato battesse Andujar. Fabio Fognini potrebbe trovare Nadal, ma prima ci sono Popyrin e van de Zandschulp, due che sulla terra devono imparare a giocare. Tenete presente però che Fabio arriva a Parigi dopo aver perso al primo turno di Ginevra da un australiano che non vinceva un match su terra rossa dal 2015.

Ma Sinner a parte, le vicende nostrane contano poco perché staremo tutti a guardare cosa combinerà Carlos Alcaraz, che rientra in gara dopo aver vinto Madrid e saltato Roma. Al Bois du Bologne ci sarà il miglior Djokovic, che dovrebbe giocare nei quarti contro un Rafa Nadal del quale le condizioni fisiche potrebbero variare match dopo match. Da quelle parti c’è anche Sascha Zverev, che non è al loro livello ma insomma, è sempre uno molto pratico, noi speriamo di vederlo all’opera contro Davidovich Fokina, inutile dirvi per chi tiferemmo. Di certo, in questa zona di tabellone sarà difficile non arrivare ai quarti con Djokovic-Nadal e Zverev-Alcaraz. Difficile avere di meglio.

Nella parte bassa, detto di Sinner che potrebbe profittare del quarto ipotetico Rublev-Medvedev, sorride Stefanos Tsitsipas, che uscito ridimensionato dal torneo di Roma avrà tempo e troverà vittorie che potrebbero dargli fiducia in vista dell’afflato finale. Qualsiasi risultato diverso dalla finale per lui sarebbe un fallimento. Vincerla è poi un altro discorso, l’anno scorso non bastarono due set di vantaggio, ricordate?
Sotto c’è anche Casper Ruud, che verosimilmente sarà l’ultimo avversario del circuito di Jo-Wilfried Tsonga, uno che a Parigi abbiamo amato tantissimo, un altro tennista vittima dell’arancia meccanica del tennis, quei dannati Fab 4. Ruud e Tsitsipas dovrebbero incontrarsi nel terzo quarto di finale, anche se le insidie non sono poche. Ruud ha sul suo cammino Hurkacz e tutto sommato anche Sonego. Dalla parte di Tsitsipas è finito invece Shapovalov, che ha un altro primo turno interessante contro il prossimo top 10 Rune, uno che ieri è riuscito a vincere anche con i crampi a Ginevra.

Analizzare il torneo femminile è molto semplice, partiamo da una sicurezza: non rivedremo la finale del 2021. Pavlyuchenkova, dopo aver vinto il torneo di Roma in doppio, ha annunciato di fermarsi per tutto l'anno per via del problema al ginocchio, che ancora non ha ancora risolto. Di Barbora Krejcikova non si hanno notizie promettenti, calcolate che non gioca da febbraio.

La scorsa edizione del torneo è stata molto avvincente, questa invece parte con il trionfo annunciato di Iga Swiatek, che sulla terra si trova benissimo e non perde da 28 partite di fila. Cosa potrebbe cambiare rispetto al torneo di Roma? Niente.

Ons Jabeur ci pare l’unica che può arrivare in fondo, per il resto Naomi Osaka e Bianca Andreescu sono in recupero e non ci sembrano ancora pronte per giocare 15 giorni di tennis continuo, ci sarebbe poi Emma Raducanu, che dovrebbe darci qualche segnale sul suo valore dopo l’exploit newyorkese per non dire di Leylah Fernandez, la finalista di quel torneo indimenticabile. Seriamente: prendete il tabellone femminile e provate a immaginare una finale diversa da quella vista a Roma. Chi dovrebbe impedire il rematch?  Muguruza che perde contro Trevisan a Rabat? Sabalenka? O magari Sakkari, una che è riuscita a perdere contro Jabeur avanti per 6-1 e 5-2. Suvvia.

Vediamo i primi turni italiani:
Bronzetti 🆚 Ostapenko
Begu 🆚 Paolini
Giorgi 🆚 Zhang
Trevisan 🆚 Dart

Questi accoppiamenti dicono 0-4 o 1-3 per quanto ci riguarda. Ma sono numeri messi un po’ a casaccio, d’altronde le nostre elucubrazioni si basano sul caso, non s’era capito?
Comunicazione pubblicitaria

 

Segui il Roland Garros con NOW

 
L’offerta Sport 9,99€ per il primo mese anziché 14,99€ è attivabile fino al 03/06/2022. Dal 2° mese il Pass Sport si rinnoverà automaticamente al prezzo di listino in vigore pari a 14,99€/mese. Puoi disattivarlo quando vuoi, almeno 24 ore prima della scadenza del periodo di visione.

