Le corde delle teleferiche che oscillano, trasportando in quota il carico di inizio stagione. Il generatore che si accende. Se si accende. La stufa che scalda i muri, un po’ alla volta. I tubi per l’acqua da tirare, quest’anno ancora un po’ più in là, in cerca della neve che non c’è, della sorgente che non “butta” abbastanza. Tutto questo è #vivereinrifugio, la campagna di sensibilizzazione ideata dalla Fondazione Dolomiti UNESCO in sinergia con i Rifugi del Patrimonio Mondiale, per raccontare l’esperienza della vita in rifugio attraverso brevi video diffusi sui social network. Un’iniziativa presentata il 5 maggio scorso al Trento Film Festival e che ha già centrato l’obiettivo di un’ampia condivisione, finalizzata a rendere gli utenti rispettosi del contesto ambientale in cui si trovano e consapevoli dei limiti che la montagna impone, anche al lavoro dei gestori di rifugio.
Parole, pietre, paesaggio. Gli “Incontri d'alt(r)a quota”, organizzati anche quest’anno dalla Fondazione Dolomiti UNESCO, consentiranno di camminare al cospetto dalla parete d’argento della Marmolada, ascoltando i racconti dello scrittore Matteo Righetto, di contemplare i pinnacoli della Dolomiti di Brenta comprendendone il valore geologico, di imparare a fotografare albe e tramonti tra Sciliar e Catinaccio.
Ci sono ancora dei posti disponibili solo per la prima giornata di studi al Liceo «G. Dal Piaz» di Feltre, ma le iscrizioni all’intero corso di Geografia sulle Vette Feltrine (dall’8 al 10 luglio 2022), compresa la due giorni itinerante, hanno come di consueto saturato i posti disponibili in pochi giorni.
I Lagazuoi Winning Ideas Mountain Awards sono i riconoscimenti che vengono assegnati da tre anni ad aziende, startup, comunità, che si confrontano con le sfide poste dalla montagna; i progetti premiati vengono quindi valorizzati nel polo espositivo ospitato nella stazione di arrivo della funivia Lagazuoi, a quota 2.732 metri. La sezione «Turismo sostenibile in montagna» è stata vinta quest’anno dal progetto partecipativo «L’Altra Montagna. Le Dolomiti del silenzio», nato grazie all’accordo tra Università di Udine e Regione Friuli Venezia Giulia nell’ambito delle attività delle Reti funzionali della Fondazione Dolomiti UNESCO, ideato e realizzato dall’Associazione ISOIPSE – Impresa Sociale.