Su NOW lo spettacolo del grande tennis non si ferma mai. Gli scontri continuano sugli storici campi in erba di Wimbledon, dove i migliori tennisti al mondo, tra cui il finalista dell'ultima edizione Berrettini, si daranno battaglia per vincere il più ambito torneo del Grande Slam. In aggiunta sui canali Eurosport anche gli altri tre tornei del Grande Slam: Australian Open, Roland Garros, US Open. Non perderti in diretta streaming il Roland Garros dal 22 maggio al 5 giugno e a seguire Wimbledon dal 27 giugno al 10 luglio.

 

FRA RABAT, LIONE E GINEVRA


Ad ogni modo in settimana si è giocato. I maschi sono in gara a Ginevra e Lione, come avrete saputo è tornato in campo Daniil Medvedev, che è riuscito a perdere in due set contro Richard Gasquet.

Chi ha visto il match, noi non di certo visto che troviamo di meglio da fare anche in un normale martedì pomeriggio, ci ha riferito che Medvedev è migliorato nel secondo set. Ammazza, promette bene per Parigi, dove peraltro difende i quarti di finale.

Da quelle parti ha giocato anche il nostro Benoit Paire, che appena si è fatto recuperare il break di vantaggio nel primo set da Casper Ruud ha deciso che non avrebbe perso altro tempo, sapevamo tutti, lui per primo, come sarebbe finita quella partita. C’era anche Cecchinato, che ha battuto il cadavere ambulante di Thiem prima di perdere poi rapidamente contro Kamil Majchrzak. Fognini ha fatto ancora meglio, è riuscito a perdere sulla terra battuta contro Thanasi Kokkinakis, che nel Tour non vinceva sul rosso dal 2015. Che grande Fabio. L’australiano ha poi raggiunto i primi quarti in carriera sulla terra battuta, Casper Ruud è stato troppo per lui.

In Marocco invece, a Rabat, hanno trovato gloria le nostre azzurre più tignosette, Trevisan e Bronzetti. Le due sono quelle più in forma del momento per quanto riguarda i patrii colori, Martina ha addirittura battuto Muguruza. Oggi le due hanno giocato in semifinale.  

Sosteniamo il tennis azzurro, soprattutto il movimento maschile, perché i top 10 si sprecano e ogni settimana scopriamo un fenomeno fra qualificazioni e tornei Challenger, poi però arrivare a vedere una persona italiana nella finale di un torneo bisogna ringraziare Martina Trevisan, e siamo a maggio.

Infatti la tennista azzurra oggi ha sconfitto a Rabat Lucia Bronzetti. Martina ha più tennis di Lucia, sa fare più cose, ha una mano delicata che spinge la palla e poi la smorza, i centimetri e la corsa la limitano, però sulla terra battuta è una rognosa da affrontare. Oggi ha gestito meglio la pressione, Bronzetti ha sbagliato molto, d’altronde un quarto di finale Slam sulla terra aiuta ad avere sicurezze.

Brava Martina quindi, che conquista la sua prima finale nel Tour, che è anche la prima finale dell'anno per quanto riguarda il tennis italiano, quando siamo a maggio. L’ultima volta che era andata così male è stata 29 anni fa, quando una certa Marzia Grossi riuscì a raggiungere la finale del torneo di San Marino per poi vincerlo. Vedi che devi fare Martina🤞

 

ARRIVEDERCI ROMA


Sono terminati gli Internazionali BNL d’Italia, vi lasciamo qui le ultime considerazioni, noi che siamo morti di caldo e ci siamo ustionati le braccia e che ora non sappiamo come uniformare il colore della nostra pelle, i grandissimi problemi di chi segue i tornei di tennis dal vivo.

Sui vincitori c’è poco da dire, Iga Swiatek non perde da 28 partite, Djokovic ha vinto invece il suo primo torneo dell’anno senza sorprendere chi segue un po’ il tennis. Il serbo, che ha difeso così la posizione di numero uno ATP, era in crescita costante torneo dopo torneo. Ora è tornato quel che è sempre stato, e quindi non c’è Tsitsipas o Zverev che tenga, giocatori che al cospetto del numero uno appaiono sempre incompleti. Tsitsipas ha il rovescio più bello del circuito? Ma certamente, poi ne sbaglia cinque nel tiebreak che dà la vittoria a Novak.

Cosa si può fare contro Novak quando gioca così?
Facciamo rispondere da Andy Roddick, che a una domanda simile seppur riferita a Roger Federer, che lo aveva appena battuto per la duecentesima volta, disse:
 «Cosa posso dire? Speriamo che un giorno si stufi».

Per il resto il torneo è andato bene, la Federazione si è addirittura interessata di noi, lamentandosi delle nostre critiche, addirittura, e questo per aver scritto che sul Pietrangeli c’era la possibilità di saltare la coda in ingresso per i possessori di tessera GOLD Fit, manco avessimo pubblicato i loro stipendi su internet.

Non cambiano mai, neanche nel momento migliore del tennis italiano, comunque non si deve levare una voce critica, che poi fossero queste le critiche. Per dire. Eravamo a seguire la conferenza stampa di Binaghi dal nostro circolo tennis, e lui a un certo punto fa il paragone con il Gran Premio d’Italia del 2019, l’evento con maggior pubblico in Italia dice, con tipo 200 mila spettatori. E Binaghi era tutto fiero di averlo superato, con tipo 236 mila paganti se non ricordiamo male. Allorché noi, che tremiamo ogni volta che ci chiedono di far di conto, abbiamo pensato: ma lui paragona un evento di un giorno, facciamo due va contando qualifiche e prove libere, con un evento di otto giorni pieni? Cioè allora la Roma che ha fatto oltre un milione di spettatori in 20 partite casalinghe è ancora superiore? Ecco, per dirvi il livello delle argomentazioni. Per non dire della mezz’ora di discorso interamente dedicata a Malagò. Binaghi ha commentato duramente le frasi di Malagò sul fatto di non dover far partecipare prima Djokovic, non vaccinato, e poi i russi al torneo. Per carità, tutto legittimo, ma ci vuole anche stile per saper criticare. Stare al potere è molto semplice, puoi fare come ti pare, puoi mettere a tacere chicchessia, avere stile è una roba più complessa. Oltretutto mezz’ora dedicata a Malagò? Manco fosse un pensatore tipo Kant. Noi boh.

Poi però è stata la volta del question time, e quindi Binaghi si è messo a disposizione dei giornalisti. Prende parola Paolo Rossi di Repubblica, ribadisce i numeri di Binaghi e poi butta un “però…”, a quel punto compare a video THE LIVE STREAM HAS ENDED. Quindi in pratica una conferenza stampa senza dare troppa eco al contraddittorio, almeno online, manco ci fossero stati venti Ubaldo Scanagatta a fare domande. 

Non sappiamo se saremo a Roma il prossimo anno, perché arrivati a questo punto o la FIT ci assume oppure ci ritira il badge. Ma tanto noi apriremo un locale a Montesacro, abbiamo già il nome: "COL PROSECCO IN MANO" (cit.).

Ah, il direttore oramai è prossimo a prendere la cittadinanza serba dopo la sua ospitata a Belgrado, Djokovic oramai gli parla in conferenza stampa come ad un amico e addirittura si scherza sul registrare il famoso Not Too Bad in chiave marketing. Djokovic scherzava, noi siamo sicuri che il direttore non starà fermo, ve lo diciamo. 

 

2X21 ✅

Durante gli Internazionali abbiamo ricevuto molti complimenti, tanto in sala stampa quanto per i viali del Foro, dove abbiamo rivisto vecchi amici. Pare che finalmente anche il direttore Scanagatta cominci ad apprezzare la newsletter, anche se quando ne abbiamo parlato il discorso è scivolato sul calcio - era il giorno dopo Fiorentina-Roma - e non è finita bene, sapete ma quando ci rubano punti noi romani non reagiamo bene, coi toscani poi. Ad ogni modo rimaniamo che ci sentiamo venerdì, ma se a Parigi succede qualcosa di interessante e abbiamo qualcosa di intelligente e non banale da dire scriviamo. Voi magari girate la mail a qualcuno a cui potrebbe piacere, e ovviamente dateci retta.
Warning è a cura di Claudio Giuliani
Persona non grata. Romanista, l'heavy metal mi ha salvato la vita. Diplomato con fatica all'ITIS, ho studiato aggiustaggio e fatto il militare. Tennista di periferia dal rovescio rigorosamente a una mano, campione in carica 2022 della Coppa Gabbiani a squadre limitata 3.3 (grazie alla panchina fatta in finale), "uno degli Over 40 più belli di Roma", persona modesta.
Share Share
Tweet Tweet
Forward Forward
Per domande, complimenti ma soprattutto insulti scrivete pure a warning@ubitennis.com

Avete ricevuto questa newsletter da qualcuno e volete iscrivervi ❓
Ci si iscrive qui.
Twitter
Facebook
Instagram
YouTube
Spotify
Website
SoundCloud
Copyright © 2022 Ubisporting srl, All rights reserved.


Qui c'è il link per cancellarti dalla newsletter.
(PENSATECI BENE PRIMA DI FARLO)

Email Marketing Powered by Mailchimp